Diversi gli argomenti da approfondire dopo l’inedito Gran Premio della Toscana, come l’anniversario della gara n. 1000 della Ferrari contrapposto all’attuale valore in pista, il trasferimento di Vettel alla prossima Aston Martin, il ritorno del pubblico sulle tribune e l’animato andamento della gara.

Il circuito del Mugello, sede dell’inedito Gran Premio della Toscana, ha celebrato la gara n. 1000 della Ferrari, anniversario forse passato in secondo piano agli occhi dei tifosi, viste le attuali carenze del Cavallino.
Va comunque celebrata la storia di un costruttore leggendario che nel dna ha sempre avuto la capacità di sapersi rialzare dai momenti bui. Sono i numeri a rappresentare la storia della Ferrari, che vanta 238 vittorie, 16 campionati costruttori e 15 piloti.
Questi i campioni del mondo della Ferrari: Michael Schumacher (1996-2006, 5 titoli, 180 Gp e 72 vittorie), Niki Lauda (1974-1977, 2 titoli, 57 Gp e 15 vittorie), Alberto Ascari (1950-1954, 2 titoli, 27 Gp e 13 vittorie), Kimi Raikkonen (2007-’09 e 2014-’18, 1 titolo, 151 Gp e 10 vittorie), John Surtees (1963-’66, 1 titolo, 30 Gp e 4 vittorie), Mike Hawthorn (1953-’55 e 1957-’58, 1 titolo, 35 Gp e 3 vittorie), Phil Hill (1958-’62, 1 titolo, 31 Gp e 3 vittorie), Jody Scheckter (1979-’80, 1 titolo, 28 Gp e 3 vittorie) e Juan Manuel Fangio (1956, 1 titolo, 7 Gp e 3 vittorie). Ci sono anche altri nomi importanti che nella storia hanno vestito anche il rosso.
Felipe Massa (2006-’13, 139 Gp e 11 vittorie), Fernando Alonso (2010-’14, 96 Gp e 11 vittorie), Rubens Barrichello (2000-’05, 102 Gp e 9 vittorie), Gilles Villenueve (1977-’82, 66 Gp e 6 vittorie), Jacky Ickx (1968 e ’70-’73, 55 Gp e 6 vittorie), Gerhard Berger (1987-’89 e 1993-’95, 96 Gp e 5 vittorie), Carlos Reutmann (1976-’78, 34 Gp e 5 vittorie), Alain Prost (1990-’91, 30 Gp e 5 vittorie), Clay Ragazzoni (1976-’78, 34 Gp e 5 vittorie), Eddie Irvine (1996-’99, 65 Gp e 4 vittorie), Michele Alboreto (1984-’88, 80 Gp e 3 vittorie), Renè Arnoux (1983-’85, 32 Gp e 3 vittorie), Nigel Mansell (1989-’90, 31 Gp e 3 vittorie), Peter Collins (1956-’58, 20 Gp e 3 vittorie), Didier Pironi (1981-’82, 25 Gp e 2 vittorie), Wolfgang von Trips (1956-’61, 22 Gp e 2 vittorie), Patrick Tambay (1981-’82, 21 Gp e 2 vittorie), Josè Froilàn Gonzàles (1951, 1954-’55, 1957 e 1960, 15 Gp e 2 vittorie), Tony Brooks (1959, 7 Gp e 2 vittorie), Jean Alesì (1991-’95, 79 Gp e 1 vittoria), Lorenzo Bandini (1962-’67, 35 Gp e 1 vittoria), Nino Farina (1952-’55, 20 Gp e 1 vittoria), Maurice Trintignant (1954-’55 e 1957, 17 Gp e 1 vittoria), Luigi Musso (1956-’58, 15 Gp e 1 vittoria), Piero Taruffi (1951-’55 e 1954-’55, 13 Gp e 1 vittoria), Mario Andretti (1971-’72 e 1982, 12 Gp e 1 vittoria), Giancarlo Baghetti (1961-’62 e 1966, 8 Gp e 1 vittoria) e Ludovico Scarfiotti (1963-’67, 6 Gp e 1 vittoria). Oltre agli attuali piloti Sebastian Vettel (dal 2015, 14 vittorie) e Charles Leclerc (dal 2019, 2 vittorie).
Tra i record, oltre al maggior numero di campionati costruttori, piloti, numero di gare disputate e vittorie in assoluto, c’è quello dei podi (772), doppiette (84), pole position (228), giri veloci (254) oltre a quello del numero più alto di stagioni consecutive con almeno una vittoria in ciascun campionato (dal 1994 al 2013).
Per l’occasione, le SF1000 sono scese in pista contraddistinte da una livrea celebrativa dal colore amaranto ed il carattere dei numeri sul muso ricordando quello dipinto a mano, come la prima F125S.
È stato emozionante il giro di Mick Schumacher, attualmente pilota nella Ferrari Academy, in lotta per il campionato della F2, con la F2004 con cui papà Michael vinse il campionato 2004, davanti al limitato pubblico per la prima volta presente sulle tribune di un Gran Premio, segnale importante verso un graduale ritorno alla normalità.
Anche la safety-car ha voluto dedicare l’evento alla storia della Ferrari, colorando di rosso la carrozzeria solitamente grigia essendo fornita dalla Mercedes.
