Ufficiale l’annullamento del Gp inaugurale che si sarebbe dovuto svolgere a Melbourne, ultimo di tante forzate chiusure dovute al drammatico espandersi del coronavirus nel mondo.

La diffusione del coronavirus non sta facendo sconti, ed il mondo sportivo sta costatando la necessità di fermarsi al di là di qualsiasi perdita economica. La nostra Serie A di calcio è sospesa per tutto il mese dopo l’iniziale direttiva di giocare a porte chiuse; tra i maggiori campionati europei di calcio in bilico anche la Premier League, Liga e Bundesliga. Occorre ricordare anche i molteplici appuntamenti annullati, sospesi o rinviati. Stop ai mondiali di short-track in programma dal 13 al 15 marzo a Seul, in Corea del Sud, paese in cui la disciplina è seguitissima. Annullati i mondiali indoor di atletica leggera di Nanchino, riprogrammati per il 2021, idem la federazione mondiale di hockey su ghiaccio, con sei campionati del mondo rinviati a data da destinarsi, tra tornei under18 e femminili previsti in Estonia, Bulgaria, Turchia, Lussemburgo, Polonia e Spagna. E a proposito di ghiaccio, è di oggi la sospensione della regular season NHL. Posticipato il torneo di qualificazione olimpica di baseball previsto a Taiwan, lo stesso per le qualificazioni del volley femminile di Trieste, spostato il mondiale di tennis tavolo in Corea del Nord, cancellati molti importanti eventi ciclistici, pausa per sei settimane dei tornei di tennis, nel basket sospesa l’Eurolega e l’Eurocup, ferma da ieri anche l’Nba dopo la positività del centro Rudy Gobert degli Utah Jazz. Sospensione in vista per Champions ed Europa League di calcio, in forte dubbio lo svolgimento dei campionati europei di calcio e delle Olimpiadi di Tokyo, evento clou dello sport mondiale per il 2020. È di poche ore fa il caso del difensore della Juventus Daniele Rugani, con la conseguente quarantena per le rose di Juventus ed Inter; positivo anche Manolo Gabbiadini, calciatore della Sampdoria (quarantena per i blucerchiati ed il Verona, ultima squadra incontrata). Positivo un cestista della squadra di basket del Real Madrid, notizia che ha messo in allarme pure la squadra di calcio, vista la condivisione
di alcune strutture di allenamento. L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo, serve a comprendere la vastità di quello che stiamo vivendo, e di come nessuno sia immune. Nell’ambito dei motori, la Moto Gp ha annullato le prime due gare e rinviato la terza in calendario, mentre la F1 rimandando la terza prova in calendario prevista a Shanghai (più un annullamento date le condizioni), dovendo iniziare il campionato da Australia e Bahrein, non sembrava soffrire di restringimenti malgrado allerta e perplessità diffuse. Nonostante la recente comunicazione del Bahrein di correre a porte chiuse (mai successo nella storia della F1), l’allestimento del circuito di Melbourne così come l’arrivo di tutti i team ed i vari protocolli di avvicinamento alle prove libere, facevano intendere un normale svolgimento della competizione, in un crescendo di malumori come quello di Hamilton, che nella conferenza stampa ha dichiarato come fosse scioccante correre alla luce di quello che sta succedendo nel mondo. A scuotere il circus ci ha pensato la McLaren che giovedì all’ora di pranzo italiana, ha comunicato la rinuncia a disputare il Gp per la positività di un dipendente. Nella notte australiana tutti i responsabili dei team si sono riuniti concordando l’annullamento, ma vista la quarantena del team inglese, lo scenario tiene in bilico il Gp del Bahrain della prossima settimana, rimandando tutto al 5 aprile in occasione della novità Vietnam, ammesso che per allora le condizioni sanitarie siano tornate ad un livello accettabile. La sensazione è quella di un pasticcio, perché nonostante le varie rassicurazioni, i team e gli addetti ai lavori, viste le condizioni, non sarebbero mai dovuto partire dalle rispettive sedi, per una sintesi da dilettanti allo sbaraglio in nome del dio denaro. Stiamo vivendo un’esperienza unica nel suo genere, nell’assenza di un vaccino e con la poca conoscenza del virus, e tutti dobbiamo fare la nostra parte.

