Nel Gran Premio di Monaco vince Ricciardo, secondo Vettel e terzo Hamilton; giù dal podio Raikkonen (4°) e Bottas (5°).
Per l’australiano è la seconda vittoria in campionato (al pari di Hamilton e Vettel), in un week-end in cui le RedBull si sono dimostrate velocissime fin dalle prove libere.
Risultato finale che ha confermato le prime posizioni in qualifica.
Rammarico per Verstappen, contro le barriere durante la terza sessione: i danni riportati alla monoposto non gli hanno permesso di partecipare alle qualifiche col conseguente ultimo posto in griglia.
La gara.
Partenza regolare con le posizioni di testa che rimangono invariate; monoposto a trenino con Verstappen ad essere l’unico pilota impegnato nei difficili sorpassi (quattordicesimo al giro n°9).
Hamilton anticipa la sosta (giro n°13) seguito poco dopo da Vettel (rientra davanti a Bottas) e Ricciardo, che respinge il tentativo di undercut del ferrarista.
L’attenzione è concentrata sulle gomme dei big, Bottas in pista con le super-soft è l’unico ad avere la certezza di non fermarsi fino al traguardo.
Al giro n°26 Ricciardo accusa problemi di potenza alla power-unit ma non molla, Vettel ed Hamilton si avvicinano.
Al giro n°53 le posizioni di testa rimangono immutate; il primo ritiro è quello di Alonso (cambio).
Dietro è accesa la lotta per il nono posto, con Verstappen che dopo aver superato Sainz (giro n°58), gira 4″ più veloce dei primi, dando l’idea di quanto questi stiano gestendo le gomme.
Al giro n°66, Vettel rompe gli indugi e mette pressione a Ricciardo, ma l’australiano resiste; il contatto tra Leclerc ed Hartley rende necessaria la virtual safety-car.
Posizione invariate quando sventola la bandiera a scacchi, in zona punti: Ricciardo, Vettel, Hamilton, Raikkonen, Bottas, Ocon, Gasly, Hulkenberg, Verstappen, Sainz.
Nella classifica piloti Vettel guadagna tre punti su Hamilton (-14pt), tra i costruttori rimane in testa la Mercedes (+22pt dalla Ferrari).