F1 ’25: FUORI I SECONDI

F

Ultima parte di presentazione con i primi tre top-team dello scorso campionato: McLaren, Ferrari e Red Bull, gli stessi che soprattutto all’inizio del campionato, potrebbero contendersi le posizioni di vertice. In copertina la prima foto di Hamilton con Leclerc vestiti di “rosso”.

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ranne clamorosi colpi di scena o altrui soluzioni geniali, saranno queste le squadre che si contenderanno almeno inizialmente pole e vittorie, utilizziamo una prerogativa perché la scorsa stagione ha dimostrato l’importanza di sapere individuare un preciso canale di comprensione e aggiornamento della vettura iniziale, viceversa un’arretramento nelle gerarchie.

McLAREN
In Formula 1 dal 1966, 9 campionati costruttori, 12 campionati piloti, 970 Gran Premi, 189 vittorie.

Lando Norris – (25 anni) – 128 Gran Premi, 4 vittorie, 26 podi e 9 pole.
Oscar Piastri – (23 anni) – 45 Gran Premi, 2 vittorie e 10 podi.


In ordine di classifica costruttori, non potevano che iniziare dai Papaya tornati alla vittoria dopo ben ventisei anni, frutto di tanto lavoro e recupero che l’anno scorso ha dapprima equilibrato i valori, poi superata nelle gerarchie la Red Bull a quel tempo dominante.
Si riparte dal trionfo (per la prima volta) anche dei capitali arabi che segna il passo dei tempi, quelli di Mumtalakat Holding, fondo sovrano del Bahrein intervenuto progressivamente nel prendere il controllo del team facendo leva su Andrea Stella, anni addietro leader della Ferrari che fece andar via come se nulla fosse, arrivato in McLaren in una situazione complicatissima e coronando una crescita impressionante visto che meno di 24 mesi addietro, entrambe le vetture viaggiavano nelle ultime file dello schieramento.
Una vera e propria impresa considerata la complessità della Formula 1, basti pensare che nell’autunno 2022 il progetto della monoposto 2023 stentava a decollare, evoluzioni senza via d’uscita e proprio in quei giorni, Stella insieme al suo gruppo di lavoro, gettò le basi per un risultato a dir poco incredibile.
Così il team dall’aprile 2023 è ripartito da un foglio bianco non accontentandosi di essere quinta forza del campionato, diventando dapprima una monoposto da podio fino alla maturazione avvenuta da Miami 2024 in avanti, con un pacchetto che aveva colmato le lacune nelle curve da media e bassa velocità.
Per dare qualche numero, nelle prime gare del 2023 la McLaren conquistò la miseria di 17 punti contro i 321 della Red Bull, poi dal Gran Premio d’Austria è cominciata la lunga rincorsa assicurandosi in parallelo, tramite una brillante attività manageriale, le prestazioni di Oscar Piastri che nel frattempo era al centro di una diatriba con l’Alpine risolta nei cavilli burocratici di quel contratto.
Confermati i piloti Norris e Piastri cresciuti moltissimo, si riparte con i favori del pronostico.

La prima gara non può arrivare troppo presto.

Lewis Hamilton

FERRARI
In Formula 1 dal 1950, 16 campionati costruttori, 15 campionati piloti, 1098 Gran Premi, 248 vittorie.

Charles Leclerc – (27 anni) – 149 Gran Premi, 8 vittorie, 43 podi e 26 pole.
Lewis Hamilton – (40 anni) – 7 mondiali vinti, 356 Gran Premi, 105 vittorie, 202 podi e 104 pole.


