Formula 1 2016: GP di Abu Dhabi

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rosberg_bahrainÈ Nico Rosberg il campione del mondo 2016.
Questo è il verdetto dopo l’ultima bandiera a scacchi del mondiale sventolata nell’avveniristico Gran Premio di Abu Dhabi dove, per la cronaca, la vittoria è andata ad Hamilton cui non sono bastate quattro vittorie consecutive nelle ultime gare.
Per il tedesco è un successo meritato, costruito con una costanza di rendimento che lo ha visto sempre a punti durante tutte le gare del campionato, tranne l’incidente nel Gran Premio di Spagna proprio con Hamilton.

Ripercorriamo quanto accaduto durante il week end.
Nelle prove libere, le Mercedes fanno l’andatura nelle prime due sessioni, mentre nella terza il miglior crono è di Vettel. Proprio il ferrarista, alla fine della seconda sessione, parcheggia la monoposto a bordo pista a causa dell’ennesimo problema al cambio la cui sostituzione non comporta penalità in griglia di partenza essendo un componente già utilizzato.
Problemi anche in casa Toro Rosso: nelle prime due sessioni, altrettante forature alla gomma posteriore sinistra nella monoposto di Kyvat.

In qualifica, la pole position è di un irraggiungibile Hamilton affiancato da Rosberg, seconda fila per Ricciardo e Raikkonen, seguiti in terza fila da Vettel e Verstappen.
Quarta fila per le Force India di Hulkenberg e Perez, mentre concludono la top ten Alonso e Massa.

Partenza tranquilla senza prendere rischi per entrambe le Mercedes, mentre dietro Raikkonen sopravanza Ricciardo e Verstappen finisce in testa-coda senza alcuna conseguenza.
Pochi sorpassi nei primi giri, tranne nella battaglia per la zona punti tra Massa e Bottas (poi ritiratosi); cambio gomme leggermente lunghi prima per Hamilton e Rosberg, causa il sopraggiungere nella corsia box delle Ferrari.
Al rientro in pista, dietro Hamilton c’è Verstappen (stint più lungo), che tiene Rosberg al terzo posto.
Al giro n°19 Ricciardo prova vanamente a superare Raikkonen e in quello dopo, Rosberg di forza supera Verstappen (primo pit stop qualche giro dopo) tornando in seconda posizione.
A metà gara, Ricciardo supera Raikkonen, l’undercut dopo la successiva sosta e nella seconda parte, al comando si posiziona Vettel che allunga la percorrenza delle gomme ed effettua il pit-stop al giro n°38 rientrando in sesta posizione, con una strategia d’attacco negli ultimi giri.
Hamilton, tiene dietro Rosberg con tempi non velocissimi tentando di far avvicinare le RedBull, ma il tedesco mantiene la calma mantenendosi a giusta distanza, la disperata strategia maliziosa è chiara quando proprio il team-radio Mercedes, comunica al britannico di andare più forte, sapendo che dietro Vettel è velocissimo.
Infatti negli ultimi giri, il tedesco è terzo dopo aver superato sia Ricciardo (giro n°46) che Verstappen (giro n°51), tallona le due Mercedes e la “strategia” di Hamilton, porta i primi quattro piloti raccolti in un fazzoletto di pochi secondi, nella speranza che qualcuno attacchi la posizione di Rosberg.
Nonostante il batticuore non succede più nulla.
Vince Hamilton che condivide il podio con Rosberg e Vettel.
A punti Verstappen, Ricciardo, Raikkonen, Hulkenberg, Perez, Massa e Alonso.

In classifica Rosberg mantiene 5 punti sul compagno di squadra e rivale in campionato Hamilton; il resto è ormai storia.

Il finale di commento è dedicato a due ritiri eccellenti, quelli di Jenson Button (purtroppo ritiratosi al giro n°13 per un cedimento meccanico) e Felipe Massa.
Il primo vinse il mondiale 2009 con la Brawn mentre l’ex ferrarista (139 GP in rosso) è stato l’ultimo compagno di squadra dell’epoca Schumacher.
Pilota talentuoso e umile, che ha toccato con un dito il Mondiale 2008, sfumato all’ultimo curva a favore di Hamilton, in quell’incredibile Gran Premio del Brasile anche se l’anno dopo, quando venne colpito incolpevolmente alla testa da una molla staccatasi dalla Brawn di Barrichello, il destino gli ha sorriso.
Appuntamento a breve, con le pagelle di fine anno.

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Andrea La Rosa

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