A tre gare dal termine del campionato, Lewis Hamilton vince il Gran Premio degli Stati Uniti, disputatosi sul circuito delle Americhe ad Austin (Texas), accorciando le distanze sul rivale Rosberg (2° alla bandiera a scacchi) ed alimentando le speranze di rimonta per il titolo mondiale. La Ferrari? Cercasi emozioni positive.
Riepiloghiamo quanto accaduto nel weekend.
Nelle prove libere, oltre alla solita supremazia delle due Mercedes, da segnalare nella sessione del venerdì, l’apparizione dell’Halo (protezione frontale per i piloti in fase di sperimentazione) montato sulla Manor di Ocon, Williams di Bottas e Force India di Hulkenberg.
In qualifica, prima fila ancora una volta monopolizzata dalla Mercedes con Hamilton che fa segnare la pole position affiancato da Rosberg.
Alle spalle, in seconda fila si posizionano le RedBull di Ricciardo e Verstappen; terza fila per le Ferrari di Raikkonen e Vettel.
In gara ottimo lo start di Hamilton che mantiene la prima posizione mentre Rosberg viene subito superato da Ricciardo, Raikkonen guadagna una posizione su Verstappen e dietro Vettel purtroppo, rimane in sesta posizione.
Dopo il primo pit stop, Verstappen supera Raikkonen mentre Hamilton cambia la strategia (gomme soft) rispetto a Rosberg (medium); Vettel dopo aver provato ad allungare lo “stint” nel tentativo di recuperare posizioni, rientra comunque in sesta posizione.
Verstappen è minaccioso dietro Rosberg ma non riesce ad avvicinarsi per tentare il sorpasso.
Al secondo pit stop, Raikkonen monta le supersoft per tentare l’undercut ai danni di Verstappen che si realizza, anche per il clamoroso errore del giovane pilota olandese che, comunicando in ritardo il suo ingresso ai box, non trova i propri meccanici pronti, perdendo al rientro in pista la posizione anche su Vettel.
Poco dopo, ritiro definitivo per Verstappen (problemi alla power unit).
Doppia sosta con gomme medie per entrambe le Mercedes: Rosberg grazie al regime di virtual safety car, guadagna la seconda posizione ai danni di Ricciardo.
Amaro ritiro per Raikkonen: durante il terzo e ultimo pit stop, i meccanici non avvitano correttamente la gomma posteriore destra!
Bella la lotta all’ultimo sangue per la quinta posizione tra Alonso e Sainz, la cui Toro Rosso è motorizzata da power unit Ferrari dell’anno scorso, che premia lo spagnolo della Mclaren.
Vince Hamilton sul podio con Rosberg e Ricciardo.
A seguire si classificano nella zona punti Vettel, Alonso, Sainz, Massa, Perez, Button e Grosjean.
Nella classifica piloti, Hamilton accorcia lo svantaggio su Rosberg a -26 punti mentre, in quella costruttori,
oltre al mondiale già conquistato matematicamente dalla Mercedes nel precedente Gran Premio, la RedBull consolida il secondo posto sulla Ferrari a + 53 punti.
Tra una settimana il prossimo appuntamento, per il Gran Premio del Messico nell’autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico.