Il gran circus si sposta a Singapore per la quindicesima prova del mondiale, nel circuito non permanente di Marina Bay, in calendario dal 2008 quando per la prima volta si concretizzò la novità di una gara sotto i riflettori accesi in uno scenario ancor più accentuato dallo sfarzo del contesto cittadino.
Per le statistiche, è il ferrarista Vettel a detenere il record di vittorie (4) seguito da Hamilton (3).
Interessante come la safety-car in passato abbia sempre fatto il suo ingresso.
L’appuntamento dell’anno scorso, nonostante i buoni propositi, si trasformò in un calvario per la Ferrari, caratterizzato dall’incidente al via tra Vettel, Raikkonen e Verstappen.
Vinse Hamilton che, segnando un pesantissimo 25-0, mise le mani sul suo quarto titolo mondiale.
Vedremo il solito duello Mercedes-Ferrari, con le frecce d’argento che hanno al momento in Hamilton l’arma in più rispetto alle rosse che, smaltita la delusione di Monza, arrivano a Singapore consapevoli che perdere terreno nella lotta al titoli piloti potrebbe compromettere irrimediabilmente (e definitivamente) il percorso. È accesa la battaglia per il titolo costruttori, con i due team racchiusi in 25 pt.
Resta nel limbo la RedBull, lontanissima dal duo di testa e irraggiungibile da chi sta dietro, ovvero Haas e Renault che accendono la lotta per il quarto posto tra i costruttori, dove a seguito della squalifica di Grosjean a Monza, il team transalpino al momento rimane davanti.
Obiettivo sesto posto per Force India, con McLaren e Toro Rosso indietro sul piano della competitività rispetto alla nuova “Racing Point”. Interessante seguire i progressi di Alfa Romeo Sauber e Williams (primo punto a Monza per Sirotkin in conseguenza della squalifica di Grosjean).
Le mescole di gomma a disposizione dei piloti saranno le hypersoft (banda rosa), ultrasoft (banda viola) e soft (banda gialla).
Semaforo verde alle ore 14;10 (a Singapore saranno le 20;10) di domenica 16 settembre.
In questo finale di campionato, è anche tempo di annunci.
È ufficiale il passaggio di Leclerc alla Ferrari, al posto di Raikkonen che prende in Alfa Romeo Sauber proprio il sedile del rookie monegasco fino al 2020, in una sorta di ritorno al futuro, considerati i suoi inizi proprio nella scuderia elvetica nel lontano 2001.
In questa situazione, spinge per un posto di pilota titolare al fianco di Raikkonen, l’italiano Antonio Giovinazzi.
Leclerc diventerà il secondo pilota più giovane a gareggiare con una Ferrari, infatti nel primo appuntamento del prossimo anno (Melbourbe) avrà 21 anni e 152 giorni. Dietro al messicano Ricardo Rodriguez che nel 1961 esordì a Monza all’età di 19 anni e 208 giorni.
Alla McLaren sarà il diciottenne Norris a sostituire Vandoorne dalla prossima stagione.