F1 ’25: OBIETTIVO CRESCITA

F

Prosegue la presentazione delle squadre che comporranno la F1 2025; oggi parliamo della parte centrale della classifica costruttori 2024 in cui, nonostante il blasone e le vittorie ma a causa dell’incostanza di rendimento, trova posto anche la Mercedes (in copertina l’esordiente Andrea Antonelli). La Casa della stella a tre punte, insieme all’Aston Martin, è chiamata a risalire la gerarchia; fanno parte di questo gruppo anche Alpine e Haas.

Q

uattro team con risultati molto diversi nel 2024, con una differenza di punti cospicua, ma che alla resa dei conti hanno condiviso una posizione intermedia di classifica tra delusioni, miglioramenti nella parte finale e conferme delle proprie ambizioni.

MERCEDES
In Formula 1 dal 1954 al 1995 e dal 2010, 8 campionati costruttori, 9 campionati piloti, 317 Gran Premi, 129 vittorie.

George Russell – (27 anni) – 128 Gran Premi, 3 vittorie, 15 podi e 5 pole.
Andrea Kimi Antonelli – (18 anni) – esordiente.


Per le Frecce d’Argento inizia una nuova era.
Finita la lunga e vincente storia con Hamilton, c’è tanta curiosità intorno all’italiano (giovanissimo) Andrea Kimi Antonelli che prende proprio il sedile del sette volte campione del mondo, mentre il confermato Russell avrà il ruolo di primo pilota, con l’attenzione ai risultati nel corso delle prime gare.
E’ stato un addio sereno quello di Hamilton che lo scorso dicembre, prima di lasciare definitivamente la sede, ha voluto lasciare un messaggio anche d’incoraggiamento e benvenuto ad Antonelli cui ruota un entusiasmo e soprattutto un’attesa da frenare e calmare, sarà giusto non avere (almeno inizialmente) troppe aspettative per un team e un team principal come Toto Wolff, che certamente sa come gestire la situazione.
Lo stesso manager, a totale protezione aveva così parlato settimane addietro ad Auto Motor und Sport, abbassando l’asticella: “Se ci si aspetta che sia in pole a Melbourne, che vinca la gara e che sia subito in lizza per il Mondiale, allora il rischio è alto. Perché non succederà. Ma se si considera che il ragazzo ha 18 anni, ha molto talento, ma deve prima crescere e commetterà errori, allora il rischio è limitato.”
Il giovane talento italiano in questi anni ha dimostrato talento e velocità, qualità che gli hanno permesso di volare dalla Formula 4 ad uno dei sedili più ambito della Formula 1, sarà fondamentale il sostegno della Mercedes e anche della stampa italiana, la sua esperienza potrebbe diventare una calamità per attrarre quanti più piloti nostrani possibili seguendo le sue orme.
Certo per chi crede nella coincidenze, nel 2007 in Ferrari un ragazzo di nome Kimi (Raikkonen) prese il posto di un sette volte campione del mondo (Schumacher), mentre adesso in Mercedes un ragazzo di nome Kimi (Antonelli) prende il posto di un sette volte campione del mondo (Hamilton).
Sempre Antonelli a metà gennaio, con un videomessaggio in italiano, aveva ringraziato tutti i suoi sostenitori in questo momento sicuramente più importante della sua (fin qui giovane) carriera, l’augurio è che possa farsi onore, indipendentemente da tutto.
Nel frattempo per lui, sono proseguiti gli allenamenti in pista nelle settimane addietro a Jerez, con la macchina del 2020 che essendo più datata degli ultimi due anni, non ha dovuto sottostare ai vincoli che la Federazione ha introdotto quest’anno, limitando per esempio in 1000 km percorribili in quattro giorni, la distanza annuale percorribile per un pilota titolare.
Quindi la possibilità di prendere confidenza col box e tutte le procedure che saranno attuate durante la stagione, un programma di lavoro che può essere attuato anche con una monoposto più datata.
C’è del tricolore anche con la figura di Simone Resta nella veste di vice-direttore tecnico, ruolo assunto lo scorso novembre dopo avere iniziato la sua avventura in Mercedes come direttore dello sviluppo strategico, ricordiamo per ventitre anni in Ferrari, adesso a strettissimo contatto con James Allison, già collaboratori a Maranello quando arrivò Sebastian Vettel.

ASTON MARTIN
In Formula 1 dal 2019, 128 Gran Premi, 1 vittoria.

