Non ce ne vogliano i tifosi di Toronto, ma è impossibile non iniziare dalla vittoria dei Giants a New York. Sfida tra colossi del mound doveva essere e tale è stata, solo che uno dei due è stato più colossale dell’altro. Madison Bumgarner (nella foto) lancia l’intera partita (119 lanci, per la precisione) senza concedere punti, con sei strikeout, solo quattro valide concesse e un’infinità di facili flyout per la sua difesa. Noah Syndergaard, sempre più somigliante al mitico Thor dei fumetti, non è stato certamente da meno (10 k e zero punti), ma in una sfida al top la differenza la fanno i dettagli, se tali vogliamo chiamare le tre basi su ball e in generale un maggior spreco di lanci che alla fine ha causato la sua uscita prematura dalla partita con un no decision e l’ingresso del bullpen che ha poi perso la gara. Syndergaard ha lanciato sette riprese complete, per un totale di 108 lanci, mentre Bumgarner ha raggiunto quota 108 solo contro il lead off del nono inning, Cespedes.
Partita chiusa, com’era facile immaginare con due mostri sacri sul mound, che il bullpen dei Mets ha avuto il grave demerito di non tenere in rotta. I Giants sono andati vicini a rompere l’equilibrio già nell’ottavo, quando Reed, subentrato a Thor nell’ottavo, ha concesso un singolo al lead off Gillaspie e una base ball (con un paio di chiamate molto dubbie a suo sfavore, va detto) a Belt. Con due out e uomini in prima e seconda, ci ha messo del suo anche Rivera, il catcher, con una passed ball da principiante che ha fatto avanzare gratuitamente i corridori sulle basi. A quel punto è stata molto fredda la panchina dei Mets, che ha scelto di dare la base intenzionale a Posey e di giocarsela contro Pence a basi cariche. K su Pence e boato di sollievo del Citi Field, ma lì i Giants hanno capito che ora potevano giocarsela.
Nell’ottavo basso Bumgarner è anche fortunato, quando con due out e Kelly in seconda chiude l’inning ritrovandosi nel guanto una linea di Cabrera che altrimenti avrebbe certamente battuto il punto a casa. Nel nono inning i Mets si affidano al loro closer, Jeurys Familia, che viene però letteralmente sbranato dall’attacco di San Francisco: concede subito un doppio in apertura a Crawford, poi una base ball a Pagan e infine l’home run da tre punti di Gillaspie, che spacca la partita e zittisce lo stadio. Nell’ultimo attacco Bumgarner non concede nulla di più che altri tre facili flyout ai Mets; i Giants vincono 3-0 e si qualificano per una serie contro i Chicago Cubs che è già stata definita come la regina del Divisional Round.
Nell’altra wild card, quella tra Toronto Blue Jays e Baltimore Orioles, sono invece serviti undici inning per scegliere la prossima avversaria dei Texas Rangers. Undici inning in cui Toronto ha complessivamente meritato di più, sia in difesa (giocate spettacolari di Pillar e Donaldson) sia in attacco, battendo nove valide contro quattro e superando anche il nervosismo generato da alcune chiamate dubbie dell’arbitro di casa base, Cederstrom, la cui zona di strike si estendeva a tratti ben oltre il lecito. Apre le danze Bautista nel secondo inning con un solo homer, ma nel quarto gli Orioles passano a condurre: Pillar fa un mezzo miracolo fermando Jones in seconda, ma tutto viene vanificato dall’home run di Trumbo, che porta Baltimore avanti 2-1. Nel quinto pareggia Carrera, e da lì bisogna attendere l’undicesima ripresa per vedere altre segnature, quando sul monte per gli Orioles sale Jimenez, che concede tre battute in fila: subito un singolo a Travis, poi un altro a Donaldson e infine l’homer da tre punti di Edwin Encarnacion che promuove Toronto nel delirio generale.
Toronto torna in campo già stasera per gara 1 contro i Texas Rangers, rematch della serie dello scorso anno, vinta dai Jays con il celebre fuoricampo di Bautista seguito da un ironico lancio della mazza davanti al dugout dei texani. C’è della ruggine tra le due squadre, e probabilmente vincerà chi saprà trasformarla meglio in agonismo positivo, senza lasciarsi andare a sciocchezze o provocazioni. Lanciatori partenti Hamels per i Rangers ed Estrada per Toronto.
Inizia stanotte anche l’altra serie dell’American League, quella tra Boston e Cleveland, con i Red Sox che schierano giustamente subito la stella Rick Porcello (22 vinte e solo 4 perse quest’anno). Gli Indians avranno il vantaggio del campo nella serie, ma Boston farà di tutto e di più per regalare a David Ortiz un’ultima, grande cavalcata verso le World Series.