Effetto domino nei sedili della Formula 1? Si guarda già al 2025 nonostante non siano ancora stati accesi i motori del 2024; tutti vogliono anticipare i tempi, ma in Mercedes il pilota potrebbe essere in casa e soprattutto italiano. Tanti altri argomenti, come le novità introdotte dalla Commissione F1 e una notizia interna che potrebbe destabilizzare la Red Bull.

La notizia del trasferimento di Hamilton dalla Mercedes alla Ferrari nella stagione 2025 ha provocato un scossone nello scacchiere della F1, un avvenimento che ha lasciato in secondo piano notizie che, in altre annate, avrebbero occupato i primi titoli di un febbraio già ricco di eventi, come l’attesa delle presentazioni delle monoposto 2024 ed i conseguenti test prima del Gran Premio inaugurale.
A questo aggiungiamo anche l’esclusione (al momento) di quello che sarebbe dovuto essere l’undicesimo team, infatti la Formula 1 ha risposto negativamente alla richiesta di Andretti, nonostante la scuderia americana avesse ottenuto il via libera dalla FIA.
Incredibile la dinamica, secondo cui la stessa Formula 1 avrebbe contatto il team Andretti lo scorso 12 dicembre invitando i vertici del team per consentire la presentazione della candidatura, richiesta non accettata e giustificata dal sospetto che quella mail fosse finita in spam.
Dicevamo del trasferimento Hamilton-Ferrari che conseguentemente ha già scatenato un effetto domino per il 2025, nonostante ancora non sia ancora iniziata la stagione 2024.
Operazione che potrebbe allargare il campo molto più di quanto immaginato, infatti si fanno insistenti i rumors che l’inglese voglia circondarsi delle figure più fidate, tra l’altro con un ruolo chiave dei successi, tuttavia sembra abbastanza difficile convincere tali uomini Mercedes a trasferirsi in blocco a Maranello. Sulla scia di Schumacher, ad esempio, che dalla Benetton alla Ferrari convinse Ross Brawn a sposare il progetto in rosso; va tuttavia considerato il fattore che prima di un impiego a tempo pieno, va osservato il periodo di gardening nel trasferimento da un team all’altro.
Un 2024 quindi nemmeno iniziato, che rischia di passare come stagione di transito.
Alexander Albon, pezzo pregiato del mercato dopo l’ottima precedente stagione in Williams, avrebbe ricevuto l’offerta triennale per tornare all’ovile Red Bull; ricordiamo le prestazioni non all’altezza dell’attuale seconda pilota Perez, oltre alla necessità di avere un pilota ambito da altre scuderie, chiaramente secondo di Verstappen.
Un ritorno in stile Ricciardo?
Il thailandese tornerebbe nell’orbita dove è cresciuto, avendo rischiato anni addietro di uscire completamente dai radar del Gran Circus?
Durante la recente presentazione della Williams, proprio il team principal James Wowles ha voluto chiarire definitivamente la situazione: “Ci sono state tante voci e di solito non mi soffermo a dare smentite, ma in questo caso sottolineo che Alexander Albon ha firmato con la Williams fino al 2025”.
La situazione più delicata è in casa Mercedes, costretta a dare la fascia di capitano a Russell e, per la prima volta, di privarsi di un pilota titolato, uomo immagine con capacità soprattutto di sviluppo della monoposto.
Per Toto Wolff la situazione rappresenta quasi un dejà-vu di Rosberg, che a fine 2016 prese l’inaspettata decisione di ritirarsi fresco di titolo: “Credo che qualche settimana fa siano stati firmati alcuni contratti che avremmo potuto valutare e che avrebbero potuto essere interessanti, ma la tempistica ci ha un po’ penalizzato, in un certo senso mi piacciono sempre i cambiamenti, perché ti offrono delle opportunità allo stesso modo in cui abbiamo accolto la situazione di Nico, che da un momento all’altro è stata altrettanto inaspettata. Non vedo l’ora di prendere le decisioni giuste per la squadra insieme ai miei colleghi su chi siederà al volante il prossimo anno. E forse è l’occasione per fare qualcosa di coraggioso”.
