La casa giapponese fin da subito preferì costruire in autonomia la monoposto, in totale 139 gare disputate ed un quarto posto nella classifica costruttori 2005 come risultato migliore.

La calma è la virtù dei forti, proverbio che probabilmente poteva essere meglio interpretato dalla Toyota, che impegnò notevoli risorse economiche in un mondo in cui la pazienza, programmazione ed obiettivi mirati, rappresentano la base per poter andare avanti.
La prima monoposto TF102 derivò dalla TF101, vettura test nata l’anno prima (2001) per preparare al meglio direttamente da un foglio bianco l’ingresso in Formula 1, i piloti furono Mika Salo e Allan McNish.
L’inizio del campionato fu esaltante, considerati i due piazzamenti a punti nelle prime tre gare, ma nel proseguire i risultati non si ripeterono, concludendo al penultimo posto della classifica costruttori, a pari punti con Minardi e Arrows, un esordio comunque nelle previsioni.
Per il progetto 2003 venne impiegati importanti capitali, affidando la TF103 a Olivier Panis e Cristiano da Matta, i risultati furono migliori rispetto all’esordio ma soddisfacenti rispetto alle attese.
Le Toyota raggiunsero più volte la zona punti, Panis e da Matta partirono in seconda fila a Indianapolis e Suzuka (facendo ottima figura nella gara di casa), lo stesso esperto pilota francese stabilì il miglior risultato fino a quel punto nella storia del team, con la quinta posizione nel Gran Premio di Germania.
L’ottavo posto finale tra i costruttori non raggiunse il livello atteso dagli investimenti, ma nel complesso percorso della Formula 1, la progressione seppur lenta oltre all’avvicinamento verso la zona centrale della stessa classifica poneva fiducia sul futuro prossimo.
Purtroppo il 2004 fu una delusione, confermando la posizione dell’anno precedente con un minor numero di punti, la vettura denominata TF104 si rivelò non all’altezza, considerata tra l’altro un’evoluzione della TF103 a sua volta erede di quella utilizzata nel 2002.
Nel corso dello stesso campionato il progettista diede le dimissioni, successivamente la versione aggiornata TF104B debuttò nella seconda parte del campionato e la rivoluzione a stagione in corso, comprese anche il ruolo dei piloti, con Da Matta sostituito da Zonta a sua volta avvicendato da Trulli
nell’ultimo GP del Giappone, lo stesso pilota italiano fu confermato per l’ultimo appuntamento in Brasile al posto di Panis.
Alcune novità al regolamento introdotto nel campionato 2005, rappresentarono un’occasione di risalita imperdibile.
Confermato Trulli e ingaggiato Ralf Schumacher, la nuova TF105 fece dei notevoli passi avanti e i risultati furono lo specchio dei progressi, non solo costantemente in zona punti ma anche sul podio in cinque occasioni oltre a due pole position, inoltre per le ultime due gare scese in pista una versione B, a confermare il costante lavoro di tutta la squadra e in parallelo la disponibilità finanziaria, per lottare il prima possibile alla vittoria, nonostante l’ottimo quarto posto nella classifica costruttori.
Sul più bello però, le attese non furono confermate, perché nel biennio successivo i buoni risultati che hanno classificato la Toyota al sesto posto tra i costruttori non rispecchiarono gli sforzi e investimenti.
Nel campionato 2006, ancora una volta a campionato in corso venne introdotta una versione aggiornata della TF106, con Ralf Schumacher sul podio in Malesia ma complessivamente più ritiri, anche la TF107 in pista nel 2007 raccolse solamente tredici punti, confermando il sesto posto finale.
Passo avanti nel 2008 con la TF108, guidata dal confermato Trulli e Glock proveniente dalla vittoria in GP2, più volte in zona punti oltre ai podi nei Gran Premi di Francia e d’Europa, per una Toyota che riesce a stare nella parte centrale del gruppo delle monoposto in griglia, senza però fare il salto di qualità auspicato.
La TF109 del 2009 fa ben sperare fin da subito, tre volte sul podio nelle prime quattro gare, ma progressivamente i risultati risentono della costanza, con alternati piazzamenti in zona punti e due secondi posti a Singapore e Suzuka, negli ultimi due Gp il giapponese Kobayashi prese il posto di Glock infortunato.
Confermato il quinto posto tra i costruttori, a causa dei risultati e soprattutto problemi economici, la casa giapponese non si presentò al campionato 2010 pur disponendo del progetto della successiva monoposto, che venne ceduta alla Stefan Gran Prix la quale tentò senza successo, l’ingresso in F1.

