Dopo la pausa estiva, riprende in Belgio il campionato per una seconda parte di calendario che presenta tre gare a settembre, quattro ad ottobre ed il gran finale di novembre. Nella consueta anteprima, ai tanti argomenti dell’imminente weekend di corsa, non mancano le novità circa i cambi regolamentari, mercato piloti e molto altro sul futuro della Formula 1.

Comincia in Belgio la serie di gare che da qui al prossimo novembre, porterà alla conclusione del campionato.
Una sede storica e apprezzatissima quella di Spa-Francorchamps, col suo lungo circuito che alterna tratti velocissimi a quelli più guidati. Costantemente in calendario, si è corso a Nivelles, Zolder tristemente noto per la tragedia di Gilles Villenueve nel 1982, infine da metà anni ’80 a Spa-Francorchamps in un tracciato costantemente ammodernato, in ultimo i lavori recentemente eseguiti hanno portato un cambiamento alle tribune aumentandone la capienza e migliorando le vie di fuga in alcuni aree.
Ricorre quest’anno il trentesimo anniversario di un atto di coraggio e generosità, quello compiuto da Aytron Senna durante le prove libere quando accortosi dell’incidente accaduto ad Erik Comas, non dubitò un solo istante prendendosi tutti i rischi del caso, a scendere dalla sua macchina accostata poco avanti e dirigersi verso la Ligier incidentata.
A quel punto pensò immediatamente a spegnere il motore rimasto acceso evitando così il rischio di incendio a contatto con i fili elettrici danneggiati, raddrizzando la testa del pilota francese.
Inevitabilmente forte il ricordo del 2019 in occasione della gara di F2, quando all’uscita del velocissimo tratto Eau Rouge-Radillion in una tragica carambola, morì il giovane pilota Anthoine Hubert.
Nell’albo d’oro generale, guida Schumacher con sei vittorie seguito da Senna (5), tra i costruttori è destinato a resistere il primo posto della Ferrari (18) sulla McLaren attualmente a quota quattordici successi.
L’incessante pioggia dell’anno scorso non consentì la disputa dell’intero Gran Premio, furono feroci le critiche per una gara fantasma omologata nonostante i pochi chilometri percorsi dietro la safety-car, utili a validare il Gran Premio che rispecchiò il risultato in qualifica assegnando la metà dei punti.
Vinse Verstappen con Russell secondo ad approfittare della situazione per portare la Williams ad un risultato a dir poco insperato, terzo Hamilton.
Tornando ai giorni nostri, dal Gran Premio del Belgio cambiano alcune regole in materia di porpoising che hanno fatto molto discutere sulle modalità, prevedendo controlli alla flessibilità degli skid blocks (pattini) e l’introduzione di un algoritmo per il controllo di saltellamenti.
Rinviati al 2023 ulteriori provvedimenti, come ad esempio il bordo d’uscita laterale del marciapiede che dovrà essere alzato, il sollevamento del canale Venturi fra il fondo e il diffusore posteriore, l’adozione di una pataria verticale per il lato interno dell’estrattore, nuovi carichi nei crash test per l’omologazione del roll bar dopo la tragedia sfiorata a Silverstone.
Come se non bastasse, pochi giorni addietro sono state definite le linee guida che caratterizzeranno le motorizzazione a partire dalla stagione 2026, con una schema che prevede la revisione del flussimetro, l’eliminazione del secondo motore elettrico connesso al turbocompressiore (più comunemente MGU-H) e di conseguenza triplicata la potenza elettrica del MGU-K, maggiore libertà sulle componenti dei carburanti.
Una tempistica, scelta soprattutto per dare la possibilità ad altri costruttori di entrare nel Gran Circus senza partire in svantaggio rispetto alle aziende che già producono queste motorizzazioni ibride, argomenti su cui torneremo più avanti con un’apposito focus.
Tornando alla nostra consueta anteprima, in pista i numeri non sono un’opinione, per questo motivo Verstappen e la Red Bull avranno la possibilità di gestire l’enorme vantaggio acquisto sulla Ferrari, che tra errori di vario genere, si ritrova nella classifica costruttori a guardare più dietro che davanti, verso una Mercedes completamente rigenerata dal doppio arrivo a podio delle ultime due gare.
Continuare a sviluppare la vettura, crescere e maturare resta un fattore importante in una Formula 1, dove il minimo sbaglio viene punito.