Da Maranello si riparte dopo aver conseguito il migliore risultato negli ultimi dieci anni, contendendo il mondiale costruttori nel conclusivo Gran Premio nonostante quel pacchetto evolutivo che nella scorsa primavera aveva regredito le prestazioni, due preziosi mesi costati proprio questi punti necessari.
Un risultato che non cambia il giudizio sul nuovo corso del team principal Vasseur, in due anni capace di ridisegnare gli assetti nei tavoli aziendali dove tra l’altro, strategie e pit stop non sono più oggetto di scherno, riuscendo invece a massimizzare il potenziale di fronte l’agguerrita concorrenza.
Adesso dopo tanta attesa, è finalmente arrivato il momento di vedere quella da molti considerata la migliore coppia di piloti, da una parte Leclerc cresciuto in maniera esponenziale l’anno scorso, dall’altra Hamilton che segna anche il ritorno di un campione del mondo vestito di rosso.
Nei giorni precedenti e successivi al Capodanno, è stata vibrante l’attività social tra i saluti e ringraziamenti a Carlos Sainz, poi la nuova bio sul profilo di Hamilton che quasi immediatamente dopo il 31 dicembre, ha innescato tanti riferimenti al rosso per preparare un’attesa inevitabilmente mediatica come solo la Ferrari per numeri e storia, sa essere capace ad attrarre.
Tra l’altro sono state molto belle, oltre il significato del trasferimento, le parole o meglio il significato d’ispirazione che Hamilton ha rilasciato sull’importanza talvolta del cambiamento, estendendo il messaggio e coloro sono alle prese con nuove sfide ma soprattutto cambiamenti: “Non potrei essere più emozionato per l’anno che verrà. Passando ai colori della Scuderia Ferrari, c’è molto su cui riflettere. A chiunque stia considerando la sua prossima mossa nel 2025, dico: abbracciate il cambiamento. Che tu stia cambiando settore, apprendendo una nuova abilità o anche solo affrontando nuove sfide, ricorda che reinventarsi ha un grande potere. La tua prossima opportunità è sempre a portata di mano. Ecco il 2025, un anno in cui abbracciare nuove opportunità, restare affamati e portare avanti un obiettivo. Facciamolo diventare un anno da ricordare. Andiamo.”
Sui social, la Ferrari ha giocato molto (e bene) sulla nuova coppia di piloti, con immagini criptiche e un conto alla rovescia fatto di una sveglia con i numeri di Leclerc e Hamilton, i primi giorni del britannico vestito di rosso hanno avuto un impatto mediatico molto forte, quasi monopolizzando quanto è successo nello stesso momento relativamente ai nuovi piloti e in generale, gli argomenti non solo del motorsport, basti pensare che secondo i dati di Sponsorlytix, azienda specializzata nell’analisi dei dati sportivi, solamente la prima foto con i marchi ben visibile sulla tuta, hanno generato agli stessi sponsor introiti pari a 400mila euro.
Operazione commerciale e soprattutto aziendale, che in questo caso non rischia quanto avvenne per esempio col trasferimento di Cristiano Ronaldo alla Juventus, le cui potenziali fortune, visti in quegli anni gli scudetti consecutivi già vinti, erano legate soprattutto ai risultati in Champions League purtroppo (col senno del poi) forse sottovalutati, considerato che quel format prevedeva una fase a gironi con solamente sei gare (tre in casa), poi la sfortunata vicenda della pandemia con gli stai chiusi e dunque senza alcun introito dalla vendita dei biglietti.
Qui invece, Hamilton non correrà col rischio di essere eliminato dal campionato di Formula 1, pertanto è possibile pianificare eventi anche fuori dalla pista.

RED BULL
In Formula 1 dal 2005, 6 campionati costruttori, 8 campionati piloti, 393 Gran Premi, 122 vittorie.

Max Verstappen – (27 anni) – 4 mondiali vinti, 209 Gran Premi, 63 vittorie, 112 podi e 40 pole.
Liam Lawson – (23 anni) – 9 Gran Premi.