Casco celebrativo per i piloti Ferrari, mentre Ricciardo ha preferito omaggiare Valentino Rossi, molte volte protagonista su questo circuito sede del Motomondiale. Ma è stato anche un weekend di mercato, perché l’annuncio di Perez, che a fine stagione lascerà la Racing Point, ha preceduto quello di Vettel, che ne prenderà il posto dal 2021 in quella che sarà la nuova Aston Martin.
La disponibilità di un pilota esperto come Perez potrebbe aprire un valzer di sedili per quei team che non hanno ancora ufficializzato i piloti per il prossimo campionato ma anche in previsione del 2022, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico.
In pista è stata una gara folle, più di quella vista a Monza una settimana addietro, per il numero di incidenti, safety-car e di monoposto (solo dodici) giunte al traguardo, come non succedeva da parecchio tempo.
Stavolta non ci sono state sorprese sulla vittoria di Hamilton che aveva segnato la pole n.95 sul 28esimo circuito diverso. Nonostante le tante gare da disputare, il campionato rimane un aggiornamento di numeri e statistiche che incrementeranno quelli dello stesso Hamilton e della Mercedes. In casa RedBull, dopo il passo falso di Monza, ci pensa Albon a portare un mezzo sorriso, col suo primo podio in carriera nel momento forse più difficile, vista la pressione della precedente vittoria di Gasly. La gara di Verstappen è durata pochi metri, già durante il giro di formazione il pilota aveva lamentato problemi di potenza, poi ritornati pochi metri dopo la partenza e la successiva carambola del primo start. Si accorcia, seppur di pochi punti, la classifica per la terza posizione dei costruttori che resta della McLaren, grazie al sesto posto di Norris. Intanto, nelle prove libere, sulla monoposto è stato montato un nuovo muso rispetto a quello originario della MCL35. Che sia un indizio di novità per il 2021?
La Racing Point resta in scia col sesto posto di Perez, la Renault col quarto di Ricciardo che ha concretamente sperato nel podio.
Si allontana da questo terzetto la Ferrari, che ha avuto in Leclerc la boa di galleggiamento, autore di un ottima qualifica (quinto), anche se fortunato ad evitare una bandiera gialla nell’ultima fase di Q3 che in quel momento aveva rallentato gli altri. A conferma di quanto ci sia del pilota monegasco, c’è la prestazione di Vettel partito dalla settima fila. Sempre Leclerc è stato autore di una grande partenza, risalendo in terza posizione, difesa come poteva, poi ha subito tanti sorpassi per la superiorità delle altre monoposto. Ferrari che al momento vale tra la quinta e la sesta monoposto, giunta al Mugello ai margini della zona punti nonostante solo dodici monoposto al traguardo, dietro (nel caso di Vettel) ad un’Alfa Romeo che monta la stessa power-unit, segno che i problemi non riguardano solo la mancanza di cavalli.
La storia va onorata ma non si potrà vivere sempre di ricordi. Al di là degli adattamenti alle caratteristiche del singolo circuito, non si capisce perché non si portano importanti aggiornamenti come hanno fatto gli altri team.
Continua ad andare in zona punti l’Alpha Tauri, che festeggia la settima posizione (la migliore in questa stagione) di Kvyat.
In Alfa Romeo poteva rivelarsi pesantissima la penalità inflitta negli ultimi giri a Raikkonen (miglior qualifica della stagione), per l’ingresso ai box all’ultimo momento tagliando quasi sull’erba, ma la caparbietà del pilota finlandese (nono) consente al team di tornare a muovere la classifica, oltre ad essere i primi punti per lui.
Festa rimandata per la Williams, con Russell per molto tempo dentro la zona punti ma undicesimo al traguardo, ultima posizione per la Haas di Grosjean.


Classifica Piloti
1.Hamilton (Mercedes) 190pt
2.Bottas (Mercedes) 135pt
3.Verstappen (RedBull) 110pt
4.Norris (McLaren) 65pt
5.Albon (RedBull) 63pt
6.Stroll (Racing Point) 57pt
7.Ricciardo (Renault) 53pt
8.Leclerc (Ferrari) 49pt
9.Perez (Racing Point) 44pt*
10.Gasly (Alpha Tauri) 43pt
11.Sainz (McLaren) 41pt
12.Ocon (Renault) 30p
13.Vettel (Ferrari) 17pt
14.Kvyat (Alpha Tauri) 10pt
15.Hulkenberg (R. Point) 6pt**
16.Raikkonen (Alfa Romeo) 2pt
17.Giovinazzi (Alfa Romeo) 2pt
18.Magnussen (Haas) 1pt
19.Latifi (Williams) 0pt
20.Russell (Williams) 0pt
21.Grosjean (Haas) 0pt
* 7 Gp disputati
** 2 Gp disputati
Classifica Costruttori
1.Mercedes 325pt
2.RedBull 173pt
3.McLaren 106pt
4.Racing Point 92pt*
5.Renault 83pt
6.Ferrari 66pt
7.Alpha Tauri 53pt
8.Alfa Romeo 4pt
9.Haas 1pt
10.Williams 0pt
* 15pt di penalità