La Formula 1 saluta il continente europeo per volare in quello americano verso Austin sede del Gran Premio degli Stati Uniti, valevole come diciassettesima prova del campionato 2021.

La Formula 1 vola oltreoceano verso il circuito delle Americhe dove l’anno scorso non si gareggiò per i fatti della pandemia.
E’ una sede recente quella di Austin, con alcuni tratti che hanno come riferimento quelli di circuiti già presenti nel calendario, marchio di fabbrica è soprattutto la prima curva a sinistra dopo il traguardo verso la quale si sale ad una pendenza dell’11%.
D’interesse anche la torre panoramica alta 77 metri, così come la presenza di un anfiteatro che allarga l’offerta dell’autodromo oltre ad eventi prettamente motoristici.
In calendario dal 2012 (ad esclusione come detto prima del 2020), comanda l’albo d’oro delle vittorie Lewis Hamilton (5), poi un successo per Vettel (2013), Raikkonen (2018) e Bottas (2019).
C’è da dire che il Gran Premio degli Stati Uniti, è stato nel passato un appuntamento quasi sempre presente nel calendario della Formula 1, nel 1959 a Sebring, 1960 a Riverside, dal 1961 al 1975 a Watkins Glen, poi la pausa dal 19766 al 1983 fino ad arrivare al 1984 nella sede di Dallas, ancora dal 1985 al 1988 presso Detroit, dal 1989 al 1991 a Phoenix, ancora sette anni di pausa fino al periodo 2000-2007 ad Indianapolis, infine l’ultimo pausa prima di arrivare ai giorni nostri.
Volendo quindi allargare l’orizzonte su quanto pertinente al Gran Premio degli Stati Uniti, sempre Hamilton guida la classifica del maggior numero di vittorie (6 aggiungendo quella di Indianapolis nel 2007), poi a seguire riscopriamo nomi importanti come Senna e Schumacher (5), Clark e Graham Hill (3), Stewart e Keke Rosberg (2), ecc… ecc…
Ayrton Senna detiene il record di pole position per pilota (5), mentre la Lotus vanta il numero più alto di vittorie per costruttore (10) al pari delle pole.
Tornando ai giorni nostri bisognerà innanzitutto attenzionare quanto accaduto settimane addietro nel corso del weekend di MotoGp, quando tutti i piloti si sono lamentati delle condizioni dell’asfalto alcuni di questi definendolo pericoloso o peggiore di tutto il mondiale. Una visione quella delle due ruote legata soprattutto per questioni di sicurezza, che potrebbe rivelarsi una variante anche per le monoposto di Formula 1.
A sei gare dalla fine del campionato, la situazione nella classifica piloti resta di totale equilibrio, non deve illudere il divario di sei punti che separa Verstappen ed Hamilton, visto il sistema di attribuzione punteggio che ad esempio, assegnando venticinque punti al primo e diciotto al secondo, rende tutto avvincente.
Senza dimenticare l’importanza anche del punto aggiuntivo assegnato in ogni gara al pilota che segna il giro più veloce.
Un percorso di sorpassi e controsorpassi lungo le sedici gare fin qui disputate, con Hamilton dopo il Gran Premio del Bahrein che segnava un +7, poi sorpasso di Verstappen a Monaco (105 vs 101), ancora Hamilton in Ungheria +8, nuovamente Verstappen in Olanda +3, Hamilton in Russia +2 fino all’ultimo controsorpasso di Verstappen dopo l’ultima gara disputatasi in Turchia.
Equilibrio totale dove i dettagli faranno la differenza, non solo legati alle prestazioni delle rispettive monoposto secondo le caratteristiche della pista, ma soprattutto sul lavoro che
svolgeranno i rispettivi compagni di squadra particolarmente scudieri a Istanbul, senza mai dimenticare l’aspetto dell’affidabilità.
Un passaggio a vuoto per uno dei due candidati alla vittoria finale, significherebbe un passo falso difficilmente recuperabile.
Duello al limite con rischio implosione emotiva, come quanto si è rischiato in casa Mercedes dopo l’ultimo gara turca quando Hamilton dal team-radio chiedeva la gomma d’asciutto, mentre il team ha preferito montargli quella intermedia col disappunto del pilota al quale, è stato necessario un pubblico chiarimento per spiegarsi e riappacificare il malinteso per quello che alla fine si è rivelata la scelta migliore.
Una buona notizia per la Red Bull potrebbe rivelarsi quella del ritorno in prima linea di Adrian Newey, assente nelle ultime settimane per una caduta in bicicletta durante la pausa estiva.
Dunque tutto aperto, quella di Austin è una nuova tappa di questa eterna sfida 2021 tra Mercedes e Red Bull impegnate anche nella lotta al titolo costruttori.
Attenzione rivolta anche alla Ferrari che nelle ultime due gare, ha dimostrato come il podio possa essere un reale obiettivo sul piano della prestazione e non delle casualità secondo varianti durante la gara.
Le rosse in Russia e Turchia, montando la nuova power-unit in un lavoro di sviluppo in pista mirato alla prossima monoposto, sembrano aver cambiato pelle nonostante i risultati siano stati segnati dall’inevitabile penalizzazione e relativa partenza dal fondo della griglia dei propri piloti per il superamento delle tre unità di motorizzazione concesse dal regolamento.
Sul circuito americano sarà anche una nuova puntata dell’obiettivo terzo posto contro i rivali della McLaren che ha decisamente faticato nell’ultimo Gran Premio.
Altro duello quello tra Alpine e Alpha Tauri separati da appena dodici punti, più staccata l’Aston Martin che può concludere in zona punti con almeno una delle due monoposto.
Infine la Williams che proverà soprattutto con Russell alle ultime gare prima del passaggio in Mercedes, un eventuale exploit in top-ten, idem l’Alfa Romeo il cui potenziale è certamente superiore rispetto a quello che dice la classifica piloti, visto che per ben cinque volte i suoi piloti hanno concluso una gara all’undicesimo posto, ovvero ai margini della zona punti.
Infine la Haas con l’obiettivo di accumulare dati ed esperienza, visto che ogni forza è interamente dedicata al progetto 2022.
Il programma del weekend:
Venerdì 22 ottobre
(I sessione di prove libere – ore 18;30)
(II sessione di prove libere – ore 22;00)
Sabato 23 ottobre
(III sessione di prove libere – ore 20;00)
(Qualifiche – ore 23;00)
Domenica 24 ottobre
(Gara – ore 21;00)*
*Comunichiamo ai nostri lettori che considerato l’orario di conclusione del Gran Premio, la sintesi della gara non sarà pubblicata, mentre resta confermato il consueto approfondimento del lunedì riguardo ai temi del weekend di gara.

