F1 ’21: Roulette Russa

F

È successo di tutto nel Gran Premio di Russia con Hamilton che ha vinto la gara n.100 della sua carriera, Verstappen secondo al traguardo ha limitato i danni in classifica piloti, mentre la Ferrari è tornata sul podio con Sainz.

Quello di Sochi è stato innanzitutto un weekend vissuto col timore dell’incognita meteo, visto che la pioggia caduta giorni addietro aveva allagato diversi punti dell’area dell’autodromo facendo temere il peggio dopo quanto visto a Spa-Francorchamps.
In effetti il maltempo ma soprattutto la forte pioggia sono puntualmente arrivati il sabato mattina, tali da annullare la terza sessione di prove libere per diminuire l’intensità, consentendo la disputa della qualifica seppur con pista completamente bagnata, grazie anche alla possibilità di volo dell’elicottero medico, requisito essenziale di sicurezza.

Qualifiche scoppiettanti decise negli ultimi minuti per la pista che progressivamente andava asciugandosi, con i piloti e le squadre brave a osare, leggere il momento di montare all’ultimo la gomma d’asciutto per un risultato inaspettato: pole di Norris in prima fila con Sainz (retrocesso in fondo Leclerc per cambio di power-unit) e terzo Russell.
Tutto inedito con una McLaren, Ferrari e Williams nelle prime posizioni come non accadeva dal 2004, solamente quarto Hamilton che ha potuto sorridere considerata la situazione di Verstappen vista la decisione della Red Bull di cambiare la power-unit dopo la prima sessione di prove libere, superando le tre previste dal regolamento e conseguente retrocessione.
Per dare il senso del risultato sul giro secco, basta pensare che nell’attuale campionato, Norris solo in occasione del Gran Premio d’Austria era partita in seconda posizione, Sainz non era andato mai oltre la seconda fila di Montecarlo, mentre Russell era partito secondo in Belgio ma ricordiamo in condizioni straordinarie legate all’annullamento delle qualifiche per pioggia e griglia stabilita secondo l’ordine dell’ultima sessione di prove libere, ciò vuol dire che escludendo il weekend di Spa-Francorchamps, la sua migliore prestazione era l’undicesimo tempo in Portogallo e Olanda con una Williams che seppur in ripresa, vale sempre le basse posizioni.
Come se non bastassero queste premesse, la notizia bomba è arrivata a poche ore dal semaforo verde, col cambio di power-unit pure sulla monoposto di Bottas retrocesso da settimo a diciassettesimo, per una vera e propria strategia di marcatura a uomo nei confronti di Verstappen, opportunismo tattico che dai commenti social non è per niente piaciuto agli appassionati, visto anche il titolo costruttori in palio ed il ridotto margine tra Mercedes e Red Bull.

Ma come spesso ricordiamo c’è un decisivo dettaglio: quello che i punti si fanno in gara ed i conti solamente dopo la bandiera a scacchi.
Il Gran Premio è cominciato su pista asciutta ma col rischio della pioggia visibile a pochi chilometri dal tracciato cadere sul Mar Nero, dopo il semaforo verde un grande spunto di Sainz salito in prima posizione e Verstappen rapido e aggressivo nel recuperare posizioni compreso il sorpasso su Bottas, così come Leclerc.
In testa nella prima fase, il ferrarista ha dovuto difendersi accusando problemi di graining all’anteriore sinistra, cedendo la posizione nel corso del tredicesimo giro e rientrando al box per cambiare le gomme, dietro il bellissimo duello tra Verstappen e Leclerc già dentro i primi dieci prima di metà gara e non troppo lontani da Hamilton che ha potuto spingere dopo il pit-stop di Ricciardo che gli era davanti.
Poi al termine del valzer dei box il duello serrato tra Norris ed Hamilton, mentre Verstappen nella seconda fase è apparso più plafonato e Leclerc ancora impegnato nella rimonta fino all’arrivo della pioggia negli ultimi giri che ha stravolto la competizione.
Norris è andato lungo in alcune curve facendosi ingolosire dalla vittoria dicendo al team di lasciarlo guidare, mentre Hamilton ha ascoltato il box come altri piloti per cambiare la gomma,

fino all’aumento dell’intensità dell’acqua sul tracciato, con Norris (e anche Leclerc) purtroppo penalizzati dalla situazione.
La top-ten: 1. Hamilton (Mercedes), 2. Verstappen (Red Bull), 3. Sainz (Ferrari), 4.Ricciardo (McLaren), 5. Bottas (Mercedes), 6. Alonso (Alpine), 7. Norris (McLaren), 8. Raikkonen (Alfa Romeo), 9. Perez (Red Bull), 10. Russell (Williams).

