Si riaccendono i motori, è tempo del Gran Premio del Belgio sul circuito di Spa-Francorchamps, il più lungo del campionato con i suoi 7 km.
Presente in calendario dagli anni ’50 (a parte qualche “trasferta” tra Zolden e Nivelles), la pista belga ha sempre regalato gare spettacolari anche per la variabile meteo.
Tra tutte, quella della stagione 1998, dove un gran numero di monoposto fu coinvolto in un incidente alla partenza, così in quell’occasione solo sei vetture tagliarono il traguardo, registrando la storica doppietta della Jordan (Hill-Ralf Schumacher).
È Michael Schumacher a detenere il maggior numero di vittorie (6), il cui diciannovenne figlio Mick lo scorso luglio, ha vinto proprio qui una gara dell’Euro Formula 3.
Dal 2009 una Ferrari non sale sul gradino più alto del podio; l’anno scorso vinse Hamilton seguito da Vettel.
È dello scorso giugno la notizia del prolungamento di contratto che vedrà protagonista il circuito, inserito nel calendario degli appuntamenti fino al 2021.
In pista è il momento della verità.
A questo punto del campionato, il distacco maturato da Vettel prima della pausa estiva non consente ulteriori errori a favore di Hamilton, perché ventiquattro punti equivalgono quasi al totale di una vittoria.
L’appuntamento belga e quello successivo di Monza diranno tanto sull’andamento del mondiale, dove la RedBull appare proiettata verso il prossimo campionato, guardando da vicino gli sviluppi della power-unit Honda sulla sorella minore Toro-Rosso.
Nulla di scontato a centro gruppo, con Renault, Haas e Force India pronte a battagliare per il quarto posto tra i costruttori, utile non solo al prestigio, ma soprattutto per il maggior numero di premi economici.
Dietro la McLaren che sembra aver ripiegato in settima piazza.
L’Alfa Romeo Sauber ambisce alla posizione attualmente occupata dalla Toro Rosso mentre la Williams già programma il 2019.
Mercato piloti in fermento.
L’annuncio del ritiro di Alonso destinato probabilmente alla Indycar (assalto alla 500 miglia d’Indianapolis 2019?), ha aperto le porte a Sainz che sostituirà il connazionale alla McLaren.
Alla RedBull sarà Gasly ad ereditare il sedile di Ricciardo.
Semaforo verde alle ore 15.10 di domenica 26 agosto.