È il turno dell’appuntamento più atteso nel glamour delle strette strade del Principato di Monaco, per un week-end inevitabilmente segnato dalla morte di Niki Lauda.

L’ introduzione al Gran Premio di Monaco, che per tradizione vede le prime due sessioni di prove libere disputarsi il giovedì, fino a ieri sera aveva il solito tenore fatto di statistiche e curiosità circa eventi passati.
Stavolta ho ritenuto opportuno cancellare la solita anteprima per rendere merito a Niki Lauda, di cui stanotte è arrivato l’annuncio della morte.
Non ci sono dubbi che la gara di Montecarlo, qualsiasi risultato si concretizzi alla bandiera a scacchi, passi in secondo piano rispetto ad un evento che vede salutare la scena ad uno tra i più grandi piloti di tutti i tempi, tre volte campione del mondo (due con la Ferrari e una, per mezzo punto di vantaggio su Prost, con la McLaren), al tempo in cui le monoposto erano dal punto di vista
della sicurezza quasi delle lattine. Una figura carismatica per l’automobilismo e per lo sport in generale, capace di sconfiggere quella che sembrava una morte sicura in quel 1976 al Nurburgring, tanto forte e capace di contendere fino all’ultimo il titolo a James Hunt proprio in quella stessa stagione. Un pilota si diceva, ma anche imprenditore di compagnie aeree, commentatore e comunque sempre nel giro della F1, con ruoli di consulenze per Ferrari e Jaguar.
L’ultimo suo impegno è stato quello di presidente onorario non esecutivo alla Mercedes, contribuendo al dominio delle Frecce d’Argento.
Innumerevoli i messaggi di cordoglio e stima da tutto il mondo, dai piloti agli addetti ai lavori passando dai tifosi, vera anima di una competizione per cui Lauda ha rappresentato insieme passato e presente.
Sei stato un grande Campione, un Campione del Mondo in pista e fuori, un amico sincero, un uomo diretto e leale.
Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente Ferrari
In pista non mancano gli spunti, con l’imprevedibilità delle strette strade del Principato che, si “spera”, possa contribuire ad interrompere il dominio Mercedes (e la noia).
Sarà da tenere d’occhio la Red Bull, che in un circuito non di motore ma di carico aerodinamico ha sempre mostrato importanti prestazioni. In Ferrari bisogna dare un senso alla stagione, per non cadere nell’anonimato di un’annata iniziata con ben altre premesse, magari contando sulla voglia di Leclerc di far bene in casa propria.
Sempre interessante la situazione a centro gruppo, con McLaren, Racing Point, Haas, Alfa Romeo, Renault e Toro Rosso, in ordine dal quarto al nono posto tra i costruttori, racchiuse tutte in appena sedici punti.
La Williams, ancora lontana dai più diretti rivali sia in qualifica che in gara, chissà possa approfittare dell’imprevedibile Gran Premio monegasco per ottenere i primi punti stagionali.
Semaforo verde domenica 26 maggio alle ore 15;10.

