F1 2017: Nel caos di Baku vince Ricciardo

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Ad un certo punto del Gran Premio, il team radio di Alonso: “Peccato, avremmo potuto vincere questa gara” è eloquente su una gara fuori controllo, condita da innumerevoli safety car, una bandiera rossa, ritiri, colpi di scena e discutibili sanzioni.
In tutto questo vince Ricciardo, mentre per la lotta al titolo, Vettel (4°) guadagna due punti su Lewis Hamilton (5°) portandosi a +14 pt nella classifica generale; primo podio per il giovanissimo canadese Stroll.

Ripercorriamo le fasi salienti del week-end, iniziato positivamente per la RedBull, che si aggiudica le prime due sessioni di prove libere con Verstappen.
Nella terza sessione è Bottas il più veloce mentre Vettel accusa dei problemi tecnici che costringono i meccanici a cambiare la power-unit.
In qualifica a carte scoperte, la Mercedes è di un altro pianeta: pole position per Hamilton che condivide la prima fila col compagno di squadra Bottas. Ferrari alle spalle ma lontanissime dal miglior riscontro cronometrico, 3° Raikkonen e 4° Vettel.

La gara.
Al semaforo verde, buona la partenza di Hamilton che mantiene la vetta, contatto tra Bottas-Raikkonen e Vettel risale al secondo posto.
Tra i due finnici ad avere la peggio è il pilota della Mercedes che riportando danni anche ad una gomma, è costretto ad una sosta anticipata, rientrando in pista doppiato in fondo al gruppo.
Al giro n°12 si ritira Verstappen e nello stesso giro, la posizione in cui rimane ferma la vettura di Kvyat rende necessario l’ingresso della Safety car: tutti ai box.
Secondo ingresso della safety car al giro n°17 per i detriti lasciati in pista da Raikkonen, a seguito del contatto avvenuto in partenza.
Alla ripartenza, pasticcio per i piloti Force India che ai margini del podio entrano in contatto, mentre Raikkonen fora una gomma: ancora safety car. Purtroppo al rientro ai box, si ritira il ferrarista ma…al giro n°23 viene esposta la bandiera rossa per gli eccessivi detriti in pista (in precedenza contatto tra Hamilton e Vettel col britannico che frena eccessivamente prima della ripartenza e il tedesco che lo affianca), così i meccanici sostituiscono rapidamente l’ala posteriore di Raikkonen che riesce a ripartire seppur doppiato di un giro.
Ancora un re-start con le monoposto allineate dietro la safety-car, bravissimo Ricciardo che superando le due Williams (Massa ritirato qualche giro dopo per problemi alla sospensione) si porta in terza posizione.
Colpo di scena in testa: la protezione della testa sulla vettura di Hamilton è montata male, costringendo il pilota ad entrare ai box, mentre Vettel è sanzionato di un “stop and go” di 10 sec. per guida pericolosa nei confronti del rivale britannico nel precedente contatto, punito calcisticamente come “fallo di reazione”.
Nel duello, il tedesco rientra davanti.
Ancora penalità: doppio drive through per Raikkonen e Perez perché prima della ripartenza, i meccanici hanno lavorato sulle monoposto fuori dai box.
Al giro n°36, in testa c’è Ricciardo seguito da Stroll e Magnussen, mentre i contendenti al titolo rimontano portandosi a ridosso dal podio.
A pochi giri dal termine Hamilton chiede ai box la possibilità di far rallentare Bottas (3°) per ricucire il gap col ferrarista ma la risposta è negativa, essendo in lotta per riprendere il secondo posto; tra le retrovie si ritira definitivamente Raikkonen.
Finale pazzesco perché a parte il pilota di testa, gli altri quattro sono vicinissimi e proprio all’ultimo giro, Bottas (che ricordiamo è stato aiutato nel corso della gara da tre safety-car) supera Stroll artigliando il secondo posto.

Alla bandiera a scacchi, il riepilogo dei piloti a punti: Ricciardo, Bottas, Stroll, Vettel, Hamilton, Ocon, Magnussen, Sainz, Alonso (primi punti in stagione) e Wehrlein.

Nella classifica costruttori, la Mercedes (250 pt) allunga sulla Ferrari (226 pt)
Prossimo appuntamento il 9 Luglio al RedBull Ring di Spielberg, per il Gran Premio d’Austria.

Autore

Andrea La Rosa

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