Gara 1 conferma i pronostici che volevano queste Finals durissime per entrambe le contendenti: la spunta Vegas 5-2 con un prepotente rush finale, ma fino a 13′ dalla fine la partita è stata molto equlibrata e appassionante.

I Vegas Golden Knights vincono il match d’apertura delle Stanley Cup Finals 2023, ma non fatevi ingannare dal punteggio finale (5-2) perché per più di due terzi la partita è stata in equilibrio, appassionante e durissima com’era giusto che fosse un match di questa importanza. I migliori in campo sono stati i due portieri, Hill e Bobrovsky, a dispetto delle sette reti segnate, e questo basti come indicatore di quante occasioni hanno creato entrambe le squadre. È stato per certi versi sorprendente vedere Vegas con più energie nel finale di partita rispetto ai Panthers, che hanno goduto di diversi giorni di riposo in più dopo la finale di Conference, ma probabilmente la grande elettricità proveniente dal pubblico è riuscita a colmare il gap. Stanotte si replica, sempre a Las Vegas, per una gara 2 che, in caso di vittoria dei Golden Knights, potrebbe già indirizzare in modo netto queste Finals.
La partita. L’inizio è molto cauto da entrambi i lati dell’ovale, bisogna attendere oltre 4′ per vedere le prime occasioni, ma prima di metà periodo il match si incendia, dapprima con una rissa furibonda e poi con il vantaggio dei Panthers, ottenuto in inferiorità numerica grazie a una sontuosa azione personale di Staal, alla centesima partita di playoff in carriera. Poco dopo Florida ha l’occasione di un power play per allungare, ma non riesce ad andare oltre un palo colpito. Passano pochi minuti e arriva un power play per Vegas, che non lo spreca e pareggia con Marchessault a 2’42” dalla prima sirena.
Il secondo periodo si accende subito, costringendo Hill a una parata pazzesca dopo soli 55″ di gioco. I minuti passano tra occasioni e colpi più o meno proibiti, ancora con Hill e Bobrovsky sugli scudi, fino al 2-1 per Vegas segnato da Theodore a 9’06” dal secondo intervallo, bravo a liberarsi con una finta spettacolare del proprio marcatore e a fulminare Bobrovsky. I Panthers reagiscono subito e si gettano a caccia del pari, che arriva proprio sul filo di lana: a 22″ dalla seconda sirena Montour recrimina per il secondo palo della serata, ma a -10″ arriva il 2-2 di Duclair, rapidissimo a tirare su un disco proveniente direttamente dal faceoff. Si arriva così al terzo periodo, che regala più di una metà tempo di battaglia senza respiro, spezzata solo dal 3-2 segnato da Whitecloud con un tiro nel traffico che sorprende Bobrosvky. Da quel momento in poi Florida va in affanno, mentre Vegas continua a spingere sull’acceleratore per provare a chiuderla definitivamente, evidentemente conscia di quanto sia pericoloso arrivare all’overtime con questi Panthers. A 6’19” dalla fine arriva il 4-2 di Stone, che ruba da maestro un disco in uscita e lo scaglia in rete. Pochi secondi dopo scatta una nuova rissa dietro la gabbia dei Panthers, al termine della quale viene punito con una major il solo Tkachuk (come se si fosse picchiato da solo…). I 5′ di superiorità numerica sono una benedizione per i Golden Knights, che prima devono ringraziare Hill per l’ennesimo miracolo su Reinhart, lanciato da solo in shorthanded, ma poi chiudono la pratica con la rete del 5-2 di Smith.