Non era troppo difficile da prevedere che una squadra del talento e del nerbo di Chicago reagisse subito e con forza alla sonora sconfitta rimediata in gara 1. Se poi aggiungiamo la splendida prova di Jake Arrieta sul mound (6 k e un solo punto concesso in 5.2 riprese) e il ritorno prepotente di Schwarber (2 su 4 in battuta con 2 punti battuti a casa), ecco spiegato il 5-1 con cui i Cubs si sono aggiudicati nettamente gara 2.
Il risultato è perfino bugiardo rispetto al dominio visto in campo, prova ne siano i 13 uomini lasciati in base dai Cubs, a cui è mancato solo il fuoricampo per schiantare definitivamente la partita. Sul mound benissimo Arrieta, come detto, mentre decisamente peggio ha fatto il partente di Cleveland, Bauer, messo alle corde fin dal primo inning dalla parte centrale del lineup dei Cubs, con Bryant, Rizzo, Zobrist e Schwarber sugli scudi. Francona, vista persa la partita, ha anche risparmiato gli uomini migliori del suo bullpen, che avevano lavorato in gara 1, per averli freschi in gara 3, in programma stanotte a Chicago con partenti Tomlin per gli ospiti ed Hendricks per i padroni di casa.
Fin qui la cronaca, ma ci preme sottolineare alcune riflessioni strategiche generali emerse dalle due gare già viste.
1- Cleveland avrebbe la sua migliore chance di titolo se arrivasse a gara 7. Non certo perché la giocherebbe in casa, ma perché avrebbe Kluber come partente. Come avevamo scritto nei 10 temi preliminari a queste World Series, Kluber è il miglior asso nel mazzo degli Indians, e gara 1 non ha fatto che confermarlo. Ma Kluber tornerà a lanciare solo domani, in gara 4, ed eventualmente alla settima. Va da sé, che è assolutamente vitale per gli Indians vincere una delle partite senza Kluber, e tolte le due partite di Bauer (contro Arrieta c’è poco da fare), le uniche indiziate restano quelle di Hendricks, quindi gara 3 e l’eventuale (ma probabile) gara 6. Non che Hendricks sia un cliente facile, ma dovrebbe essere meno intoccabile dell’Arrieta visto ieri, e Tomlin è sembrato essere un po’ più tonico dell’ultimo Bauer. Tutto questo, naturalmente, a patto che Kluber vinca gara 4. Insomma, quello di stanotte potrebbe essere un crocevia fondamentale, anche se è solo il terzo match, per i destini di questo titolo.
2- Schwarber è tornato alla grande, segnando gara 2 in modo indelebile, ma ora, con lo spostamento della serie a Chicago e la conseguente eliminazione del battitore designato (si gioca con le regole della National League), per Maddon si crea un problema. I medici, infatti, non hanno dato l’ok all’utilizzo di Schwarber anche in difesa, a causa del ginocchio operato ancora debole, quindi i Cubs saranno costretti a relegarlo in panchina, pronti ad utilizzarlo come pinch hitter ma con un’ovvia perdita complessiva di efficacia. Una vera disdetta per Chicago, che in condizioni normali avrebbe avuto in Schwarber il sostituto ideale per Fowler, alle prese con una prolungata crisi di rendimento nel box.