Riflettori accesi (nel vero senso della parola) sull’avveniristico scenario del Bahrain, primo banco di prova dopo il dominio Mercedes nell’esordio australiano.
Ad eccezione dell’edizione 2011, annullata per le sommosse popolari durante una situazione critica del paese, il Gran Premio del Bahrain è in calendario interrottamente dal 2004. Uno scenario avveniristico quello del circuito di Sakhir, posizionato in pieno deserto e negli ultimi anni, dotato di riflettori che permettono la disputa della gara nelle ore serali e in uno scenario avveniristico.
Nell’albo d’oro è la Ferrari ad aver trionfato più volte (8), la prima in assoluto nell’edizione inaugurale fu di Michael Schumacher. Vettel che detiene il record di vittorie (4), vinse l’anno scorso davanti alle Mercedes di Bottas ed Hamilton.Quello del Bahrain è un appuntamento atteso perché darà importanti risposte, primo ed immediato banco di prova dopo i risultati schiaccianti della Mercedes nell’esordio australiano, con la Ferrari
In Australia è chiaro che qualcosa è andato storto. In Bahrain sapremo la verità.
Stefano Domenicali, AD Lamborghini, ex DS Ferrari
chiamata al riscatto e la RedBull impegnata a confermare il podio di Melbourne, in scia con i progressi della power-unit Honda. Sarà equilibrio a centro-gruppo con Haas, Renault, Alfa Romeo, Racing Point, Toro Rosso e McLaren molto vicine nelle prestazioni; ai fini della classifica costruttori conterà molto il risultato di ciascun pilota.
Nella competizione, un occhio di riguardo alla Williams alle prese con la fase probabilmente più difficile della propria storia automobilistica. Le mescole a disposizioni dei team (C1-C2-C3), saranno le “vecchie” hard-medium-soft.
Semaforo verde domenica 31 marzo alle ore 17.10 italiane (16.10 locali).
