F1 ’22: anteprima Jeddah

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Primissima parte di campionato in Medio Oriente, dopo il Bahrein trasferimento in Arabia Saudita che l’anno scorso per la prima volta nella storia ha ospitato un Gran Premio di Formula 1. Ferrari chiamata alla conferma, Red Bull al riscatto, Mercedes per capire i problemi e molto altro nel secondo appuntamento della stagione 2022.

Riflettori accesi a Jeddah, che pochi mesi dopo l’esordio del 2021 torna ad ospitare il gran circus ma stavolta in cima al calendario stagionale.
Il circuito cittadino più veloce tra quelli dove si corre, con una velocità media superiore ai 250 km/h, è situato in una zona vicino al Mar Rosso, dove stavolta gli organizzatori arrivano in maniera più tranquilla sotto il profilo dei lavori, che l’anno scorso furono completati a ridosso del weekend di gara.
Evento quello del 2021, dove vinse Hamilton che in virtù del secondo posto di Verstappen, agganciò il rivale presentandosi a pari punti nell’atto finale, per quello che si rivelò un grande spettacolo dentro una sfida totale, tra azione in pista e penalità nel duello ad altissima tensione.
Adesso sembra iniziato un campionato diverso nell’equilibrio al vertice, tuttavia con gerarchie ancora da delinearsi tra conferme, riscatti, rispettivi percorsi di crescita, conoscenza delle macchine, comprensione e risoluzione dei problemi.
Sarà un weekend importante per la Ferrari, chiamata a dimostrare come il risultato di pochi giorni fa non sia stato frutto dell’eccezione, ma di un preciso lavoro partito da lontanissimo, capace di fare la differenza anche in circuiti dalle diverse caratteristiche; per Sainz, in scadenza di contratto a fine campionato, il rinnovo sembra una formalità.
La Red Bull ha l’obiettivo di cancellare il pesantissimo doppio ritiro per problemi di affidabilità, che in un progetto giovane possono emergere ma fino ad un certo punto.
Una rivalità, quella tra Leclerc e Verstappen, che potrebbe preannunciarsi sicuramente meno avvelenata di quella vista con Hamilton, senza parole fuori posto e fatta solo di azione in pista.
Un rapporto quello tra i due, già duellanti da ragazzini, migliorato negli anni, come confermato dal gesto

di Verstappen, intervenuto a complimentarsi con Leclerc mentre era impegnato nel rilasciare interviste nel post Gp del Bahrain. Volti distesi e sguardi sereni da entrambe le parti nonostante i risultati diametralmente opposti.
Poi ancora la Mercedes, che dopo gli ultimi anni di vittorie e record sembra stranamente esiliata nel ruolo di terza forza (nonostante sia seconda al momento nei costruttori), alla ricerca di comprendere l’evoluzione di una monoposto estrema, col risultato del Bahrain che non deve illudere, in quanto arrivato proprio per l’avanzamento di Hamilton e Russell a seguito del doppio ritiro Red Bull.
Gran Premio d’Arabia Saudita che costituirà un esame per gli altri due team motorizzati Ferrari, Alfa Romeo e Haas, apparsi in esponenziale crescita alla ricerca di conferme, sognando posizioni in quella zona punti nemmeno lontanamente immaginabile fino al recente passato.
Obiettivo punti, o comunque risalita, per tutti gli altri, in una nuova era della Formula 1 cominciata con grande spettacolo e tanta azione in pista, vista la possibilità di poter stare dietro per chi segue senza il problema delle turbolenze, con delle macchine che non sembrano così lontane tra di loro.
Un campionato lungo, lunghissimo, dove ogni giro, sorpasso o ritiro, come visto nell’esito di Abu Dhabi 2021, farà la differenza.

Il programma del weekend.
Venerdì 25 marzo
(I sessione di prove libere – ore 15;00)
(II sessione di prove libere – ore 18;00
)
Sabato 26 marzo

(III sessione di prove libere – ore 15;00)
(Qualifiche – ore 18;00)

Domenica 27 marzo
(Gara – ore 19;00)

Autore

Andrea La Rosa

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Andrea La Rosa

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