In Messico vince Verstappen, seguito da Vettel e Raikkonen.
Concludono in zona punti: Hamilton, Bottas, Hulkenberg, Leclerc, Vandoorne, Ericsson, Gasly.
Torna alla vittoria la RedBull (in prima fila come non accadeva dal 2013) con Verstappen, festa a metà per il ritiro di Ricciardo a pochi giri dal termine, ancora una volta per un problema tecnico.
La gara di Vettel (partito 4°) è perfetta, di rabbia e pronto a scacciare le critiche che inevitabilmente hanno segnato il campionato.
La Ferrari è competitiva a tal punto da ritardare la prima sosta e, con gomma fresca, il tedesco nel corso della gara supera prima Ricciardo e dopo Hamilton, poi come un martello recupera su Verstappen.
Questo risultato in concomitanza della peggior gara dell’anno per la Mercedes, sia per il ritmo che per la fatica nella gestione delle gomme, tiene aperto l’interesse per il titolo costruttori che a due gare dal termine, rimane a favore delle Frecce d’Argento.
Alla Renault, il risultato di Hulkenberg certifica il quarto posto tra i costruttori sulla Haas (nelle retrovie), ritorna a punti la McLaren (miglior risultato in carriera per Vandoorne), che respinge gli attacchi della Racing Point Force India.
Il doppio traguardo in top-ten dell’Alfa Romeo Sauber, riduce il distacco dalla Toro Rosso.
Fuori dalla top-ten anche la Williams.
Lewis Hamilton è quindi campione del mondo, un successo che da tempo era una questione di aritmetica, sicuramente meritato per alcuni fattori, come il saper massimizzare i risultati anche con l’aiuto del team, capace di approntare delle scelte difficili ma determinanti, come il gioco di squadra con Bottas, importante in alcune circostanze.
In parallelo, alcuni errori in rosso che ne hanno oggettivamente spianato la strada.
Dal punto di vista tecnico, sarà oggetto di approfondimento la recente discussione inerente ai cerchioni forati della Mercedes.
Per il britannico (33 anni) è il quinto titolo in carriera, raggiungendo Juan Manuel Fangio nella classifica di tutti i tempi.
I numeri parlano chiaro, siamo davanti ad un pilota che ha scritto, e continuerà a farlo, la storia di questo sport; ora nel mirino c’è il record di Michael Schumacher (sette campionati vinti).
Prossimo appuntamento l’11 novembre ad Interlagos per il Gran Premio del Brasile, penultima prova del mondiale.
CLASSIFICA PILOTI
1. L. Hamilton (Mercedes) 358pt
2. S. Vettel (Ferrari) 294pt
3. K. Raikkonen (Ferrari) 236pt
4. V. Bottas (Mercedes) 227pt
5. M. Verstappen (RedBull) 216pt
6. D. Ricciardo (RedBull) 146pt
7. N. Hulkenberg (Renault) 69pt
8. S. Perez (Racing Point Force India) 57pt
9. K. Magnussen (Haas) 53pt
10. F. Alonso (Mclaren) 50pt
11. E. Ocon (Racing Point Force India) 49pt
12. C. Sainz (Renault) 45p
13. R. Grosjean (Haas) 31pt
14. P. Gasly (Toro Rosso) 29pt
15. C. Leclerc (AlfaRomeo Sauber) 27pt
16. S. Vandoorne (Mclaren) 12pt
17. M. Ericsson (AlfaRomeo Sauber) 9pt
18. L. Stroll (Williams) 6pt
19. B. Hartley (Toro Rosso) 4pt
20. S. Sirotkin (Williams) 1pt
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1. Mercedes 585pt
2. Ferrari 530pt
3. RedBull 362pt
4. Renault 114pt
5. Haas 84pt
6. Mclaren 62pt
7. Racing Point Force India 47pt
8. Toro Rosso 36pt
9. Alfa Romeo Sauber 33pt
10. Williams 7pt