L’autodromo José Carlos Pace è la sede del Gran Premio del Brasile, penultima gara della stagione 2018 e presente in calendario dagli anni ’70.
Ad ospitare l’appuntamento carioca è sempre stato il circuito di Interlagos (quartiere di San Paolo), tranne nel ’78 e nel periodo ’81-’89 quando le corse si disputarono sul circuito di Jacarepaguà.
Il calore del pubblico carioca tramanda le emozioni della Formula 1 di un tempo.
Per le statistiche è Alain Prost a detenere il maggior numero di vittorie (6), stesso numero di pole ottenute da Senna a cui è dedicata una curva.
Nel recente passato, Interlagos ha regalato forti emozioni, basti pensare all’epilogo dell’ultimo mondiale in rosso (2007) vinto da Raikkonen, oppure alla beffa dell’anno successivo, quando Hamilton all’ultima curva soffiò il campionato a Massa, in un finale thriller caratterizzato da un violento scroscio di pioggia nella parte finale di gara.
Nel 2012 Vettel, alla guida della RedBull, resistette all’attacco finale del ferrarista Alonso, vincendo il suo terzo titolo nonostante la pioggia ad intermittenza ed un incidente dopo le prime curve.
L’anno scorso vide la Ferrari con entrambi i piloti sul podio (1° Vettel – 3° Raikkonen).
Col titolo piloti già assegnato a Hamilton, è la classifica costruttori ad offrire interesse.
La Mercedes apparsa in difficoltà ad Austin e Città del Messico, mantiene un buon margine sulla Ferrari, chiamata a chiudere positivamente l’annata.
RedBull decisa a ben figurare, continuando la striscia positiva di Verstappen in contrapposizione ai troppi ritiri per motivi tecnici di Ricciardo.
Renault ormai certa del quarto posto davanti alla Haas, mentre resta vivo l’obiettivo della quinta (McLaren – Racing Point Force India) ed ottava piazza (Alfa Romeo Sauber – Toro Rosso).
Le mescole di gomme a disposizione dei piloti saranno le supersoft (banda laterale rossa), soft (gialla) e medium (bianca)
Semaforo verde alle ore 18;10 di domenica 11 novembre.