F1 ’20: saluti dal Nurburgring

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Nel freddo weekend del Nurburgring la pioggia ha cancellato la giornata di venerdì rinviando l’esordio di Mick Schumacher.
Tra gli argomenti la vittoria di Hamilton, che eguaglia il record di quelle di Michael Schumacher, il ritorno sul podio della Renault, la notizia della Honda che a fine 2021 lascerà la F1 e tanto altro.

Hamilton sul traguardo del Gran Premio d’Eifel

Tralasciando momentaneamente le prestazioni della Mercedes, tali da annoiare anche il più sfegatato degli appassionati, che il domani sia più importante dell’attualità è una regola confermata dalla situazione in casa RedBull (e di riflesso Alpha Tauri) visto l’annuncio della Honda, che a fine 2021 saluterà la F1, decisione maturata per una diversa programmazione di obiettivi aziendali della casa giapponese.
Tornata nel 2015 come fornitrice di power-unit alla McLaren, la Honda ha inizialmente avuto tanti problemi di comprensione, sviluppo e affidabilità, passaggi progressivamente raggiunti dapprima in Toro Rosso (oggi Alpha Tauri) nel 2018 e poi alla stessa RedBull nel 2019, squadre che a questo punto, colte da una doccia fredda, vedono stravolto il loro programma futuro.
Il riferimento è quello all’imminente inizio del progetto legato al nuovo regolamento tecnico che, nel 2022, porterà in pista delle monoposto completamente diverse alle attuali, inclusa la considerazione di quanto gli elementi di una motorizzazione ibrida siano complementari all’aerodinamica delle pance, cofano motore, retrotreno della monoposto e non solo.
RedBull ed Alpha Tauri sono al momento alla ricerca di una power-unit, cestinando Honda che avrebbe permesso un lavoro più stretto, essendo gli unici team ad essere motorizzati dall’azienda giapponese.
Quali le alternative?
Mercedes è quasi impossibile che fornisca i motori ad un team rivale, idem la Ferrari, soprattutto dopo le tante polemiche alle prestazioni del 2019, in ultimo Renault con la quale non sono mancati screzi prima del passaggio a Honda.
Tante incertezze di uno scenario che potrebbe ridisegnare la F1 (senza contare gli effetti della pandemia), per una filosofia di motorizzazione complessa e dispendiosa.
Nella prima sessione di prove libere era previsto l’esordio ufficiale in un weekend di F1 per Mick Schumacher a bordo dell’Alfa Romeo (come Callum Illot in Haas), entrambi piloti della Ferrari Accademy nei due team in orbita Ferrari, purtroppo rinviato per l’annullamento di tutto il programma del venerdì a causa delle avverse condizioni meteo, considerata la nebbia e l’impossibilità al decollo dell’elicottero chiamato a garantire il rapido trasporto in ospedale in caso di grave incidente.
Il circuito tedesco, che mancava da parecchi anni dal calendario, è stato molto apprezzato da tutti i piloti (anche quelli più giovani), segno dell’unanime ammirazione verso i tracciati di “vecchia” generazione.
In pista Lewis Hamilton, eguagliando il record di vittorie in carriera pari a quelle di Michael Schumacher,

anche grazie al ritiro del compagno di squadra, mette fine alle speranze di vedere un campionato quanto meno aperto fino alle ultime gare. Un vero peccato per Bottas, che oltre alla pole aveva dimostrato la giusta cattiveria per vincere la gara, salvo poi ritirarsi per un calo di potenza della sua Mercedes.
In questa monopolizzazione dei piani alti, da sottolineare la prova di Verstappen, secondo al traguardo e sempre sul podio in tutte le gare, tranne quelle in cui si è dovuto ritirare.
Limitato il divario nel terzetto di team che lottano per la terza posizione dei costruttori.
La Racing Point supera la McLaren (quinto Sainz – ritirato Norris) in un weekend poco tranquillo, vista l’imprevista sostituzione di Lance Stroll, non al 100% fisicamente, con Hulkenberg, calatosi nella monoposto direttamente per le qualifiche.
Una giornata follemente inaspettata per il tedesco, che già in questa stagione aveva sostituito Perez nel periodo di positività al Covid del messicano, chiamato in tarda mattinata a recarsi in autodromo che fortunatamente in quel momento era poco distante rispetto al luogo dove si trovava.
Buona la prestazione di entrambi i piloti, con Perez (alla ricerca di un sedile per il prossimo campionato) che ha lottato per il podio mentre Hulkenberg è stato autore di una gara solida conclusa all’ottavo posto nonostante l’emergenza.
Torna sul podio la Renault con Ricciardo, peccato per il ritiro di Ocon che avrebbe potuto incrementare la somma dei punti, considerata anche la migliore prestazione del team in qualifica rispetto a Racing Point e McLaren.
La Ferrari ha portato nuovi aggiornamenti nello sviluppo della SF1000 proseguendo l’attività già vista a Sochi, in attesa della nuova power-unit per la prossima stagione con l’obiettivo di essere più competitivi rispetto all’andamento attuale.
Lodevole in qualifica la prestazione di Leclerc in seconda fila, eguagliando la migliore prestazione fin qui ottenuta solamente nel Gp di Gran Bretagna.
Lento purtroppo il passo ad inizio gara, per un risultato che al netto dei ritiri non può soddisfare la rossa in questa tremenda stagione.
Vettel ha corso la sua ultima gara in casa con la Ferrari, partendo dall’undicesima posizione e concludendo fuori dalla zona punti.
Ancora a punti l’Alpha Tauri col sesto posto di Galsy.
È festa per Alfa Romeo e Haas, entrambe in top-ten, va meglio al team statunitense perché il nono posto di Grosjean permette di guadagnare un punto rispetto al decimo posto di Giovinazzi.
Infine la Williams con Russell ritirato e Latifi, che conclude davanti Kvyat.
Prossimo appuntamento il 25 ottobre a Portimao (Portogallo).

Classifica Piloti

1.Hamilton (Mercedes) 230pt
2.Bottas (Mercedes) 161pt
3.Verstappen (RedBull) 147pt
4.Ricciardo (Renault) 78pt
5.Perez (Racing Point) 68pt**
6.Norris (McLaren) 65pt
7.Albon (RedBull) 64pt
8.Leclerc (Ferrari) 63pt
9.Stroll (Racing Point) 57pt*
10.Gasly (Alpha Tauri) 53pt
11.Sainz (McLaren) 51pt
12.Ocon (Renault) 36p
13.Vettel (Ferrari) 17pt
14.Kvyat (Alpha Tauri) 14pt
15.Hulkenberg (R. Point) 10pt***
16.Giovinazzi (Alfa Romeo) 3pt
17.Raikkonen (Alfa Romeo) 2pt
18.Grosjean (Haas) 2pt
18.Magnussen (Haas) 1pt
19.Latifi (Williams) 0pt
20.Russell (Williams) 0pt

* 10 Gp disputati
** 9 Gp disputati
*** 3 Gp disputati

Classifica Costruttori

1.Mercedes 391pt
2.RedBull 211pt
3.Racing Point 120pt*
4.McLaren 116pt
5.Renault 114pt
6.Ferrari 80pt
7.Alpha Tauri 67pt
8.Alfa Romeo 5pt
9.Haas 3pt
10.Williams 0pt

* 15pt di penalità

Autore

Andrea La Rosa

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Andrea La Rosa

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