“Back-to-back” in terra austriaca presso il RedBull Ring che domenica ospita il secondo dei due appuntamenti 2021; dopo il Gran Premio di Stiria è tempo di quello d’Austria.

Seppur nella stessa sede, il Gran Premio d’Austria ha ben altra storia rispetto al recente di Stiria, introdotto solo lo scorso maggio per far fronte al posticipo di quello in Turchia.
Il primo appuntamento del GP d’Austria risale al 1963 presso l’autodromo di Zeltweg (oggi Red Bull Ring) che, analogamente a Silverstone, venne ricavato da un aeroporto militare; l’edizione inaugurale fu vinta da Jack Brabham mentre quella successiva da Lorenzo Bandini.
Poi la costruzione di un vero e proprio circuito (l’attuale Spielberg) chiamato Osterreichring che ospitò la Formula 1 dal 1970 al 1987, ancora una pausa ed il ritorno della stessa sede sotto la denominazione di A1-Ring a seguito di un rinnovamento dal 1997 al 2003, ancora un lungo stop e l’acquisto dell’autodromo della Red Bull con ulteriori lavori ed il rientro nel 2014 fino ai giorni nostri.
Nei tempi più recenti ha vinto cinque volte la Mercedes e due la Red Bull, ma ampliando il raggio alle statistiche delle vittorie per pilota, in testa troviamo Alain Prost (3), nelle pole position Niki Lauda a quota tre insieme a Renè Arnoux, Nelson Piquet e Valtteri Bottas, mentre David Coulthard è il pilota salito il maggior numero di volte sul podio (5).
L’anno scorso il Gran Premio d’Austria, vinto da Bottas, inaugurò il campionato 2020, che partì solamente il 17 luglio, mettendo insieme diciassette gare con diversi doppi appuntamenti e new-entry dell’ultima ora per colmare i tanti eventi cancellati.
Gareggiando sullo stesso circuito dove si è corso qualche giorno addietro (ricordiamo la vittoria e allungo di Verstappen), per modificare i valori sono state diversificate le mescole di gomme a disposizione dei team, portando nei tre assetti la combinazione più morbida tra quelle a disposizione, resta da capire quanto tale fattore, in un circuito comunque corto, potrà cambiare le forze in qualifica e nel passo gara.
Ad ogni modo saranno utilissimi i dati raccolti dai team pochi giorni addietro sul comportamento delle rispettive monoposto.
Giunti alla nona gara di un calendario in evoluzione che punta comunque a mantenere i ventitré impegni, il campionato è molto interessante grazie al duello Verstappen-Hamilton e RedBull-Mercedes a vantaggio dei primi, col chiaro e rinnovato obiettivo di ripetere il risultato ed allungare la striscia positiva che permetterebbe di incrementare il divario.
Un duello che, secondo i numeri, potrebbe avere anche ripercussioni sulla rivoluzione tecnica prevista a partire dal prossimo campionato, perché ad un certo punto si dovrà capire quando stoppare l’evoluzione delle attuali macchine, senza intralciare il lavoro ormai ben avviato per quella successiva.
Solito (ormai) duello McLaren e Ferrari nel ruolo di terza forza, con le rosse che dovranno fare tesoro delle performanti prestazioni viste sul passo gara nel precedente Gran Premio di Stiria, e l’interessante confronto che racchiude in appena quindici punti Alpha Tauri, Aston Martin e Alpine.
Infine l’Alfa Romeo pronta a massimizzare qualsiasi situazione e più volte vicina alla zona punti rispetto a quelli in classifica, la Williams che proverà a ripetere la prestazione di Russell nella prima parte di gara e la Haas già proiettata al 2022, con l’intento di far fare esperienza ai propri giovani piloti.
Il programma del weekend.
Venerdì 2 luglio
(I sessione di prove libere – ore 11;30)
(II sessione di prove libere – ore 15;00
Sabato 3 luglio
(III sessione di prove libere – ore 12;00)
(Qualifiche – ore 15;00)
Domenica 4 luglio
(Gara – ore 15;00)

