Tempo di verdetti nel Gran Premio del Messico.
Vince Max Verstappen mentre per Hamilton è sufficiente il nono posto per aggiudicarsi il quarto titolo mondiale, raggiungendo nell’albo d’oro Prost e Vettel, autore di una gara generosa ma penalizzata in avvio, nonostante la pole position.
Grande emozione e atmosfera sentita durante l’inno nel pre-gara, per una nazione che vuole provare a scrollarsi di dosso la paura del recente terremoto.
Al semaforo verde le fasi sono concitate: Verstappen va in testa mentre Vettel ed Hamilton si toccano, costretti ad entrare subito ai box.
Al giro n°6 si ritira Ricciardo, protagonista fino a quel momento di un’importante rimonta dopo essere partito nelle retrovie, a causa della sostituzione di componenti della power-unit.
Fasi iniziali che vedono Verstappen comodamente al comando, seguito da Bottas e Ocon, sesto Raikkonen con Vettel ed Hamilton impegnati a risalire dal fondo.
Al giro n°19, il pubblico messicano alza il pugno chiuso per commemorare le vittime del terremoto verificatosi il 19 settembre.
Gara difficile e situazione irreale per Hamilton bloccato in ultima posizione, al quale vengono esposte le bandiere blu perché doppiato, mentre al giro n°31, Vettel risale all’ottavo posto.
Al giro n°33 il ritiro di Hartley obbliga la commissione ad introdurre la virtual safety car e di conseguenza, gran fermento per le soste ai box, dove al rientro Raikkonen guadagna la terza posizione.
A parte il rabbioso recupero di Vettel e un bel duello tra Alonso ed Hamilton a pochi giri dal termine succede poco o nulla, vince Verstappen, seguito sul podio da Bottas e Raikkonen.
In zona punti: Vettel, Ocon, Stroll, Perez, Magnussen, Hamilton ed Alonso.
Prossimo appuntamento il 12 novembre ad Interlagos per il Gran Premio del Belgio, penultima gara della stagione, con la testa già al 2018.
Ciao Sebastiano,
quel team radio è stato eloquente in una gara priva di vere emozioni, i cui sussulti sono arrivati dalla rimonta di Vettel.
Il recupero della RedBull nella seconda parte della stagione, è indice che il prossimo anno, anche Verstappen potrebbe essere candidato alla vittoria finale.
Onore a Hamilton pilota straordinario e non sempre fortunato e, soprattutto, onori ad una mercedes che sembra non soffrire mai di alcun male. Bravo Vettel che dona tutto quello che ha e forse un poco di più in una pista dove sorpassare una vettura che gira 2 secondi più lenta richiede tre giri: quel “mamma mia” a pochi giri dal termine ha trafitto definitivamente il cuore ferrari. E Raikkonen ? arrivato terzo e i commentatori rai non se ne sono nemmeno accorti. Speriamo sia costante nei risultati il prossimo anno. Ultima nota per il giovane Verstappen: bravo, bravissimo, velocissimo: ma generare 9 contatti in partenza in altrettante gare … speriamo che la fortuna continui ad assisterlo.