Nemmeno il tempo di commentare i risultati di Sochi che è già tempo di Gran Premio del Giappone sul circuito di Suzuka, certamente tra le gare storiche rimaste in calendario, di cui è recente l’annuncio del prolungamento del contratto con Liberty Media fino al 2021.
Negli ultimi quattro appuntamenti giapponesi, la Mercedes è sempre salita sul gradino più alto del podio.
L’anno scorso vinse Hamilton seguito da Verstappen, andò male alla Ferrari (quinto Raikkonen e ritiro per Vettel), la cui vittoria manca dal 2004 (erano i tempi di Schumacher).
Se nel passato l’appuntamento di Suzuka coincideva con l’assegnazione dei titoli per la caratteristica di essere l’ultima gara dell’anno, adesso pur rappresentando la quint’ultima gara in calendario, offre diversi spunti in pista.
Con 50pt di vantaggio, Hamilton potrà permettersi il lusso di gestire il vantaggio su Vettel, mentre alla Ferrari basterebbe un risultato positivo per mantenere comunque accesso il mondiale costruttori.
RedBull proiettata ad ottenere il massimo guardando alla prossima stagione.
Renault e Haas tengono accesa la lotta per il quarto posto, idem la Racing Point Force India il cui sorpasso sulla McLaren sembra alla portata.
Interessante anche il confronto per l’ottavo posto tra Toro Rosso (dal 2019 torna Kvyat) ed Alfa Romeo Sauber. Alla Williams l’obiettivo di ben figurare e muovere la classifica da qui al termine del campionato.
Le mescole di gomme a disposizione dei piloti saranno le supersoft, soft e medium.
Semaforo verde alle ore 7;10 di domenica 7 ottobre.
In tema di mercato, è ufficiale in Toro Rosso il ritorno di Kvyat, mentre la Haas ha confermato gli attuali piloti Magnussen e Grosjean.