F1 ’19: sei team in otto punti

F

Attenzione all’equilibrio nelle posizioni centrali della classifica costruttori, con ben sei team molto vicini tra loro, che accende l’interesse del campionato non solo per gli attori principali.

Una lieta sorpresa nell’interesse dello spettatore è rappresentata dalle posizioni ravvicinate nella classifica costruttori, che vanno dal quarto al nono posto. In ordine: Renault ed Alfa Romeo Racing 12pt, Haas e Mclaren 8pt, Racing Point 7pt, Toro Rosso 4pt.
Nel corso della stagione subentreranno diversi fattori, come lo sviluppo della monoposto o l’affidabilità, con la conseguente influenza delle penalità che potrebbero scattare per qui team che utilizzeranno unità di power-unit superiori al limite consentito.
I risultati fin qui ottenuti pur trattandosi delle prime tre gare, rappresentano per alcuni una sorpresa, per altri un mezzo flop, per i restanti un percorso di risultati in linea con le attese, secondo l’esperienza dei propri piloti, le caratteristiche della monoposto e dei tracciati oltre alle variabili in gara.

RENAULT – Inizio difficile per il team transalpino, il quale sembrava ambire a posizioni ben più importanti. In tre gare sono stati collezionati ben quattro ritiri e due settimi posti. Risolti i problemi di affidabilità i risultati non potranno che migliorare.

ALFA ROMEO – Confermarsi non è mai facile, figuriamoci andare avanti nel percorso di crescita nato dalla posizione di cenerentola che spettava alla Sauber di qualche anno addietro. Raikkonen finora è andato sempre a punti, dimostrando di guidare con spensieratezza, ma sarà necessario l’apporto di Giovinazzi che al momento non ha segnato alcun punto.

HAAS – I punti conquistati sono frutto del sesto posto di Magnussen all’esordio australiano, per il resto due ritiri per Grosjean ed il piazzamento ai margini della top-ten in Cina. Ci si aspetta di

È vero che da diverso tempo non salgo sul podio e che l’attesa molto probabilmente sarà lunga, ma so come si fa.

Daniel Ricciardo, pilota Renault

più, ma al contrario dell’Alfa Romeo, sembra soffrire maggiormente il problematico inizio della Ferrari che ne fornisce la power-unit.

MCLAREN – Come la Haas, i punti fin qui segnati riguardano il sesto posto di Norris in Bahrain, certamente sfortunato l’appuntamento cinese con entrambe le monoposto coinvolte in un incidente dopo poche curve. I presupposti per fare bene ci sono, toccherà a Sainz metterà in campo la propria esperienza.

RACING POINT – Ha concluso sempre in zona punti, in Australia con Stroll e nelle ultime due gare con Perez. Chissà che in un campionato così lungo e dispendioso, la costanza dei risultati in un equilibrio che vede l’ex Force India leggermente inferiore ai rivali, non possa essere un fattore premiante.

TORO ROSSO – Ragionamento analogo alla Racing Point. Sempre in zona punti, soprattutto con il rookie Albon che in Cina è partito addirittura dalla pit-lane dopo il botto delle prove libere. E se anche Kvyat fosse più costante? Le gerarchie tra i costruttori potrebbero essere rimescolate.

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Andrea La Rosa

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