F1 ’17: a Suzuka la Ferrari depone le armi

F

La vittoria di Hamilton e il ritiro di Vettel indirizzano il mondiale a favore del britannico che a quattro gare dal termine, allunga il vantaggio in classifica a +59 punti.
Amara, amarissima l’alba italiana per quella che può considerarsi una resa, dove nell’ultima delle tre disastrose trasferte asiatiche, la Ferrari ancora una volta per mancanza di affidabilità, depone le armi sul più bello, consegnando su un piatto d’argento la vittoria finale.
A parte le statistiche, che vedono trionfare nel mondiale il pilota vincitore negli ultimi cinque anni dell’appuntamento giapponese, Hamilton mette de facto un’ipoteca sul titolo. Sfortuna? È l’uomo a fare la macchina.
L’incidente di Singapore sembra aver tolto le certezze in casa Ferrari, dove a questo punto diventa importante finire bene la stagione.

E pensare che in casa Mercedes il weekend non era cominciato benissimo, a causa dell’arretramento di cinque posizioni in griglia di partenza di Bottas, a causa della sostituzione del cambio.
Stesso destino per Raikkonen a causa di un incidente nella terza sessione di prove libere.
In qualifica, la pole è di Hamilton (la prima a Suzuka e la 71.ma in carriera) affiancato da Vettel, alle loro spalle le RedBull di Ricciardo e Verstappen.
Più indietro, partono rispettivamente 7° ed 11° Bottas e Raikkonen a causa delle rispettive penalità.

La gara.
Prima del via, i meccanici Ferrari smontano frettolosamente il cofano della monoposto di Vettel posizionata sulla griglia di partenza che comunque parte, e con Hamilton mantiene le posizioni di partenza.
Inizio tribolato per Raikkonen che perde qualche posizione; dopo alcuni chilometri, però, la monoposto di Vettel perde visibilmente potenza (rottura di una candela d’accensione), materializzando il secondo ritiro negli ultimi tre appuntamenti.
Al giro n°21 Hamilton è comodamente in testa, seguito da Verstappen e Ricciardo, dietro Bottas e Raikkonen in rimonta.
Dopo la girandola dei pit-stop, le posizioni rimangono immutate.
Al giro n°47 l’incidente di Stroll rende necessario il regime di “virtual safety-car”, permettendo a Verstappen di avvicinarsi ad Hamilton, che complici alcuni doppiaggi, riesce a gestire gli ultimi giri.
Vince Hamilton seguito sul podio dalle RedBull di Verstappen e Ricciardo.
In zona punti: Bottas, Raikkonen, Ocon, Perez, Magnussen, Grosjean e Massa.

Un appunto merita il dodicesimo posto di Palmer (Renault), che dalla prossima gara di Austin sarà sostituito da Sainz, a sua volta rimpiazzato in Toro Rosso dal russo Kvyat che appena una gara addietro, aveva ceduto il suo sedile a Gasly.
Il 22 ottobre, i giochi per il titolo potrebbero essere già chiusi matematicamente.

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Andrea La Rosa

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