Torna il grand circus impegnato nel Gran Premio del Bahrein, seconda tappa del mondiale 2018.
L’anno scorso, dopo la prima pole in carriera di Bottas ed una gara che si preannunciava a favore della Mercedes, vinse a sorpresa Vettel, addirittura con buon margine sui rivali.
Per le statistiche, dal 2004 ad oggi tre vittorie a testa per Vettel ed Alonso, cinque vittorie per la Ferrari e tre per la Mercedes.
Sicuramente suggestivo lo scenario nel circuito di Manama, per la caratteristica di correre sotto i riflettori artificiali installati negli ultimi anni in prossimità della pista, motivo per cui le sessioni di prove che si svolgeranno sotto il sole saranno poco indicative in virtù della notevole differenza di temperatura dell’asfalto.
Sarà sempre battaglia tra Ferrari e Mercedes: la prima arriva da un risultato entusiasmante mentre i tedeschi mostreranno una reazione d’orgoglio anche in virtù di una monoposto ancora superiore.
La RedBull continuerà il leitmotiv da terzo incomodo.
Anche nel resto del gruppo ci sono dei spunti interessanti.
Innanzitutto l’obiettivo della McLaren sarà certamente quello di avvicinarsi alla RedBull.
Occhi puntati sulle Haas, la cui stretta collaborazione con la Ferrari ha fatto storcere il naso agli avversari, sia per la somiglianza con la monoposto rossa dello scorso anno che per il balzo in avanti nelle prestazioni dimostrato a Melbourne, dove, ricordiamolo, due errori ai pit-stop hanno fatto naufragare i sogni di un piazzamento ai piedi del podio di entrambe le vetture.
La Force India (due volte quarta tra i costruttori negli ultimi mondiali) è chiamata a riscattare l’opaco esordio, così come la Williams.
Sarà curioso capire i passi in avanti della Renault, oltre a constatare se la Toro Rosso in partnership con Honda riuscirà ad ottenere i primi punti e soprattutto l’Alfa Romeo Sauber, che sembra aver lasciato il ruolo di ultima del gruppo.
Semaforo verde domenica 8 aprile alle 17.10.