Con rigidi protocolli di sicurezza prova a ripartire lo sport, fermo per molte settimane a causa della pandemia. Scopriamo in giro per il mondo alcuni tra gli avvenimenti precedentemente sospesi ora pronti a partire.

La diminuzione dei contagi rappresenta una speranza ma la pandemia non è per niente sconfitta, tutt’altro, e molto dipenderà dal rispetto delle misure di sicurezza riorganizzando la nostra quotidianità a misura di pandemia, in attesa che un vaccino possa mettere la parola fine ad un periodo che passerà alla storia.
Nelle prossime settimane alcuni eventi sportivi riprenderanno o partiranno, secondo il loro status d’inizio marzo, quando i numeri del Coronavirus sono divenuti dei veri bollettini di guerra.
Calendari stravolti e valori completamente diversi non potranno mai far tornare gli equilibri indietro nel tempo, ma in qualche modo serve ripartire, anche per limitare i mancati introiti da botteghino che tutte le società indistintamente dovranno fronteggiare.
Guardando ai maggiori campionati di calcio europei, la Bundesliga è stato il primo torneo a riprendere, tra pochissimo toccherà a quello italiano con la fase finale di Coppa (ritorno di semifinale e finale), poi toccherà al campionato completare le rimanenti partite in quello che sarà un vero e proprio tour de force.
La Figc è stata chiara: la mancata osservazione dei protocolli potrebbe costare anche l’esclusione dal campionato.
In caso di eventuale nuovo stop, si passerà a play off e play out, altrimenti la classifica sarà stilata secondo il criterio dell’algoritmo.
Pronta anche la Liga spagnola (solito duello tra Barcellona e Real Madrid) e la Premier League, quest’ultima in campo dal 17 giugno col big match Manchester City-Arsenal, in un torneo virtualmente già vinto dal Liverpool.
Molto scalpore ha destato la decisione dei vertici francesi di interrompere la Ligue 1, anche se potrebbe esserci un ripensamento per la disputa dei play-off, anche per mantenere (per quanto possibile) in forma i club impegnati nelle coppe europee (Psg ai quarti di Champions e Lione in vantaggio all’andata degli ottavi sulla Juve).
A proposito di Champions ed Europa League, dopo lo stravolgimento del tradizionale calendario con la formula di andata-ritorno e finale in gara unica, è allo studio una parte conclusiva (al termine dei campionati nazionali) con final-eight o four per limitare gli spostamenti e non far rimanere vacante il titolo, utile ai club non solo per l’aspetto sportivo.
Sono chiari gli interessi economici, perché ogni piazzamento (torneo nazionale o competizione europea), garantisce comunque degli importanti introiti che, soprattutto in questo periodo, non si rifiutano.
Nei motori, la MotoGp che non è mai partita (niente Mugello) lavora duramente per un calendario consono al suo livello, mentre la F1 ha già annunciato un calendario europeo col primo semaforo verde previsto il 5 Luglio in Austria, ed una seconda gara sempre a Spielberg nel weekend successivo per tentare di recuperare un numero congruo di Gp.
Da considerare come la situazione fuori dall’Europa preoccupi e non poco, quindi dovendo assecondare oltre ai rigidi protocolli sempre la logistica degli spostamenti e le misure dei governi nazionali, non sembrerebbe esclusa la possibilità di un mondiale di F1 con un format totalmente europeo.
Sempre oltreoceano, sono partite la IndyCar Series e la Nascar.
Pronta anche la Nba, verso il Disney World in Florida per disputare tutta la restante stagione.
Allargando il campo delle manifestazioni sportive al golf, il Memorial Tournament, previsto a metà luglio al Muirfield Village Golf Club di Dublin (Ohio), sarà il primo torneo PGA con l’affluenza di pubblico limitata, massimo il 20% della capienza stimata.
Per quanto riguarda il ciclismo, lo spagnolo Javier Sarda Perez ha vinto la 32a edizione del Giro del Vietnam, trofeo certamente non tra quelli più prestigiosi nel panorama mondiale, ma una speranza affinché si possa progressivamente tornare alla normalità.

