Conclusa la fase a gironi, scopriamo le nazionali ammesse alla final four, quelle promosse e retrocesse; per l’Italia resta aperta la ferita del Mondiale ma il risultato conseguito è un punto di partenza per entusiasmo ed autostima.

Si è recentemente conclusa la fase a gironi della Nations League, competizione giunta alla terza edizione che l’Uefa ha introdotto per minimizzare le amichevole, contrapponendo un torneo con lo scopo di tenere alto il livello tra nazionali di pari livello, col sistema delle leghe per determinare le nazionali ammesse alla final four per l’assegnazione del trofeo prevista il prossimo giugno, promozioni e retrocessioni.
Tutt’altro che di poca importanza, perché trattandosi di partite ufficiali, ogni risultato o piazzamento contribuisce al ranking, che prossimamente determinerà le fasce di sorteggio verso le qualificazioni ai prossimi campionati europei.
Una forma inclusiva di partecipazione, dove nessuna nazionale può ritenersi cuscinetto, specie nella recente globalizzazione del calcio, laddove ciascuna federazione ha l’obiettivo di fare sempre meglio, contando sul gioco di squadra e quei calciatori che militano in campionati stranieri più competitivi rispetto a quelli nazionali.
Inoltre i risultati daranno un occasione a quelle nazionali non qualificate ai prossimi europei 2024, infatti i posti per gli spareggi vengono prima assegnati a ciascuna vincitrice del girone e se una delle vincitrici dei gironi si è già qualificata per la fase finale, il posto andrà alla squadra successiva della lega con la migliore classifica.
Scopriamo adesso i risultati della fase a gironi.
LEGA A
Accedono alla final four per l’assegnazione del trofeo Croazia, Spagna, Olanda a cui si è aggiunta clamorosamente (viste le circostante dell’ultimo anno solare) pure l’Italia, che a due giornate dal termine, dopo la pesante sconfitta contro la Germania, sembrava fuori dai giochi.
Brava la Federazione a credere in Mancini, bravo il C.T. a ricomporre le macerie con un nuovo gruppo, per una qualificazione che lascia ben sperare per l’immediato futuro dopo la tremenda delusione della mancata partecipazione agli imminenti campionati del mondo.
Un girone di ferro quello degli azzurri, dove i complimenti vanno fatti soprattutto all’Ungheria che ha sfiorato la qualificazione nonostante le avversarie nettamente più blasonate sul piano della storia e dei calciatori a disposizione.
La Francia ha evitato sul filo la retrocessione, invece arrivata per l’Inghilterra nonostante la Premier League sia attualmente il campionato più competitivo, raccogliendo appena tre pareggi ed altrettante sconfitte, mentre la Germania non ha saputo concretizzare il passaggio del turno alla portata. Lega B anche per Austria, Rep. Ceca e Galles.
Gr. 1: Croazia (13), Danimarca (12), Francia (5), Austria (4).
Gr. 2: Spagna (11), Portogallo (10), Svizzera (9), Rep. Ceca (4).
Gr. 3: Italia (11), Ungheria (10), Germania (7), Inghilterra (3).
Gr. 4: Olanda (16), Belgio (10), Polonia (7), Galles (1).
LEGA B
Promesse la Scozia, la sorpresa Israele e la Bosnia, insieme alla Serbia di Vlahovic e Mitrovic che ha avuto la meglio sulla Norvegia di Haaland.
Retrocessioni per l’Armenia, l’Albania che qualche anno addietro sembrava aver intrapreso la strada di una costante crescita, Lega C anche per le blasonate Romania e Svezia.
Il Gruppo 2 ha visto la partecipazione di tre nazionali per l’esclusione della Russia, annunciata dall’Uefa lo scorso 2 maggio per l’invasione in Ucraina.
Gr. 1: Scozia (13), Ucraina (11), Irlanda (7), Armenia (3).
Gr. 2: Israele (8), Islanda (4), Albania (2).
Gr. 3: Bosnia ed Erzegovina (11), Finlandia (8), Montenegro (7), Romania (7).
Gr. 4: Serbia (13), Norvegia (10), Slovenia (6), Svezia (4).
LEGA C
Promosse la Turchia con un’evidente tasso superiore rispetto alle avversarie, la Grecia torna in una posizione più consona alla sua storia, cresce il Kazakistan al pari della Georgia dell’astro nascente Kvaratskhelia che ha dominato il girone.
Da sottolineare la crescita di movimenti calcistici evidentemente non più cuscinetto come Lussemburgo ed Azerbaigian, a dimostrazione di come certe trasferte rappresentano delle trappole per chiunque.
Il verdetto dell’Irlanda del Nord con l’Italia nel girone di qualificazione ai mondiali, accresce il senso di rammarico per gli azzurri, per una ferita destinata a rimanere aperta fino alla disputa del mondiale.
Non ancora decise le retrocessioni perché la Lega D è formata da due gironi, quindi saranno altrettante le nazionali declassate rispetto alle quattro ultime classificate nei rispettivi gironi di Lega C, per questo motivo la mini graduatoria di confronto ha scaturito i seguenti spareggi per non retrocedere previsti tra il 21-23 e 24-26 marzo 2024: Gibilterra-Cipro e Lituania-Bielorussia.
Gr. 1: Turchia (13), Lussemburgo (11), Far Oer (8), Lituania (1).
Gr. 2: Grecia (15), Kosovo (9), Irlanda del Nord (5), Cipro (5).
Gr. 3: Kazakistan (13), Azerbaigian (10), Slovacchia (7), Bielorussia (3).
Gr. 4: Georgia (16), Bulgaria (9), Macedonia del Nord (7), Gibilterra (1).
LEGA D
Promosse Lettonia (sulla Moldavia solamente per la differenza reti) ed Estonia che nella prossima edizione potranno confrontarsi con nazionali di livello superiore.
Chiaramente nessuna retrocessione trattandosi dell’ultima fascia, dove selezioni come Malta e Andorra hanno comunque potuto confrontarsi in partite più equilibrate.
Gr. 1: Lettonia (13), Moldavia (13), Andorra (8), Liechtenstein (0).
Gr. 2: Estonia (12), Malta (6), San Marino (0).

