Al via la nuova NHL, cosa c’è di nuovo?

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Minnesota-Wild_postCon i playoff MLB ormai alle porte e il campionato NFL già nel vivo, la nuova stagione dell’hockey su ghiaccio, tornata nuovamente alle sue 82 partite canoniche, parte oggi un po’ a fari spenti, anche perché la off season non ha regalato colpi sensazionali in grado di spostare sensibilmente gli equilibri al vertice. Proviamo comunque ad analizzare le principali contendenti per il titolo 2014.

I Chicago Blackhawks, detentori della Stanley Cup, hanno cambiato pochissimo, rilasciando il secondo portiere Ray Emery e sostituendolo con il veterano più veterano che ci sia, Nikolai Khabibulin, 40 anni, in NHL dal 1994, già a Chicago dal 2004 al 2009. I loro principali rivali, i Boston Bruins, devono invece fare i conti con l’inserimento di alcune facce nuove, avendo rimescolato l’intero reparto di ali destre: salutati Horton, Seguin e Jagr, sono arrivati Iginla, Eriksson e Smith. In apparenza i Bruins sembrano essere usciti più forti da questo scambio, ma al ghiaccio l’ultima parola. Se sarà confermata la prima impressione, Boston diventerà la squadra da battere, secondo me, più ancora di Chicago.

Si guarda con curiosità anche ai Detroit Red Wings, che dopo aver trascinato i futuri campioni a gara 7 hanno deciso di ringiovanire decisamente la difesa: De Keyser, Smith, Kindl e Quincey sapranno tenere la distanza quando la fatica inizierà a farsi sentire? Dubbi arretrati anche per i Pittsburgh Penguins, che hanno deciso di affidare la porta ancora una volta a Fleury, malgrado provenga da due stagioni deludenti. Se il portiere torna ai livelli del 2009, una squadra che possiede il talento offensivo di Crosby e Malkin (e che ha acquistato un grande difensore come Rob Scuderi) può ambire al titolo. Proprio l’assenza di Scuderi è invece l’interrogativo che assedia i Los Angeles Kings: forti in attacco, con un portiere straordinario come Quick e senza più il peso del titolo 2012 da difendere, sapranno tenere stagna la difesa anche senza il loro caposaldo delle ultime due stagioni?

Fin qui sono andato sulle squadre pressoché sicure protagoniste, ma sapete bene come ogni stagione abbia i suoi outsider, le molecole impazzite che sparigliano tutto. Azzardo tre nomi: Minnesota Wild, Phoenix Coyotes e Toronto Maple Leafs. Gli Wild hanno rinforzato una squadra già da playoff con tre acquisti di sostanza, le ali Cooke e Niederreiter e il difensore Ballard; Phoenix ha messo a segno il miglior colpo di mercato dell’anno, strappando lo straripante Mike Ribeiro (49 punti in 48 gare lo scorso anno) ai Capitals. A Toronto, infine, non hanno ancora digerito l’eliminazione subita in gara 7 da Boston e hanno fatto le cose in grande per evitare amarissimi déjà-vu: David Clarkson, prolifica ed esperta ala destra, è stato preso a suon di milioni (37 in 7 anni) dalla lista dei free agent, e gli sono stati affiancati Jonathan Bernier (secondo miglior portiere lo scorso anno) e Dave Bolland, autore della rete decisiva che ha dato la Stanley Cup a Chicago. Dimenticati gli scioperi e le polemiche, la NHL è pronta a ripartire per una nuova, appassionante stagione.

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Gianluca Puzzo

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