Fernando Alonso – (43 anni) – 2 mondiali vinti, 404 Gran Premi, 32 vittorie, 106 podi e 22 pole.
Lance Stroll – (26 anni) – 168 Gran Premi, 3 podi e 1 pole.


Si riparte dopo una stagione interlocutoria con la stessa coppia di piloti.
Dopo i tanti investimenti e la campagna acquisti faraonica, gardening a parte di quelle figure alla guida delle singole aree di lavoro, è squadra dove ci si attende il migliore balzo in avanti, magari migliorando la problematica che ha visto nelle ultime stagioni, durante la fase di aggiornamento alle vetture, sempre un indietreggiamento nelle gerarchie, motivo che consegue un’importante perdita di tempo nella programmazione.
E’ stato recentemente annunciato l’organigramma con Andy Cowell a ricoprire le posizioni di CEO e di team principal, Mike Krack quella di Chief Trackside Officer, mentre l’ex Ferrari Enrico Cardile sarà impegnato come Chief Technical Officer, infine Tom McCullough continuerà il suo lavoro senza una specificata “posizione di leardership”.
Una campagna di rafforzamento senza fine e intenso nel reparto tecnico, in ultimo il trasferimento di Gary Gannon proveniente dalla Haas, dove aveva ricoperto il ruolo d’ingegnere di pista di Grosjean, Mick Schumacher e Hulkenberg.
Tutto questo in attesa di capire il peso dell’apporto di Adrian Newey, il cui lavoro direttamente sulla monoposto 2026 inizierà il prossimo 2 marzo, quindi due mesi in ritardo rispetto a tutta la concorrenza che hanno iniziato il lavoro aerodinamico, per mettere le basi di ciò che andrà in produzione nella seconda metà del 2025.
Tra l’altro lo stesso progettista in una recente dichiarazione ha preferito mettere le mani avanti in merito alla tempistica di pausa rispetto all’ultima esperienza in Red Bull: “In realtà il ritardo dal mio punto di vista si protrarrà ancora un po’, perché dovrò anche conoscere tutto il team di lavoro”.
Certo in queste settimane, è stata molto forte l’indiscrezione della testata britannica Daily Mirror, secondo cui dietro le quinte, una figura importantissima come Jefferson Slack, direttore generale, commerciale e marketing del team dal 2020, pare stia raccontando a potenziali nuovi sponsor, che nel prossimo futuro Verstappen si unirà alla squadra: escamotage per aggiungere valore o c’è del vero?
Senza dubbio è la squadra in maggiore rampa di lancio, sotto il profilo delle motivazioni ma soprattutto economico per gli incredibili investimenti economici, molto dipenderà dal potenziale espresso in vista e un’eventuale passaggio avrebbe comunque un senso, perché ritroverebbe Newey cui tra l’altro, la cessione di una quota azionaria potrebbe essere teoricamente la stessa mossa per convincere il quattro volte campione del mondo.
In proiezione, hanno suscitato un discreto clamore, le parole espresse da Koji Watanabe, presidente della Honda che non ha nascosto la preoccupazione in vista del motore 2026 che sarà il fulcro del prossimo ciclo regolamentare, ricordiamo come la casa giapponese, il prossimo anno sarà fornitore di power-unit della sola Aston Martin, lasciando dopo diversi anni la partnership con Red Bull: “Ogni cosa è nuova. Il motore è un 355 kW completamente nuovo, anche le batterie saranno più leggere, non sono facili da sviluppare. Si tratta di un motore piccolo, ma dalla grande potenza, ogni cosa è molto difficile sulla nuova unità, ma stiamo cercando di fare del nostro meglio”.
Non le migliori frasi in confronto gli incredibili investimenti, solamente il tempo dirà se questa proiezione, sia effettivamente veritiera o pura pre-tattica predicando calma in questa fase, basti osservare le immagini satellitari dell’attuale fabbrica, in un confronto con la stessa area visualizzata solamente pochi anni addietro, dimostrano quanto sia stata ampliata tutta la sede e indirettamente, i mezzi a disposizione per vincere.

È stata una palla al piede che ci è stata lanciata, e mi sembra ancora strano che Lewis indosserà la tuta della Ferrari e guiderà l’auto rossa. è un po’ surreale, ma avevamo in cantiere un diciassettenne (Antonelli). Non volevo lasciarmelo sfuggire, come ho fatto con Verstappen ai tempi, quando non avevo una macchina per lui, quindi tutto sta andando per il verso giusto.