Sintetizzando l’esito sui valori in pista, Mercedes e Red Bull non sono sembrate schiaccianti come in altre gare, male i rispettivi compagni di squadra Bottas e Perez che non hanno mai realmente impensierito gli opposti rivali, una situazione che ha reso bello il Gran Premio vista la presenza di tante macchine con lo stesso ritmo, con una McLaren trasformata ma pure la Ferrari tornata protagonista.
Il mutare della condizioni meteo negli ultimi giri ha aiutato chi non ha aveva nulla da perdere o coloro che hanno perfettamente azzeccato il cambio gomme, in un momento tra l’altro quando la pioggia diminuita è andata invece ad intensificarsi.
La sensazione è quella che la nuova generazione di pilota sia ormai matura per essere protagonista da qui in avanti.
Intanto la vittoria permette ad Hamilton di tornare in testa al campionato con un margine ridotto, visto che Verstappen risalito in zona punti, è stato aiutato dalle dinamiche sopra descritte concludendo in seconda posizione limitando i danni oltre ogni più rosea previsione, meritatissimo per il podio per Sainz.
Grande delusione per Norris che avrà molte occasioni nel corso della sua carriera, lo stesso dicasi per Leclerc autore di una gara sontuosa tale ad un certo punto, da poter ambire addirittura al podio se la pioggia non fosse diventata battente negli ultimi due giri.
Ricordiamo che sempre Leclerc, era partito dall’ultima fila per avere cambiato la power-unit, precisamente la quarta unità che superata le tre previste a rotazione dal regolamento per tutto il campionato, è costata la penalità di partite in fondo allo schieramento.
C’è da dire il propulsore montato sulla SF21, è soprattutto contraddistinto da un nuovo sistema ibrido allo scopo di aggiungere cavalli, per una scelta dettata anche dalla presenza sulla monoposto della batteria dell’incidente al via del Gp d’Ungheria; contestualmente è presente anche un’introduzione mirata al lavoro di esperienza e sviluppo per le scelte della prossima monoposto, a significare che per il Cavallino il 2022 è già realmente iniziato.
Il confronto per l’obiettivo del terzo posto costruttori dice McLaren, visto il quarto posto di Ricciardo.
Fantastica la gara di Alonso, vecchio leone che non si tira mai indietro quando c’è da lottare col coltello tra i denti, il suo sesto posto consente all’Alpine di allungare sull’Alpha Tauri (auguri per il Gp n.300) che non segna punti al pari dell’Aston Martin.
Per Russell e la Williams il decimo posto conferma il trend di crescita, festeggia anche Raikkonen alle ultime gare della sua lunghissima carriera che grazie all’ottavo posto, torna a far muovere la classifica dell’Alfa Romeo.
Infine la Haas che prima dell’ennesimo risultato in fondo al gruppo che rispecchia il valore di questo campionato, ha comunicato la conferma di Mazepin Schumacher per la prossima stagione, in una logica continuità dopo questo anno di apprendistato per puntare tutto al 2022 cui lavora da tempo.

Tutto questo si riduce al nulla davanti al weekend nero del motorsport, colpito dal lutto nelle due ruote categoria Supersport, per la morte del 16enne Dean Berta Vinales in una dinamica che sembra ricordare quella tragica che investì Marco Simoncelli.

Si torna in pista tra due settimane all’Istanbul International Circuit per il Gran Premio di Turchia.

Classifica Piloti

1. Hamilton (Mercedes) 246,5 pt
2. Verstappen (Red Bull) 244,5 pt
3. Bottas (Mercedes) 151 pt
4. Norris (McLaren) 139 pt
5. Perez (Red Bull) 120 pt
6. Sainz (Ferrari) 112,5 pt
7. Leclerc (Ferrari) 104 pt
8. Ricciardo (McLaren) 95 pt
9. Gasly (Alpha Tauri) 66 pt
10. Alonso (Alpine) 58 pt
11. Ocon (Alpine) 45 pt
12. Vettel (Aston Martin) 35 pt
13. Stroll (Aston Martin) 24 pt
14. Tsunoda (Alpha Tauri) 18 pt
15. Russell (Williams) 16 pt
16. Latifi (Williams) 7 pt
17. Raikkonen (Alfa Romeo) 6 pt*
18. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1 pt
19. Schumacher (Haas) 0 pt
20. Mazepin (Haas) 0 pt
21. Kubica (Alfa Romeo) 0 pt**

* 13 gare
** 2 gare

Classifica Costruttori

1. Mercedes 397,5 pt
2. Red Bull 364,5 pt
3. McLaren 234 pt
4. Ferrari 216,5 pt
5. Alpine 103 pt
6. Alpha Tauri 84 pt
7. Aston Martin 59 pt
8. Williams 23 pt
9. Alfa Romeo 7 pt
10. Haas 0 pt





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Andrea La Rosa

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