La nuova stagione è ormai alle porte: la prossima settimana inizieranno le presentazioni delle nuove monoposto e poi via ai test. Dal punto di vista tecnico si preannunciano poche novità, con le scuderie orientate soprattutto ad affrontare la rivoluzione del 2021.

Lavoro intenso per il 2020, ma già in direzione 2021. È questa la sfida dell’attuale Formula 1, con i team e di conseguenza gli addetti ai lavori impegnati a lavorare su due fronti diversi ma paralleli, ovvero l’imminente campionato 2020, gestendo i processi evolutivi delle rispettive scuderie (test pre-season a febbraio), e prepararsi alla rivoluzione tecnica che entrerà in vigore dal 2021. Un precedente importante è quello della Mercedes che, nell’introduzione delle attuali power-unit ibride montate sulle monoposto nel 2014, sfruttò il vantaggio di una motorizzazione più performante rispetto ai rivali. Un impegno non da poco, considerate le tante aree su cui lavorare, per una “deadline” che comprenderà anche il mercato piloti. Molti big, infatti, sono in scadenza di contratto, motivo per cui saranno importanti le prestazioni nelle prime gare per le decisioni future. Intanto, nelle scorse settimane, Ferrari (con Leclerc fino al 2024) e RedBull (Verstappen fino al 2023) hanno blindato i propri giovani piloti. Guardando al campionato che ci apprestiamo a seguire, i piloti sulla griglia di partenza saranno quasi gli stessi della passata stagione: le uniche novità saranno in Renault (Ocon al posto di Hulkenberg) e Williams (Latifi al posto di Kubica). Resta in F1 Robert Kubica, che vestirà la tuta dell’Alfa Romeo nel ruolo di terza guida e collaudatore,
sponsorizzato da un’azienda petrolifera polacca a supporto del team, che cambierà il nome in Alfa Romeo Racing Orlen. Nessuna novità in tema di gomme, considerato che i team dopo i test di Abu Dhabi dello scorso dicembre hanno deciso di rimanere con le specifiche del 2019, puntando ad un “fattore” già conosciuto visto che nel 2021 si passerà alla dimensione di 18 pollici. Nel 2021 rientrerà anche il marchio Aston Martin (in F1 nel ’59 e ’60) dopo l’acquisto di una parte delle azioni effettuato da Lawrence Stroll, attuale proprietario della Racing Point, di cui la storica casa automobilistica britannica prenderà il posto. Queste le date di presentazione delle monoposto: 11/2 Ferrari, 12/2 Renault e RedBull, 13/2 McLaren, 14/2 Mercedes ed Alpha Tauri, 17/2 Racing Point, 19/2 Alfa Romeo, Haas e Williams. Novità nel calendario, passato da 21 a 22 gare, con la novità del Vietnam (foto a sinistra del tracciato) sul circuito cittadino di Hanoi. L’altra new-entry è quella di Zandvoort (foto a destra dei recenti lavori di ammodernamento) per un Gran Premio d’Olanda che ritorna ad ospitare la F1, capitalizzando la presenza del beniamino di casa Max Verstappen, seguitissimo dai connazionali. Per una F1 aperta a sempre nuovi orizzonti, resta clamorosamente escluso il Gran Premio di Germania. Rimane a rischio il Gran Premio della Cina, previsto nel mese di aprile, a causa del corona virus.

