Se non per una questione solo aritmetica, il titolo è ormai di Hamilton che vince il Gran Premio del Giappone seguito da Bottas a completare la festa Mercedes.
Tramontano nel Sol Levante le speranze di rimonta della Ferrari che oltre ad alzare bandiera bianca nella lotta per il titolo piloti, potenzialmente perde anche la possibilità di competere in quello costruttori che nell’andamento del campionato avrebbe potuto equilibrare le forze in pista.
Un week-end iniziato male e finito peggio.
Innegabile la forza della Mercedes, ma c’è il marchio di una qualifica horror delle Ferrari, in pista ad inizio Q3 con l’azzardo di gomme intermedie a differenza degli altri che montavano gomme slick con pista leggermente umida.
Poi nel frangente del successivo giro lanciato con le gomme d’asciutto è arrivata la pioggia, troppo tardi anche per tentare di far fastidio ad Hamilton autore della pole seguito dal fedelissimo Bottas.
Ad inizio gara non avendo nulla da perdere, Vettel ha messo il coltello tra i denti ma tentando il sorpasso su Verstappen (terzo al traguardo) si è girato ripartendo dal fondo e terminando in sesta posizione.
Solo quinto Raikkonen (ad oltre 50″ da Hamilton) con una monoposto danneggiata dopo il contatto all’inizio con Verstappen, per questo penalizzato di 5″.
La RedBull conclude non solo dietro alle “Frecce d’Argento” ma soprattutto davanti alle Rosse.
Il pilota del giorno è Ricciardo, autore di una splendida rimonta fino ai piedi del podio, nonostante i problemi tecnici in qualifica.
A proposito di team, la Renault (10° Sainz) resiste alle velleità di quarto posto della Haas (8° Grosejan).
La Racing Point Force India conclude con entrambi i piloti in zona punti (7° Perez – 9°Ocon), avvicinandosi sempre più alla McLaren che continua a vivere un finale di campionato da dimenticare (14°Alonso – 15°Vandoorne).
Ad accentuare la situazione, di contro, le prestazioni delle Toro-Rosso (comunque fuori dalla zona punti) qualificatesi al sabato in top-ten, a dimostrazione dei passi in avanti della Honda alla cui power-unit, negli scorsi anni si addebitava la mancanza di performance del team inglese, che rimane avvolto dall’entusiasmo nostalgico attorno ad Alonso, oramai alle ultime gare prima dell’annunciato ritiro.
Nessun punto per l’Alfa Romeo Sauber (Leclerc ritirato), mentre le Williams concludono mestamente agli ultimi due posti.
Prossimo appuntamento il 21 ottobre ad Austin, per il Gran Premio degli Stati Uniti.
CLASSIFICA PILOTI
1. L. Hamilton (Mercedes) 331pt
2. S. Vettel (Ferrari) 264pt
3. V. Bottas (Mercedes) 207pt
4. K. Raikkonen (Ferrari) 196pt
5. M. Verstappen (RedBull) 173pt
6. D. Ricciardo (RedBull) 146pt
7. S. Perez (Racing Point Force India) 53pt
8. K. Magnussen (Haas) 53pt
9. N. Hulkenberg (Renault) 53pt
10. F. Alonso (Mclaren) 50pt
11. E. Ocon (Racing Point Force India) 49pt
12. C. Sainz (Renault) 39p
13. R. Grosjean (Haas) 31pt
14. P. Gasly (Toro Rosso) 28pt
15. C. Leclerc (AlfaRomeo Sauber) 21pt
16. S. Vandoorne (Mclaren) 8pt
17. L. Stroll (Williams) 6pt
18. M. Ericsson (AlfaRomeo Sauber) 6pt
19. B. Hartley (Toro Rosso) 2pt
20. S. Sirotkin (Williams) 1pt
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1. Mercedes 538pt
2. Ferrari 460pt
3. RedBull 319pt
4. Renault 92pt
5. Haas 84pt
6. Mclaren 58pt
7. Racing Point Force India 43pt
8. Toro Rosso 30pt
9. Alfa Romeo Sauber 27pt
10. Williams 7pt