Ritorniamo sull’episodio che ha deciso il Gran Premio del Bahrein a pochi giri dal termine: il sorpasso di Verstappen ai danni di Hamilton, con l’olandese subito richiamato dal suo stesso box a restituire la posizione.

La prima gara dell’anno ha ripresentato un argomento spesso al centro del dibattito soprattutto quando ci si gioca la vittoria o una posizione di una certa rilevanza, ovvero i limiti esterni della pista dove sono consentiti o meno i sorpassi, superfici in tempi moderni asfaltate che aiutano anche psicologicamente i piloti a cercare il limite, mentre diversamente anni addietro erano ricoperte di erba o ghiaia (nel peggiore dei casi), dove un’eventuale uscita di pista causava il ritiro o danni in varie parti della vettura.
Anche stavolta le polemiche non sono mancate, quando Verstappen negli ultimi giri, dopo aver superato Hamilton, ha dovuto cedere la posizione per una comunicazione in team-radio a seguito di quella dei commissari, per aver oltrepassato con le quattro ruote, il limite della curva 4 dov’era avvenuto il sorpasso.
Lecite perplessità, visto che durante la gara, lo stesso Hamilton nella stessa curva era andato oltre il limite della pista, situazione tra l’altro consigliata in gara dallo stesso muretto Red Bull a Verstappen, con una indiretta comunicazione del caso verso gli stessi commissari di quanto faceva Hamilton.
Quindi prima sì e dopo no?
La spiegazione sarebbe una via di mezzo: infatti se in solitario non si trae alcun vantaggio (cosa comunque da dimostrare), nel corpo a corpo tra le due vetture il vantaggio a favore di Verstappen c’è stato, con Hamilton che magari maliziosamente ha un po’ spostato il pilota olandese verso l’esterno.
Ad ogni modo, con molta probabilità, la penalità per Verstappen sarebbe stata di dieci secondi, margine difficile da costruire in qui pochi giri e con gomme quasi finite.
C’è da dire che l’episodio ha un suo precedente nel Gran Premio degli Stati Uniti edizione 2017 disputato sul circuito di Austin, dove lo stesso Verstappen, a pochi giri dal termine, superò Raikkonen in una curva sul lato interno, uscendo dalla delimitazione della linea bianca.
In quell’occasione la comunicazione venne data immediatamente dopo la bandiera a scacchi, con lo stesso Verstappen pronto a salire sul podio quando, nella sala antistante dove i piloti si rinfrescano, sorpreso dal ferrarista accompagnato da un commissario che in tempo reale gli comunicò l’accaduto.
Ovviamente il tutto ripreso in tempo reale.
Chissà se in casa RedBull gli stessi interpreti di quell’occasione non abbiano preferito evitare una replica di quella situazione.
In generale ci sono delle piste dove il passaggio con le quattro ruote oltre il limite, seppur asfalto, comporta la cancellazione del tempo in una sessione di qualifica, mentre in gara viene spesso consentito un numero massimo di infrazioni che, qualora superato, può comportare una sanzione, come ad esempio la penalità di cinque secondi inflitta dalla direzione gara a Grosjean nello scorso Gran Premio del Portogallo, dopo il primo warning.
Una riflessione finale: con tutti i soldi che vengono investiti e spesi, non si potrebbe fare un po’ più di chiarezza prima di ogni weekend?