Il divario fin qui maturato da Leclerc è frutto di una serie di tappe che non possono definirsi sfortunate, i primi sette punti sono stati persi ad Imola per un errore dello stesso pilota sulle barriere a pochi giri dal termine poi finito sesto,
venticinque in Spagna causa problemi alla power-unit, altri dieci a Montecarlo per un pit-stop in più e poi rallentato da Sainz, altri venticinque mentre conduceva il Gran Premio d’Azerbaijan ancora per causa affidabilità, tredici a Silverstone non chiamato ai box durante la safety car terminando in quarta posizione, ulteriori venticinque a Le Castellet sulle barriere mentre era in testa, in ultimo l’errata scelta delle gomme in Ungheria costata dieci punti.
Se la somma fa il totale, sono ben 121 i punti che mancano solamente a Leclerc i quali di contro, hanno ribaltato la situazione a favore di Verstappen, senza dimenticare anche i ritiri di Sainz che incidono sulla classifica costruttori.
Facendo una proiezione a nove gare al termine del campionato, Verstappen ha un vantaggio di ben ottanta punti sul più vicino rivale (Leclerc), un recupero colmabile in tre gare e mezzo qualora l’olandese finisse sempre fuori dalla zona punti e concomitanti vittorie del ferrarista.
Ad ogni modo, ci si aspetta una Ferrari che sappia fare di necessità virtù, attaccare in qualunque gara a cominciare da Spa-Francorchamps, dimostrando durate le vacanze di avere smaltito le tossine e maturato una maggiore lucidità nelle scelte decisive che poi fanno la differenza.
E’ dura, ma la rossa dovrà cercare di dare un senso al campionato, lo deve alla sua storia, ai tifosi e nei confronti di una F1-75 il cui potenziale è da primato, ma le gare si giocano anche con fattori come le strategie ed il contenimento dei problemi di affidabilità.
In Belgio si rinnoverà il duello per la quarta posizione dei costruttori tra Alpine e McLaren, dove a sorpresa il giorno dopo l’ultimo Gp in Ungheria è arrivata l’ufficialità del passaggio di Alonso in Aston Martin al posto di Vettel che poche ore prima aveva annunciato il suo ritiro, nella consapevolezza di un pilota ancora integro che può dare tanto.
Una scelta maturata dal pilota spagnolo cui non deve essere piaciuto il trattamento ricevuto dall’Alpine, che tra guasti meccanici e non solo, ha sempre visto l’ago della bilancia verso Ocon (francese) dimostrando come sia lui il pilota di punta, in ultimo la strenua difesa all’Hungaroring laddove Alonso era stato determinate l’anno scorso alla prima vittoria dello stesso Ocon.
Il vaso era ormai probabilmente colmo, ma l’annuncio stando ad alcuni siti specializzati di motorsport, avrebbe sorpreso l’Alpine la quale poche ore dopo aveva ufficializzato l’ingaggio di Oscar Piastri, campione F3 (2020) e F2 (2021) il quale a sua volta ha prontamente smentito l’accordo da un comunicato sul suo canale social: “Io all’Alpine nel 2023? Niente di vero. Ho inteso che, senza il mio accordo, l’Alpine ha diffuso un comunicato nel tardo pomeriggio di oggi che sarò un loro pilota l’anno prossimo. Ma è sbagliato, io non ho firmato contratti con l’Alpine e non guiderò una Alpine il prossimo anno.”
Una telenovela destinata a continuare.
Vicine tra loro Alfa Romeo, Haas ed Alpha Tauri da qualche gara a secco di punti, dove ciascun posizionamento in top-ten può fare la differenza, ricordiamo come una migliore posizione nella classifica costruttori, genera un migliore introito economico derivante dai premi.
Sarà l’ultima Spa-Francorchamps per Vettel, con l’Aston Martin che a piccoli passi, dopo un avvio disastroso, è tornata a segnare punti nelle ultime due gare; continuare su questo trend significherebbe avvicinarsi all’ottava piazza occupata dall’Alpha Tauri.
Infine la Williams, a punti solamente in due appuntamenti, ha prolungato del contratto di Albon oltre il 2023, il pilota simpaticamente prendendo spunto dalla surreale situazione verificatasi in casa Alpine, ha così confermato: “Sono stato informato che, con il mio consenso, la Williams ha pubblicato un comunicato stampa dicendo che guiderò per loro il prossimo anno. È corretto, ho firmato un contratto per il 2023. Guiderò per la Williams il prossimo anno.”
Il programma del weekend.
Venerdì 26 agosto
(I sessione di prove libere – ore 14;00)
(II sessione di prove libere – ore 17;00)
Sabato 27 agosto
(III sessione di prove libere – ore 13;00)
(Qualifiche – ore 16;00)
Domenica 28 agosto
(Gara – ore 15;00)