Le scorse settimane sono state tutt’altro che riposanti a Milton Keynes, tra il lavoro alla vettura 2025 e la situazione di Perez crollato nelle prestazioni della passata stagione, il cui contratto è stato risolto a dicembre inoltrato.
Inizia così un nuovo corso con Liam Lawson, in una storia che dimostra come la calma sia la virtù dei forti, ma soprattutto un corso accelerato di Formula 1 dove tra l’altro, messo sotto esame, ogni Gran Premio è stato fin qui decisivo per il suo proseguimento nella massima serie automobilistica.
Infatti nonostante l’esiguo numero di gare fin qui disputate, il suo esordio risale a due anni addietro quando sostituì Ricciardo infortunatosi in Olanda, dopo quelle ottime prestazioni è rimasto in orbita come terzo pilota e prendendo lo stesso sedile dell’ex pilota australiano proprio l’anno scorso per le ultime gare della stagione.
A difendere tale scelta, è stato (e non poteva essere altrimenti) il team principal Christian Horner, che quest’anno inizia la stagione in maniera decisamente più serena rispetto all’uragano che lo investì l’anno scorso, ricordiamo per presunti atteggiamento inappropriati nei confronti di una dipendente: “Liam è un prodotto della nostra Academy, è un giovane talento che abbiamo preso sei anni fa e che abbiamo coltivato nelle formule propedeutiche, come abbiamo fatto con Sebastian Vettel e Verstappen e credo che stiamo vedendo in lui il carattere e la solidità necessari per affrontare la pressione di essere il compagno di squadra di Max. Ha disputato solo 11 Gran Premi, ma ciò che ha dimostrato in queste gare ha impressionato noi e lo staff di ingegneri. Facendo un paragone con il calcio, non puoi giocare con due prime punte di peso. Devi avere forza e profondità nella tua squadra. E credo che Liam sia in grado di fornire quella forza e quella profondità di cui abbiamo bisogno da un punto di vista ingegneristico e tattico, perché l’anno prossimo sarà molto difficile.”
Dedicando alcune righe invece a Perez, dopo il disastroso 2024, l’anagrafica e soprattutto la spinta di diversi giovani piloti provenienti dalle categoria minori, per il suo futuro potrebbe non bastare il peso commerciale dei tanti sponsor a suo supporto nella fascia sudamericana, resta un ottima buona uscita rispetto alla durata del contratto, ma appare in questo momento abbastanza lontano dalla Formula 1, tranne accettare un ruolo di terzo pilota e quindi rimanere in panchina in attesa di un qualche evento a suo favore.
Sul finire dello scorso dicembre, Verstappen ha parlato con la testata probabilmente più vicina De Telegraaf, evidenziando come da metà stagione 2024 il calo di prestazione è stato piuttosto evidente, quindi mettendo in guardia come la prima monoposto senza la mano di Adrian Newey, dovrà progredire considerata la rivalità diventata sempre più forte sul finire di campionato.
Dunque l’olandese seppur abbia festeggiato il quarto titolo, ha manifestato consapevolezza che bisognerà fare progressi, visto il successo dovuto in gran parte a quell’inizio di campionato cui era comodo avere tra le mani una monoposto ancora dominante.
Purtroppo sono proseguiti gli addii, come l’ormai ex storico direttore sportivo (dal 2006) che, conclusi questi pochi mesi di gardening, si trasferirà alla Sauber nel ruolo di team principal, mentre l’altro a lasciare, stavolta al termine di questa stagione, sarà Will Courtenay attuale capo delle strategie, con la McLaren che aveva annunciato nel settembre scorso il trasferimento come nuovo direttore sportivo e questo punto, dovrà aspettare oltre le aspettative.
Evidente inoltre come a motori spenti, Helmut Marko e Christian Horner continuano a punzecchiarsi seppur i rapporti, almeno stando a vedere, non siano così tesi come l’anno scorso quando si consumò la lotta di potere interna al box.
Il dirigente austriaco nelle scorse settimane, ha confermato indirettamente non essere in linea con la tesi di Horner, indicando come non sia stata una coincidenza il calo della passata RB20 e l’addio di Adrian Newey a stagione in corso.
Per la Red Bull e per la Formula 1, si apre una stagione davvero importante per delineare il futuro.

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Andrea La Rosa

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