F1 ’24: anteprima (1a parte)

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Primo articolo dell’anno solare dedicato alla Formula 1 i cui team sono chiusi nella rispettive fabbriche. Aspettando le prossime monoposto, scopriamo le prime novità della stagione cominciando dal calendario, inoltre l’aggiornamento social di un team inerente la nuova denominazione ha virtualmente segnato l’inizio nuova stagione.

Nella Formula 1 la stagione non finisce mai, perché quando un campionato si avvia verso la conclusione, in parallelo è già iniziato quel frenetico lavoro che porta alla realizzazione della successiva monoposto.
Paradossalmente il periodo più intenso è proprio quello tra dicembre e gennaio caratterizzato dal grande lavoro nelle fabbriche in un processo che in questa fase dell’inverno, dovrebbe già riguardare l’assemblaggio delle vetture che saranno presentate nel mese di febbraio.
Adesso la riservatezza è massima, si gioca molto con i social ad alimentare notizie e indiscrezioni sull’imminente futuro, in merito per esempio alla colorazione delle vetture, le prime accensioni delle power-unit e qualcosa di accattivante per alimentare l’attesa, tuttavia vale ricordare come negli ultimi anni, per un’abitudine purtroppo consolidata, le presentazioni sono state sempre più di carattere commerciale, eccezioni a parte si giocherà a nascondino pure con l’ausilio di render virtuali o veli tolti a monoposto che non sono quelle realmente progettate per il 2024 ma concept car o vetture della passata edizione con qualche aggiornamento giusto per dare un’idea di quanto vedremo in pista.
A proposito di comunicazione social, con una serie di post, video e animazioni è ufficialmente cambiata la denominazione dell’ormai ex Alfa Romeo, o meglio la stessa Sauber che si chiamerà Stake F1 Team.
Tornando alle monoposto che verranno, le vedremo in pista durante i test previsti dal 21 al 23 febbraio sul circuito di Sakhir in Bahrein, tra l’altro sede del primo semaforo verde nel successivo 2 marzo.
Sarà una lunghissima stagione che si concluderà a dicembre, in un calendario che rispetto al precedente, vede anticipato il Gp del Giappone per evitare il tradizionale periodo delle piogge che in autunno caratterizza Suzuka, inoltre ben tre

appuntamenti quali Bahrain, Arabia Saudita e Las Vegas saranno anticipati al sabato, nei primi due casi nel rispetto del Ramadan mentre nella tappa americana per ragioni commerciali.
Assente dal 2019 rientra la Cina sul circuito di Shanghai, presente pure Imola che l’anno scorso vide cancellato il Gran Premio d’Emilia Romagna nel mese di maggio per l’emergenza alluvione.
Questo il lungo elenco di Gran Premi: Bahrain (2 marzo), Arabia Saudita (9 marzo), Australia (24 marzo), Giappone (7 aprile), Cina (21 aprile), Miami (5 maggio), Emilia Romagna (19 maggio), Monaco (26 maggio), Canada (9 giugno), Spagna (23 giugno), Austria (30 giugno), Gran Bretagna (7 luglio), Ungheria (21 luglio), Belgio (28 luglio), Olanda (25 agosto), Italia (1 settembre), Azerbaijan (15 settembre), Singapore (22 settembre), Stati Uniti (20 ottobre), Messico (27 ottobre), San Paolo – Brasile (3 novembre), Las Vegas (23 novembre), Qatar (1 dicembre) e Abu Dhabi (8 dicembre).
Ufficializzate lo scorso cinque dicembre i weekend interessati dalle gare sprint, dove escono rispetto al 2023 le location di Spa-Francorchamps e Baku, in Europa resiste solo il circuito austriaco di Spielberg, in totale sei mini Gran Premi dove resta confermata la lunghezza di 100 km.
Le sedi saranno Cina, Miami, Austria, Stati Uniti, Brasile e Qatar, per un calendario di trenta gare complessive.
Rimanendo in tema, dal 2026 in Spagna si correrà su un circuito cittadino di Madrid, con la capitale che per la prima volta dal 1981 tornerà ad ospitare la Formula 1, per un’organizzazione finanziata interamente da privati con l’intenzione di evitare quanto accadde a Valencia sede dal 2008 al 2012, salvo poi cadere in abbandono dopo aver investito denaro pubblico, in scadenza di contratto nel 2024 gli appuntamenti in Giappone e Gran Bretagna, entrambi su circuiti storici che speriamo possano trovare le giuste misure per rinnovare la partecipazione come sede di Gran Premi.

Autore

Andrea La Rosa

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