Ad Abu Dhabi vince Bottas, seguito da Hamilton e dalla Ferrari di Vettel, quarto Raikkonen.
Nella suggestiva cornice di Abu Dhabi, caratterizzata non solo dalle avveniristiche architetture ma anche dallo straordinario scenario di partire al tramonto per concludere la gara sotto i riflettori, le posizioni finali di testa sono decise sin dalla qualifica, consolidate in partenza e definite in una gara priva di grandi duelli.
Cala il sipario sul campionato, in un weekend di “prospettiva” per alcuni team, impegnati a verificare alcune soluzioni anche in previsione dei test previsti martedì e mercoledì prossimo.
Vettel è il più veloce nella prima sessione di prove libere, Hamilton nelle due successive.
È l’anticipazione di una prima fila tutta Mercedes, con Bottas in pole affiancato proprio da Hamilton, seguiti in seconda fila da Vettel e Ricciardo, dietro Raikkonen e Verstappen.
Al semaforo verde poche sorprese con le prime posizioni rimangono invariate, l’unico sussulto arriva dalla settima posizione, con Hulkenberg che supera Perez oltre la pista, venendo penalizzato di 5 sec.
Succede poco davanti, con le Mercedes fanno l’andatura mentre tra le retrovie fuori dalla zona punti, riflettori puntati sul duello tra Stroll e Grosjean.
Scende la sera e al giro n°21 si ritira Ricciardo per un problema idraulico (terzo guasto nelle ultime quattro gare); appena prima aveva toccato le barriere.
Poco dopo, al giro n°25 si completano i pit-stop con Bottas a difesa da Hamilton, che aveva ritardato il cambio gomme nel tentativo di superare in under-cut il compagno di squadra, dietro si allontanano le Ferrari.
Al giro n°33 errore dei meccanici Renault che durante il pit-stop di Sainz, non avvitano perfettamente la gomma anteriore sinistra, costringendolo al ritiro.
Al termine dei 55 giri rimangono invariate le posizioni, così dal primo al decimo posto: Bottas, Hamilton, Vettel, Raikkonen, Verstappen, Hulkenberg, Perez, Ocon, Alonso e Massa (il brasiliano all’ultima gara in F1).
Nella classifica piloti, Vettel sigilla il secondo posto mentre tra i costruttori, il sesto posto finale di Hulkenberg permette alla Renault di artigliarew il sesto posto a discapito della Toro Rosso, utile non solo ai fini sportivi ma soprattutto economici (nella battaglia era inclusa anche la Haas con i tre team racchiusi in sei punti prima della gara).
Terminato l’ultimo giorno di scuola, da domani è già 2018.