F1 ’22: anteprima Monza

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È finalmente tempo del Gran Premio d’Italia sul circuito di Monza, che per caratteristiche ormai uniche rispetto ai nuovi circuiti recentemente entrati nel calendario, rappresenta il Tempio della Velocità coniugando il legame storico del motorsport.

Non dici Formula 1 se non scrivi Monza, basterebbe questa frase per comprendere quanto sia forte e radicato il legame del motosport con questo circuito, senza dimenticare il calorosissimo tifo italiano chiaramente per gran parte verso la Ferrari.
Un tracciato che se un tempo rappresentava la quasi normalità come espressione di velocità, oggi rispetto a quelli presenti in calendario, rappresenta un unicum per i lunghissimi rettilinei che impongono a tutti i team, lo studio e la produzione di componenti aerodinamiche e scelte motoristiche esclusivamente per questa occasione.
L’autodromo nazionale di Monza è il quarto più datato in ordine di tempo, storica sede del Gran Premio d’Italia disputatosi qui in 80 delle 88 volte, inizialmente di configurazione ad anello con le curve sopraelevate a congiungere i due rettilinei, nel corso degli anni ha inevitabilmente subito dei lavori fino ai giorni nostri.
Nell’albo d’oro delle vittorie sono appaiati a quota cinque Schumacher ed Hamilton, ma servirebbero moltissime righe per citare tutti i piloti, ci limitiamo a citare Piquet (4), Nuvolari, Ascari, Fangio, Moss, Peterson, Prost, Barrichello e Vettel (3), anche per dare il senso del lato storico di questo appuntamento.
Record di pole position per Hamilton (7), per numero di vittorie tra i costruttori guida la Ferrari (19).
In campionato con sette gare da disputare ed un vantaggio di centonove punti, calcolando il bottino massimo di ventisei punti pari ad una vittoria più il punto aggiuntivo del giro veloce in gara, risulta facile dimostrare come a Verstappen mancano ormai poche gare prima dell’aritmetica vittoria del secondo titolo mondiale, numeri che considerata la giovane età del pilota, dimostrano il merito insieme ad una Red Bull cui vanno fatto i complimenti.
Difficile tuttavia, pensare ad una gestione del vantaggio quanto invece, puntare come sempre al massimo risultato.

Dalla Ferrari anche come segno di rispetto verso le migliaia di tifosi che seguiranno le rosse a Monza, l’unica risposta sarebbe quella di una buona prestazione, di cuore ed orgoglio davanti un’annata che sembrava di ben altre prospettive, proseguita male per errori di vario genere, ed ultimamente declassata soprattutto nel passo gara anche nei confronti della Mercedes in risalita.
Le gare che mancano al termine del campionato, possono e devono essere valutate anche come banco di prova per quelle soluzioni che in vista della prossima stagione, sono già certamente oggetto di discussione.
Duello per la quarta posizione tra Alpine e McLaren dove la motivazione farà la differenza, quella tra Alonso e Ricciardo, entrambi ai saluti a fine campionato ma con lo spagnolo sempre e comunque battagliero a dimostrare tutto il suo valore tanto da meritare il prossimo anno, un posto in Aston Martin.
Più complicata la situazione di Ricciardo, che potrebbe accontentarsi del ruolo di terzo pilota in un top team (Mercedes?) così da restare in panchina e giocarsi le sue carte l’anno successivo.
Ci si aspetta un sussulto dalle altre due motorizzate Ferrari quali Alfa Romeo e Haas, da parecchio tempo a secco di punti, mentre l’Alpha Tauri ha bisogno di muovere la classifica per scongiurare la lenta ma progressiva risalita dell’Aston Martin, infine la Williams con l’obiettivo di stare quanto più vicina alla zona punti.

Il programma del weekend.
Venerdì 9 settembre
(I sessione di prove libere – ore 14;00)
(II sessione di prove libere – ore 17;00
)
Sabato 10 settembre
(III sessione di prove libere – ore 13;00)
(Qualifiche – ore 16;00)

Domenica 11 settembre
(Gara – ore 15;00)

Autore

Andrea La Rosa

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Andrea La Rosa

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