F1 ’22: a Singapore vince Perez e Ferrari sul podio

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Interminabile il Gran Premio di Singapore, la pioggia prima del via ha condizionato la pista poi diventata fattore di strategia nel corso delle due ore di gara, vince Perez (sotto investigazione), sul podio le Ferrari e tanti ritiri.

Perez davanti le due Ferrari

La sintesi della gara, con Leclerc partito dalla pole affiancato da Perez, secondo fila per Hamilton e Sainz, dietro Alonso e Norris; solamente ottavo Verstappen richiamato ai box nonostante gli ottimi parziali nel giro decisivo per insufficiente benzina.
Sessione di qualifica caratterizzata dalla pista ancora umida per la pioggia caduta nella precedente sessione, piloti con gomme d’asciutto solamente negli ultimi giri alle prese con la propria abilità, primi tre distanti appena pochi millesimi.

A poco meno di un’ora si abbatte il diluvio, tanta acqua da consigliare la posticipazione delle procedure di partenza, premessa di una gara senza pronostici.
In ritardo rispetto al previsto, dopo l’apertura della pit-lane, i piloti compiono alcuni giri utili per capire quale gomma montare, scelta ricaduta per tutti sull’intermedia.
Al semaforo verde Perez è più veloce di Leclerc, Sainz supera Hamilton, non brillante la partenza di Verstappen, piloti alla guida in punta di dita anche per valutare il limite della pista in condizione di bagnato.
Primi giri con Perez al comando e Leclerc vicino, più distante Sainz a circa sei secondi, in rimonta Verstappen.
Nel giro n.8 contatto tra Latifi e Zhou, safety-car per consentire la rimozione dell’Alfa Romeo e neutralizzazione dei distacchi che avevano preso i primi due rispetto al gruppo, nessuno ai box evidentemente troppo presto montare la gomma d’asciutto.
Ripartenza tre giri dopo, due sorpassi in un giro per Verstappen risalito in settima posizione.
Sempre Perez a fare il passo, Leclerc con la sensazione più di gestione gomma viste le temperatura in aumento per tutti, fase delicata della gara intorno al giro n.18 quando la pista inizia ad asciugarsi solo lungo la traiettoria, importante la scelta della strategia con l’idea di fare durare la gomma più degli altri per montare direttamente quella slick.
Intorno al giro n.21 prende margine Perez, fermo Alonso e virtual safety-car per rimuovere l’Alpine, box per Russell che nelle ultime posizioni tenta il jolly montando la gomma media d’asciutto, occhi

puntati sulle sue prestazioni ancora alte rispetto all’intermedia degli altri seppur ormai usata di tanti giri, sulle barriere Albon nel giro n.26 e virtual safety-car per rimuovere il detrito, il pilota Williams torna ai box ma si ritira.
Ancora virtual safety car al giro n.29 per il ritiro di Ocon, finta del box Ferrari ma non rientra nessuno.
Colpo di scena con Hamilton sulle barriere nel giro n.33 e riprende la gara tra Norris e davanti Verstappen, funziona la gomma di Russell è il momento per il passaggio alla gomma d’asciutto.
Box Leclerc, pit-stop anche per Hamilton per sostituire pure l’ala, cambio gomme anche per Perez, Sainz e Verstappen, sulle barriere Tsunoda e ancora safety-car: l’ordine dei primi cinque è Perez, Leclerc, Sainz, Norris e Verstappen.
Fase di ripartenza complicata per portare la gomma in temperatura, proiezione di fine gara gara al termine delle due ore e non alla conclusione dei giri previsti.
Verstappen tenta subito il sorpasso su Norris ma troppo ottimista finisce lungo spiattellando le gomme anteriori, una via di fuga l’aiuta a riprendere la pista perdendo posizioni ma è costretto ad un nuovo cambio gomme, problemi anche per Russell dopo un contatto con Schumacher, nel frattempo arriva la comunicazione che Perez è stato notato per eccessivo distacco rispetto alla precedente safety-car, velocissimo Leclerc dietro al pilota Red Bull, al limite entrambi ma vince Perez, mentre la sua potenziale infrazione verrà investigata a fine gara.
L’ordine di arrivo.
1. Perez (Red Bull) – due ore –
2. Leclerc (Ferrari) + 7″595
3. Sainz (Ferrari) + 15″305
4. Norris (McLaren) + 26″133
5. Ricciardo (McLaren) + 58″282
6. Stroll (Aston Martin) + 1’01″303
7. Verstappen (Red Bull) + 1’03″825
8. Vettel (Aston Martin) + 1’05″032
9. Hamilton (Mercedes) + 1’06″515
10. Gasly (Alpha Tauri) + 1’14″576
fuori dalla zona punti
11. Bottas (Alfa Romeo) + 1’33″844
12. Magnussen (Haas) + 1’37″610
13. Schumacher (Haas) + 1 giro
14. Russell (Mercedes) + 2 giri

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Andrea La Rosa

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