Toto Wolff, team principal Mercedes

ALPINE
In Formula 1 (considerando anche la storia Renault) dal 1977 al 1985, dal 2002 al 2011 e dal 2016, 2 campionati costruttori, 2 campionati piloti, 490 Gran Premi, 36 vittorie.

Pierre Gasly – (29 anni) – 154 Gran Premi, 1 vittoria e 5 podi.
Jack Doohan – (22 anni) – 1 Gran Premio.


L’obiettivo è innanzitutto dimenticare l’inizio del 2024, rivelatosi un’Everest da scalare con una macchina in ritardo ma soprattutto in sovrappeso contraddistinta da poca colorazione sulla livrea proprio per limare qualsiasi grammo, mentre solamente a fine stagione sono arrivati gli aggiornamenti e l’exploit di San Paolo, che ha permesso nuova linfa con soluzioni ponte anche per la parte iniziale del 2025.
Di mezzo sono state settimane, o meglio mesi di grande fermento con l’arrivo del team principal Oliver Oakes ed il ritorno del manager italiano Flavio Briatore, entrambi viatico per una ristrutturazione aziendale che ha ridotto il personale e cinicamente, portato i suoi frutti tanto che la scuderia francese si presenta forte di un finale di stagione 2024, in decisa ripresa con l’insperata insperatamente in sesta posizione nei costruttori.
Insieme al confermato Gasly, c’è l’esordiente Doohan che già nell’ultimo Gran Premio 2024 ad Abu Dhabi, aveva preso il posto di Ocon.
Sul pilota australiano penderà la spada di Damocle in quanto il suo contratto, dovrebbe garantirgli il sedile solamente per alcune gare, dovendo fin da subito dimostrare di meritarsi la conferma per tutta la stagione perché sullo sfondo appare ingombrante la presenza di Franco Colapinto, cui lo scorso gennaio è stato ufficializzato il trasferimento dalla Williams.
Sarà interessante la reazione di Doohan subito sotto pressione, nonostante come tutti i giovani, avrà bisogno di tempo e anche di errori per crescere.
Per Colapinto che aveva un contratto con la Williams, si parla di un trasferimento costato circa venti milioni di dollari, una somma difficilmente ipotizzabile per giustificare un ruolo di “riserva”, certo ha stregato l’anno scorso fin dall’esordio nel Gran Premio d’Italia, scatenando un’improvvisa popolarità, ma attenzione al successivo calo (sempre sul finire della passata stagione) con alcuni errori che hanno causato pesanti incidenti e un finale di stagione da incubo per la Williams.
Un colpo alla Briatore, che ricorda la manovra, o meglio l’azzardo nel 1991 di prelevare Michael Schumacher alla Benetton dopo un solo Gran Premio disputato con la Jordan, quando ieri come oggi nessuno aveva in mano la sfera di cristallo per prevederne il futuro.
La prima vera anticipazione della nuovo macchina è avvenuta a metà gennaio, quando con un

HAAS
In Formula 1 dal 2015, 190 Gran Premi.

Esteban Ocon – (28 anni) – 156 Gran Premi, 1 vittoria e 4 podi.
Oliver Bearman – (19 anni) – 3 Gran Premi.


Tempo di rinnovamento nella scuderia americana, che decide di affiancare un pilota esperto come Ocon proveniente dall’Alpine, ad un giovanissimo di ottime speranze come Bearman dalla Ferrari Academy, nella speranza a Maranello che possa ripercorrere il percorso di Leclerc dopo l’apprendistato in Alfa Romeo che rinominava Sauber in quegli anni.
Sarà interessante la partnership con Toyota che dopo un’assenza, è tornata ad avere un ruolo in Formula 1 con una collaborazione che prevede le attrezzature per le simulazioni, formazione di persone e anche la produzione di componenti in composito, tutti strumenti fondamentali nell’attuale classe regina del motorsport senza comunque, lavorare allo sviluppo progettuale della monoposto.
Le attrezzature riguardano banchi di prova dinamici, ovvero piattaforme mobili su cui poggiano le quattro ruolo simulando i cordoli e persino l’irregolarità dell’asfalto, approfondendo anche il comportamento meccanico.
E’ davvero l’inizio di autonomia rispetto l’attuale sinergia con la Ferrari?
Intanto il nuovo organigramma presenta diverse novità nei ruoli chiave, confermato il team principal Ayao Komatus, la notizia di maggiore impatto è la tedesca Laura Miller ingegnere di pista di Ocon, prima donna in assoluto a ricoprire questo ruolo in Formula 1.

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Andrea La Rosa

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