Dopo la doppia gara di Silverstone si rimane in Europa per il Gran Premio di Spagna, sesta prova del campionato 2020.

Si muove sempre in territorio europeo il campionato mondiale di F1, in direzione del Circuit de Catalunya che da molti anni ospita il Gran Premio di Spagna.
Un appuntamento tradizionale quello in terra catalana, dal 1991 a Montmelò, distante venti chilometri da Barcellona.
Un circuito abbastanza conosciuto dai piloti, che qui hanno svolto i test pre-campionato prima della pandemia.
Tra le statistiche, quella del maggior numero di vittorie vede in testa Michael Schuamacher (6), record di pole position sempre del tedesco (7), il cui nome è impresso anche in cima al numero di podi (12). Nelle ultime tre edizioni ha sempre vinto Hamilton con la sua Mercedes.
Tante le storie scritte in questo tracciato (variato in alcuni settori negli ultimi anni), come la prima vittoria di Schumacher in Ferrari nella bagnatissima edizione del 1996, oppure l’unica vittoria di Maldonado nel 2012, ultima tra l’altro per la Williams.
In pista, dopo le prime cinque gare, sembrano delineati i valori dei team con le Mercedes che punteranno a fare il vuoto ed Hamilton determinato a chiudere il prima possibile i giochi verso il suo settimo titolo mondiale.
Ma attenzione all’ascesa di Verstappen e della RedBull, che ha dimostrato la capacità di saper ribaltare un risultato già scritto a favore delle Frecce d’Argento, differenziando la strategia delle gomme, oltre alla reattività di sapere sfruttare tutte le variabili di gara.
La speranza (non solo dei tifosi RedBull) è quella che il pilota
olandese, possa mantenere vivo l’interesse del campionato, parallelamente da valutare se in Mercedes, la difficoltà sulla gestione delle gomme constatata a Silverstone, sia effettivamente un punto debole oppure un episodio legato alle caratteristiche del circuito.
Dietro c’è bagarre per il ruolo di terza forza dei costruttori, ed ogni punto potrà fare la differenza nel risultato finale, soprattutto in un campionato di poche gare così ravvicinate.
Alla Ferrari serve necessariamente l’apporto di Vettel, le McLaren devono riprendersi dagli opachi risultati delle ultime due gare, mentre la Racing Point pur essendo la monoposto più competitiva di questo gruppo, deve concretizzare in gara le prestazioni delle qualifiche.
Aggiungiamo anche la Renault a punti in ogni gara, che per scalare posizioni dovrà portare in top-ten entrambe le monoposto.
L’Alpha Tauri può sfruttare l’incertezza attorno al secondo sedile RedBull, con entrambi i propri piloti motivati in odore di una possibile “promozione”.
Infine Haas, Alfa Romeo e Williams chiamate a migliorare le rispettive posizioni, anche sfruttando qualsiasi variante in gara.
Il programma del week-end:
Prove libere 1
(venerdì 14 agosto – ore 11;00/12;30)
Prove libere 2
(venerdì 14 agosto – ore 15;00/16;30)
Prove libere 3
(sabato 15 agosto – ore 12;00/13;00)
Qualifiche
(sabato 15 agosto – ore 15;00)
Gara
(domenica 16 agosto – ore 15;10)

