Serie A Player of the Week 13: Ivan Perisic

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Grazie alla doppietta in casa dell’Udinese, Ivan Perisic è il primo player of the week del 2017. Il centrocampista dell’Inter ha inaugurato l’anno con una prestazione eccellente, soprattutto in fase offensiva, che ha consentito alla squadra di raggiungere la quarta vittoria consecutiva e di agguantare tre punti contro una compagine che nell’ultimo mese viaggiava a ritmi scudetto. Nato a Spalato nel 1989, Perisic è uno dei pochi sempre positivi nell’Inter di questa stagione: con ben cinquantaquattro presenze in nazionale, un campionato tedesco vinto con il Borussia Dortmund ed una Supercoppa di Germania con il Wolfsburg, vanta un palmares di tutto rispetto. E chi lo vede giocare dal vivo non può negare le sue enormi doti tecniche, alle quali si affianca una corsa da fondista. Quando, come ad Udine, a queste aggiunge voglia di vincere e affiatamento con i compagni (soprattutto Icardi) diventa una freccia letale nella faretra di Stefano Pioli.

Nella storia del nostro campionato c’è sempre stata una sorpresa al ritorno dalle vacanze natalizie. Spesso al montepremi della Lotteria Italia si aggiungeva quello del Totocalcio, con almeno un risultato inaspettato che scompaginava i piani di tutti i sistemisti e faceva la fortuna dei giocatori più arditi. Il 2017 ha invece rotto questa tradizione, anche se le vittorie delle grandi sono arrivate dopo gare vissute sul filo dell’equilibrio. Eccezion fatta per la schiacciasassi Juventus, tutte le dirette inseguitrici hanno dovuto faticare parecchio per cominciare il nuovo anno col piede giusto: la Roma con un autogol in casa del Genoa, il Napoli, il Milan e la Lazio, tutte in casa, hanno risolto le proprie gare in zona Cesarini, rischiando grosso.

Non ha fatto eccezione l’Inter, che però aveva il compito più difficile: battere l’Udinese di Del Neri alla Dacia Arena. I postumi delle cene festive e soprattutto del lavoro atletico svolto durante la sosta hanno condizionato anche la prestazione dei nerazzurri. Trovato il vantaggio dopo soli diciassette minuti, i padroni di casa hanno comandato la gara per tutto il primo tempo, andando vicino al raddoppio in almeno tre occasioni. Fermi sulle gambe, gli uomini di Pioli non hanno giocato un primo tempo sufficiente, eppure grazie ai campioni di cui dispone è riuscita a trovare il pareggio ad un minuto dalla pausa: il sempre propositivo Icardi lavora un ottimo pallone nel lato sinistro dell’area di rigore e lo offre a Perisic, che con grande precisione infila il distratto Karnezis sul primo palo, riportando l’Inter in parità. Al primo tiro in porta, il croato trova così il gol, grazie alla sua bravura di inserimento ed al suo elegante sinistro.

Nella ripresa, l’Inter si sveglia dal torpore e grazie ad una spinta offensiva più intensa riesce ad affacciarsi maggiormente dalle parti del portiere avversario. Proprio Perisic è presente in tutte le azioni d’attacco, rientrando meno come fatto nel primo tempo ed affiancando di più Icardi, diventando così di fatto una seconda punta e portando più presenza in area, specie sui cross del sempre preciso Candreva. Complici l’ingresso del pimpante Joao Mario e un appannamento fisiologico degli avversari, la squadra prende sempre più possesso del campo e riesce ad avanzare il proprio baricentro costantemente nella metà campo friulana. Questo consente a Perisic di esprimere tutte le sue doti tecniche e atletiche: al 70’ si guadagna una punizione dal limite che batte lui stesso, sfiorando il palo alla destra del portiere praticamente immobile.

Con il passare del tempo il croato non frena la sua spinta, anzi, sembra avere molta più birra in corpo dei compagni e degli avversari: sul cross in area di Joao Mario a tre minuti dal novantesimo, è lui ad anticipare di netto Fofana sul secondo palo (foto) e ad indirizzare di testa la palla in rete, facendo sprofondare il morale di tutti i tifosi friulani. Stacco imperioso e preciso allo stesso tempo, che arriva dopo una partita fatta di tanta corsa e molti buoni spunti e che soprattutto regala altri tre punti all’Inter fondamentali per la corsa verso l’Europa che conta. La sostituzione finale con Andreolli gli regala il meritato applauso del pubblico al termine di una gara concreta e grintosa, in cui ha svolto praticamente tutti i ruoli, eccezion fatta per il portiere, dimostrando di essere un giocatore dalle caratteristiche fenomenali: corsa inesauribile e prolificità offensiva. Cosa si può chiedere di più?

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Luigi Rivolta

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