Se il trasferimento di Hamilton alla Ferrari è stato paragonato a quello di Ronaldo alla Juventus,
l’aspetto coraggioso di cui parla il manager della Mercedes, ha un preciso identikit ma soprattutto porta la bandiera tricolore; allarghiamo il campo come se fosse il Sinner della Formula 1, si chiama Andrea Kimi Antonelli.
Il bolognese, classe 2006 farà il debutto proprio in questa stagione in Formula 2, ed in caso di risultati positivi potrebbe affiancare proprio Russell nella 2025, un nome da segno del destino con un disegno inverso, perché visto il passaggio di Hamilton dalla Mercedes alla Ferrari, stavolta un Kimi (a ricordare Raikkonen ultimo campione del mondo nel 2007 con la rossa), andrebbe a vestire la tuta delle Frecce d’Argento.
Un legame forte tra il team principal ed i genitori del talento emiliano, tra l’altro lo stesso Wolff, in un’intervista al sito della F1, ne ha parlato positivamente.
Per il giovanissimo Antonelli una rapida scalata nelle formule minori, tanto da saltare la trafila della Formula 3 catapultato direttamente in quella che può definirsi come antipasto della massima serie, in un percorso dove il precedente rinnovo di Hamilton alla Mercedes (1 anno + 1), coincideva con la volontà di puntare sul giovane italiano in rampa di lancio per il 2026.
Un rischio cui la Red Bull ci ha invece abituato, con la differenza di poter disporre della sorella minore prima Toro Rosso, poi Alpha Tauri adesso Visa Cash, come scuola per far fare esperienza e valutare i progressi indipendentemente dai risultati considerato il mezzo a disposizione, come ad esempio la Ferrari, quando ha massimizzato la collaborazione con l’ex Alfa Romeo – Sauber (oggi rinominata Visa Cash) e l’esperienza prima di Leclerc poi di Giovinazzi, a quella di Haas purtroppo andata male di Mick Schumacher.
Sono pubbliche le foto di Antonelli relativamente alla sua visita nel quartier generale del team Mercedes, con tecnici e meccanici sorridenti di fronte a quello che potrebbe essere un nuovo corso, per uno scenario a questo punto, davvero imprevedibile.
Infine come se non bastassero le già tante notizie, nelle ultime ore un terremoto pare stia scuotendo anche la Red Bull, al centro il team principal Horner che sembrerebbe oggetto di un’indagine interna per presunti comportamenti inappropriati nei confronti di una dipendente, tanto da spingere i vertici del team a chiederne perfino le dimissioni.
Tutte notizie che testimoniano un andamento tutt’altro che lento, quanto avvenuto negli ultimi giorni destabilizza più di tutta la passata stagione, certo sarebbe meglio scrivere di fatti che riguardano prettamente la competizione, come ad esempio l’importante accordo avvenuto nelle ultime ore tra la Commissione della F1 e le stesse squadre su tre delicatissimi temi, quali gare sprint, utilizzo del Drs e numero di power-unit a disposizione per tutta la stagione.
Cambia il programma dei weekend dove sono previste le gare sprint, il nuovo format prevederà il venerdì una sessione di prove libere e le qualifiche sprint, il sabato mattina si disputerà la gara sprint seguita nel pomeriggio dalle qualifiche della consueta gara domenicale.
Novità per quanto riguardo l’azione in pista, perchè l’utilizzo del DRS, ovvero l’ala mobile posteriore utilizzata da chi segue quando il distacco è inferiore ad un secondo, potrà essere utilizzata già al termine del primo giro o di ripartenza dietro la Safety-Car, innalzato anche il numero di motori a disposizione per ciascun pilota, salito da tre a quattro, oltre le quali sarà consentita la sostituzione previa penalità in griglia di partenza.
Resta la sensazione che la notizia-bomba di Hamilton alla Ferrari possa essere solamente il primo di tanti movimenti attesi da qui ai prossimi mesi.

