F1 ’24: A LAS VEGAS DOPPIETTA MERCEDES, FERRARI SUL PODIO E VERSTAPPEN CAMPIONE

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Tra i cordoli personalizzati in stile poker, la Mercedes torna a fare la voce grossa, seconda forza la Ferrari sul podio con Sainz e quarto Leclerc che recupera sull’anonima McLaren per il titolo costruttori, per Verstappen è sufficiente il quinto posto per essere matematicamente campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Dalla sesta alla decima posizione: Norris, Piastri, Hulkenberg, Tsunoda e Perez.

B

ella e imprevedibile gara, dove contestualizzando la location, ogni scommessa era aperta.
Molti sorpassi nei cinquanta giri, soprattutto dopo il primo pit-stop che in molti hanno dovuto anticipare per il forte degrado delle gomme, ritrovandosi nel mezzo del gruppo e quindi costretti a rivedere tutti i calcoli, situazione complessa rispetto a quelle che erano le previsioni sul numero di soste ampiamente superate.
Vince meritatamente Russell con una Mercedes rinata in condizione di freddo e poco grip, cui inizialmente si pensava un assetto più da qualifica ma durante la gara, ha dimostrato sapersi trovare pronto e meritevole di un risultato che manda un cassaforte un periodo buio per le Frecce d’Argento, secondo Hamilton tornato a lottare non appena alla guida di una macchina competitiva (partito dalla decima posizione), risultato di buon auspicio quando tra qualche settimana, sarà ufficialmente vestito di rosso.
Per la Ferrari il risultato sotto la bandiera a scacchi, rispecchia il ruolo di seconda forza in questo Gran Premio, alla vigilia forse ci si aspettava un finale migliore dove la qualifica, la super partenza di Leclerc e la parte iniziale della gara avevano alimentato persino la possibilità di vittoria, poi in crisi fino al recupero negli ultimi quindici giri che oltre al meritato podio, permette di rimanere in scia per il titolo costruttori, nonostante l’imprecisione tra Sainz e il muretto per il secondo pit-stop episodio che poteva costare carissimo.
La Rossa nei costruttori guadagna dodici punti sulla McLaren, forse inferiori rispetto alle aspettative visto che i papaya, con ventiquattro punti di vantaggio potrebbero chiudere i giochi nel prossimo appuntamento.
Per Verstappen è sufficiente la quinta posizione senza eccessivi rischi per laurearsi campione, in un’annata certamente difficile e complicata dove spesso la sua guida e quello che solitamente chiamiamo “fattore Max” ha fatto la differenza, massimizzando tante vittorie consecutive nella parte iniziale del campionato, i piazzamenti quando la macchina non è stata più superiore come nel passato, e ci permettiamo di dire, anche fortunato perché nell’equilibrio dalla tarda primavera in avanti, non si è materializzato un vero e proprio “vice” tale da segnare una linearità di rendimento per impensierire i numeri di quel vantaggio.
Certo resta un mistero e purtroppo a questo punto, autolesionista la non decisione sul sedile numero due della Red Bull, con Perez ancora una volta sotto le aspettative, addirittura in qualifica fuori in Q1 e partenza nella ultime posizioni, anticipando l’ennesima risultato imbarazzante che pesa nella graduatoria dei costruttori, basti pensare che nel solo 2024, ha accumulato più esclusioni nel Q1 di Verstappen in tutta la sua carriera in Red Bull.
Ha lasciato perplessi l’errore di valutazione, per avere portato una sola tipologia di ala posteriore, pagando sulla Strip durante le prove libere, 5 km/h dalla Red Bull, 3 alla Ferrari e 2 alla Mercedes, differenza ampliata nell’allungo finale laddove c’era meno energia a disposizione.
Un deficit stimato in circa sei (pesanti) decimi, limite già emerso a settembre nel weekend di Monza dove i tecnici avevano deciso ad inizio stagione di non sviluppare un’ala specifica per le caratteristiche della pista italiana a differenze di altre squadre, scaricando la configurazione a basso carico effettuando direttamente nel box di Las Vegas, dei tagli e sagomature manuali sui flap del DRS il cui carico aerodinamico, è risultato comunque superiore a quello dei rivali.

Per l’assegnazione dei costruttori, come detto la Ferrari resta in scia nonostante il prossimo match-point, dove Red Bull e Mercedes potranno essere arbitri di questo duello.

