Luck smette a 29 anni; è la vittoria del dolore

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Andrew Luck, quarterback degli Indianapolis Colts, ha annunciato oggi a sorpresa il proprio ritiro dal football NFL. Una perdita enorme per la sua squadra, a 10 giorni dal kickoff, e un’assenza di peso per tutto il campionato: al netto degli infortuni che ne hanno funestato la carriera, Luck è stato uno dei migliori qb dell’ultimo decennio.

Quando gli antichi romani coniarono la locuzione “nomen omen”, cioè “il nome è un presagio”, evidentemente non avevano pensato alla vicenda umana e sportiva di Andrew Luck da Washington D.C., quarterback dal talento cristallino la cui carriera è stata continuamente funestata da infortuni. E dopo l’ennesimo stop, prima al polpaccio poi alla caviglia, Andrew Luck oggi ha deciso di dire basta con il football, a soli 29 anni e con una squadra molto competitiva che gli era stata costruita intorno durante la offseason. Come lui stesso ha scritto nel post del ritiro, negli ultimi quattro anni la sua vita è stata un continuo susseguirsi di “infortuni, dolore, riabilitazione, infortuni, dolore, riabilitazione”, fino a fargli perdere il piacere del gioco. Non un crollo fisico quindi, visto che gli ultimi infortuni non sembravano essere gravissimi, ma soprattutto mentale, un logoramento che ha infine prodotto questa dolorosa decisione. Dolorosa certamente per lui ma forse ancor di più per i suoi Colts, che a dieci giorni dal via del campionato si ritrovano con un’auto da Formula 1 affidata a un pilota da Kart, il modesto Jacoby Brissett; forse per questo, alcuni dei tifosi di Indy non hanno preso bene

la notizia. D’altra parte, Luck sa benissimo a cosa va incontro dal punto di vista economico, ma di fronte a un cedimento mentale di questa portata ha fatto bene a smettere e a non preoccuparsi di tutto il resto. I numeri con cui Luck saluta la NFL sono davvero di primissimo livello: proveniente da Stanford e due volte secondo all’Heishman Trophy, dal 2012 al 2018 Luck gioca 86 partite (tutte con i Colts), vincendone 53. Duemila passaggi completati su 3.290 tentativi (60,8%) per 23.671 yard, 171 touchdown e 83 intercetti (2,5%), una media di yard guadagnate a partita di 275,2 e un qb rating carriera di 89,5. Notevoli, per il suo ruolo, anche i numeri ottenuti con le corse, con 1.590 yard percorse in 332 portate, con ulteriori 14 td. Luck è stato protagonista di 16 successi in rimonta, ha vinto 20 partite segnando all’ultimo drive e ha giocato 8 gare di postseason. Gli infortuni, il più grave dei quali alla spalla di lancio, gli hanno fatto saltare metà stagione 2015, finale e playoff della 2016, e l’intera stagione 2017. A livello individuale, è stato convocato quattro volte al Pro Bowl (2012-13-14 e 2018), nel 2014 è stato il leader di tutta la NFL per td segnati (40) e nel 2018 ha vinto il premio di Comeback Player of the Year.

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Gianluca Puzzo

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