Champions ed Europa League: si parte!

C

Un scherzo dovuto al caldo? No.
La malinconia di non vedere i colori azzurri ai mondiali? Per niente.
È davvero tempo di Champions ed Europa League? Sicuro.
A poche settimane dalle ultime finali che hanno visto trionfare Real Madrid e Atletico Madrid rispettivamente in Champions ed Europa League, ritornano le due competizioni europee nella parte probabilmente più bella e genuina seppur con meno visibilità, perché saranno coinvolti quei club che fanno parte di nazioni agli ultimi posti del ranking Uefa.

Come?
Partiamo dalla Champions League, dove al turno preliminare, parteciperanno: La Fiorita (San Marino), Drita (Kosovo), Santa Coloma (Andorra) e Lincoln Red Imps (Gibilterra).
Le quattro squadre si sfideranno in un mini-torneo di semifinali (26 giugno) e finale (29 giugno) al “Victoria Stadium” di Gibilterra (nella foto), dove un solo club accederà al turno successivo, il cui eventuale superamento rappresenterebbe un’impresa, perché in progressione entreranno in gioco squadre più forti, secondo la posizione in classifica ottenuta nel proprio campionato e dal coefficiente del ranking Uefa, che tiene conto dei risultati degli ultimi cinque anni dei club facenti parte della stessa nazione.

Lo stesso discorso vale per l’Europa League, dove risulta più corposo il numero di squadre partecipanti al primo turno preliminare (andata il 28 giugno e ritorno il 5 luglio): Trakai (Lituania), Gzira United e Birkirkara (Malta), Bala Town e Elements Cfn Druids (Galles), Kl Klaksvik e B36 Torshavn (Far Oer), Europa Fc (Gibilterra), Engordany e Sant Julià (Andorra), Folgore/Falciano e Tre Fiori (San Marino), Prishtina (Kosovo)

Non dovrà sorprendere il verificarsi di risultati con punteggi tennistici, ma per tutti resterà la soddisfazione di aver partecipato, da calciatori, alla stessa competizione che li (ci) pianterà sulle poltrone nel bel mezzo della settimana a partire dal prossimo settembre.
Le sorprese saranno dietro l’angolo, perché i turni preliminari possono rappresentare degli imprevisti ostacoli per quei club che seppur più forti rispetto all’avversario di minor rango, sono costretti ad affrontare le partite nel mezzo della preparazione fisica ed in pieno calciomercato.
Basti pensare a quanto dovette faticare nel 2015 il West Ham per battere (ai rigori) i maltesi del Birkirkara che al tempo schieravano Fabrizio Miccoli, oppure all’estate 2016 quando il Lincoln (squadra di Gibilterra!!) vinse nell’andata del secondo turno preliminare di Champions League contro gli scozzesi del Celtic Glasgow.
In ultimo, ci piace ricordare la favola svedese dell’Ostersund che l’anno scorso, partendo dai preliminari concluse il percorso ai sedicesimi di finali, eliminati dall’Arsenal (mica una qualunque) con la soddisfazione di vincere la gara di ritorno davanti al proprio pubblico.
La regola? Mai sottovalutare niente e nessuno, specie se c’è di mezzo l’onore.

Autore

Andrea La Rosa

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