Dunque tutti più o meno contenti, tranne forse la McLaren a dir poco anonima, in perenne difesa, mai della partita fin dalla qualifica, per un risultato che oltre ai meriti di Verstappen, dovrebbe fare sorgere dei punti interrogativi sulla gestione dei piloti in quegli appuntamenti di enorme supremazia, e una preparazione soprattutto mentale di Norris, purtroppo ancora lontana da potere impensierire un animale da gara come Verstappen.
Per l’assegnazione dei costruttori, come detto la Ferrari resta in scia nonostante il prossimo match-point, dove Red Bull e Mercedes potranno essere arbitri di questo duello.
Notta fonda per l’Aston Martin che vorrà chiudere il prima possibile la pratica 2024, proiettandosi al futuro dopo non avere badato a spese costruendo un dream team cui Adrian Newey, rappresenta la ciliegina sulla torta.
Sempre più interessante la battaglia per il sesto posto nella classifica costruttori, con tre scuderie in appena quattro punti per quello che ricordiamo oltre il prestigio dei numeri, consegna ben altra consistenza nei bonus economici per la migliore posizione.
La Haas con l’ottavo posto di Hulkenberg supera l’Alpine che proveniva dal clamoroso doppio podio di San Paolo, schierando una livrea ampiamente rosa per la partenership col title sponsor che sarà utilizzata pure nei prossimi ultimi due Gran Premi, ma soprattutto l’amarezza per il ritiro di Gasly autore di una fantastica qualifica, cui resta una piccola ma importante soddisfazione, essere l’unico pilota a non avere mai causato danno alla vettura, che vuole dire nessuna spesa e un vantaggio economico per il suo team.
Il nono posto di Tsunoda rende tutto più incerto, perché si avvicina anche la Racing Bulls presentatasi con una veste scintillante, dopo aver cambiato la sua livrea per essere non solo in sintonia con le luci di Las Vegas e risaltare il contrasto dei colori, ma soprattutto omaggiando la card dell’istituto di credito che sponsorizza il team di Faenza, caratterizzata da una luccicante sfumatura blu e verde.
La Williams merita a prescindere un plauso, per aver superato il problema dei pezzi di ricambio dopo i tanti incidenti degli ultimi tempi costati importanti economie del budget cap, due sorrisi sono comunque giunti sul fronte delle sponsorizzazioni con l’accordo di un’azienda statunitense di robotaxi, come il rinnovo di un altro brand internazionale a stelle e strisce, noto nella produzione di batterie.
Eppure come se non bastasse, ha piovuto sul bagnato per l’ennesimo incidente in qualifica, protagonista Colapinto che a differenza di Albon era stato capace di andare in Q2, tuttavia a muro mentre stava provando l’accesso in Q3 provocando ancora danni per il team di Grove, errore grave dell’argentino che ha tagliando troppo la traiettoria della pista colpendo il muro interno alla penultima curva, il risultato è stato di una macchina distrutta e volti scuri al box dopo i precedenti danni in Brasile costati tre milioni di dollari.
Per la Sauber presentatasi con una livrea “fiammante”, rimane un campionato avaro di soddisfazioni, nelle prime gare c’è stata la vera possibilità di andare a punti, poi purtroppo non si è tenuto il passo degli aggiornamenti portati dai rivali più vicini, nel frattempo si lavora dopo l’ufficializzazione di Bortoleto che affiancherà Hulkenberg nel 2025, con l’introduzione di una sospensione anteriore rivista che rappresenta un primo indizio verso la prossima monoposto che sarà comunque di transizione in vista della rivoluzione 2026 in cui dovrebbero vedersi i primi frutti in attesa della nuova denominazione Audi.
Si torna in pista tra una settimana a Doha, per il Gran Premio del Qatar.

CLASSIFICA PILOTI

1. Verstappen (Red Bull) 403pt
2. Norris (McLaren) 340pt
3. Leclerc (Ferrari) 319pt
4. Piastri (McLaren) 268pt
5. Sainz (Ferrari) 259pt*
6. Russell (Mercedes) 217pt
7. Hamilton (Mercedes) 208pt
8. Perez (Red Bull) 152pt
9. Alonso (Aston Martin) 62pt
10. Hulkenberg (Haas) 35pt
11. Tsunoda (Racing Bulls) 30pt
12. Gasly (Alpine) 26pt
13. Stroll (Aston Martin) 24pt
14. Ocon (Alpine) 23pt
15. Magnussen (Haas) 14pt
16. Albon (Williams) 12pt
17. Ricciardo (Racing Bulls) 12pt
18. Bearman (Ferrari/Haas) 7pt**
19. Colapinto (Williams) 5pt***
20. Lawson (Racing Bulls) 4pt****
21. Zhou (Sauber) 0pt
22. Sargeant (Williams) 0pt
23. Bottas (Sauber) 0pt

* Assente nel Gp d’Arabia Saudita causa appendicite, sostituito da Bearman;
** Presente anche nei Gp d’Azerbaigian e Brasile al posto di Magnussen;
*** Sostituisce Sargeant dal Gp d’Italia;
**** Sostituisce Ricciardo dal Gp degli Stati Uniti.

CLASSIFICA COSTRUTTORI

1. McLaren 608pt
2. Ferrari 584pt
3. Red Bull 555pt
4. Mercedes 425pt
5. Aston Martin 86pt
6. Haas 50pt
7. Alpine 49pt
8. Racing Bulls 46pt
9. Williams 17pt
10. Sauber 0pt

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Andrea La Rosa

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