F1 ’20: HAM…mer time

F

Con la vittoria di Budapest, Hamilton torna a guidare la classifica piloti. Tra i costruttori la Mercedes prende il largo.

Cinque anni senza Jules Bianchi.
Non possiamo che iniziare dal ricordo dello sfortunato pilota che a Suzuka, uscendo di pista sotto la pioggia, andò a sbattere contro un rimorchio impegnato a spostare una monoposto ferma.
L’impressionante decelerazione causata dell’impatto fu insostenibile per il corpo umano, dimostrando quanto a distanza di anni e nonostante i passi in avanti nella sicurezza, fosse ancora vulnerabile la F1. Promesso sposo della Ferrari, ricordiamo il risultato di Montecarlo ’14 con la piccola Marussia, chissà cosa avrebbe potuto fare con una monoposto più competitiva.
A Budapest è arrivato il tris Mercedes, con una monoposto di un altro pianeta che sembra viaggiare sui binari tanto da doppiare quasi tutti i piloti. Una superiorità oggettivamente imbarazzante che ormai umilia gli avversari nei tempi e nei numeri, doppiando dopo sole tre gare in classifica costruttori i punti della Red Bull, che ha vissuto un weekend positivo ma non tranquillo. Verstappen ha fatto divertire (col senno di poi) dal giro di formazione dai box verso la griglia di partenza, sbattendo sulle barriere mentre provava le gomme intermedie. Sistemata in tempo record la monoposto, ha poi concluso brillantemente al secondo posto, respingendo gli attacchi di Bottas (condannato da una pessima partenza), cui facciamo affidamento per non rischiare di spegnere la tv dopo i primi giri dei prossimi Gp. Quinto Albon in difficoltà nelle qualifiche.
Le Racing Point hanno mostrato tutto il loro potenziale, partendo dalla seconda fila con gomme di mescola media dimostrando l’intenzione di giocarsi la gara, salvo la pioggia che ne ha scombussolato i piani. Ottimo il risultato se confrontato alle prestazioni della passata stagione, ma adesso l’attenzione si sposta sul reclamo della Renault che contesta la somiglianza della monoposto alla Mercedes W10 della precedente stagione, focalizzando la protesta sulle prese d’aria dei freni anteriori, elemento meccanico interno non copiabile giustificando l’utilizzo di fotografie esterne.
Ad alimentare l’argomento ci sono due elementi: il ricorso dichiarato ammissibile dalla Federazione ed il riconoscimento (!) di Nicholas Tombazis (responsabile tecnico della federazione internazionale) di non avere mai controllato le brake duct, dispositivo utile anche per l’aerodinamica e la gestione delle gomme, visto

l’incanalamento dell’aria verso l’interno della ruota. Per questo motivo sono stati chiesti i disegni alla Mercedes, di seguito si sapranno gli sviluppi che potranno rivelarsi come una bolla di sapone o qualcos’altro. In pista per la Renault, l’ottavo posto di Ricciardo (il terzo consecutivo di una monoposto francese) muove la classifica.
E le Ferrari? Umiliate e doppiate da Hamilton. Vettel artiglia la sesta posizione, mentre è stata un calvario la gara di Leclerc che ha concluso fuori dalla zona punti, con enormi problemi di gomme. Un vero grattacapo la SF1000, e visto che in F1 non si può chiedere l’esonero dell’allenatore o la compravendita di qualche giocatore come scenario risolutivo, la soluzione sembra passare da un ragionamento ben più ampio.
Il voto più alto lo merita il talento dell’academy Robert Schwartzman, vincitore sempre all’Hungaroring della feature race di Formula 2. Avete mai sentito un russo cantare in napoletano? Ecco, un sorriso l’ha regalato questo giovane pilota dopo la bandiera a scacchi, intonando in team radio ‘o surdato ‘nnammurato.
Mezzo pazzo falso per la McLaren (nono Sainz), fuori dalla zona punti le Alpha Tauri. Festa in casa Haas, perché nonostante l’ennesima qualifica nelle ultime file, con grande coraggio e senza nulla da perdere, si è pescato il jolly montando le gomme da asciutto prima del posizionamento in griglia, quando tutti avevano le intermedie. Nel post-gara la penalità di 10″ per istruzioni nel giro di formazione ha un po’ strozzato la felicità, visto l’arretramento di Magnussen dal nono al decimo posto, autore di una fantastica gara, addirittura terzo nella prima fase, poi superato ma concentrato fino alla fine, per un risultato molto importante che vede la Haas tornare a punti dopo sette gare, comprese quelle della passata stagione.
Momento negativo per le Alfa Romeo partite dall’ultima fila, poi al traguardo davanti solo alle due Williams (confermati i piloti per il 2021) che pur disputando delle buone qualifiche, non hanno confermato la prestazione nel passo gara.
Ora le gare si fermano una settimana. Trasferimento a Silverstone dove il 2 e 9 agosto si disputeranno i Gp di Gran Bretagna e del 70esimo Anniversario (celebrativo agli anni della F1) per quello che sarà il terzo back-to-back del campionato, per recuperare il tempo perso nel lungo stop dovuto alla pandemia.

Classifca Piloti

1.Hamilton (Mercedes) 63pt
2.Bottas (Mercedes) 58pt
3.Verstappen (RedBull) 33pt
4.Norris (McLaren) 26pt
5.Albon (RedBull) 22pt
6.Perez (Racing Point) 22p
7.Leclerc (Ferrari) 18pt
8.Stroll (Racing Point) 6p
9.Sainz (McLaren) 15pt
10.Vettel (Ferrari) 9pt
11.Ricciardo (Renault) 8p
12.Gasly (Alpha Tauri) 6pt
13.Ocon (Renault) 4pt
14.Giovinazzi (Alfa Romeo) 2pt
15.Kvyat (Alpha Tauri) 1pt
16.Magnussen (Haas) 1pt

Classifica Costruttori

1.Mercedes 121pt
2.RedBull 55pt
3.McLaren 41pt
4.Racing Point 40pt
5.Ferrari 27pt
6.Renault 12pt
7.Alpha Tauri 7pt
8.Alfa Romeo 2pt
9.Haas 1pt

Autore

Andrea La Rosa

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Andrea La Rosa

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