F1 ’22: anteprima Melbourne

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Dopo due anni di peripezie tra annullamenti, spostamenti e definitive rinunce, Melbourne, che per molti anni ha ospitato l’evento inaugurale del campionato, torna finalmente a vedere da vicino le monoposto di Formula 1 per il consueto Gran Premio d’Australia. Sarà ancora duello parallelo tra Leclerc e Verstappen con Mercedes spettatrice?

Finalmente Melbourne riabbraccia la Formula 1, dopo che nel marzo 2020 proprio da qui iniziò il lockdown automobilistico, quando a ridosso delle prime prove libere della gara inaugurale alcuni casi di positività e l’assoluta assenza di protocolli di sicurezza consigliò lo stop immediato, poi prolungato fino alla partenza del campionato, avvenuta solamente a luglio.
Ancora problemi l’anno scorso, con lo spostamento in autunno fino alla definitiva rinuncia.
Adesso ci siamo, per quello che è un appuntamento stabile per la Formula 1, in calendario dal 1985 dapprima ad Adelaide, poi dal 1996 nella sede dell’Albert Park di Melbourne, che collega le strade perimetrali dell’omonimo parco che ospitano la circolazione del traffico urbano, con l’aggiunta del rettilineo di partenza e alcune curve che rendono abbastanza veloce il giro.
Novità nel layout del tracciato, con l’eliminazione della chicane a metà pista tra la curva 9 e 10, sostituita da una curva veloce che visto il carico aerodinamico delle attuali monoposto, potrebbe essere affrontata come il prolungamento del rettilineo, lavori che in generale hanno interessato anche altre parti, come l’allargamento della corsia box ed il conseguente ridislocamento dei muretti, e ancora interventi nelle curve 6 e 11.
In generale sono state attuate delle misure per permettere un numero maggiore di sorpassi oltre ad un nuovo asfalto su tutto il tracciato.
Nell’albo d’oro dei piloti, guida la classifica Schumacher con quattro successi, seguito da Button e Vettel (3); tra i costruttori in testa c’è la McLaren (11) poi la Ferrari (9); nell’ultima edizione del 2019 vinse Bottas con la Mercedes.

Sotto il profilo dei valori in pista, sembra passata un’eternità dall’ultimo Gran Premio d’Australia.
Adesso le macchine riescono a superarsi stando più facilmente in scia senza rovinare le gomme o soffrire turbolenze, esaltando maggiormente le doti dei piloti.
La Ferrari nell’ultima gara ha confermato di essere solida come prestazione nel giro in qualifica e passo gara, livello altissimo anche nei pit-stop, massima reattività nelle strategie oltre alla maturità dei piloti, nonostante la poca abitudine negli ultimi anni di sapere soffrire ai vertici della classifica, forti e intelligenti nelle fasi cruciali dei primi due weekend.

Per la rossa sarà una nuova prova per confermarsi al vetrice: come dimostrato l’anno scorso nella lotta tra Hamilton e Verstappen, ogni punto e ciascun dettaglio, sommati nel lungo calendario, faranno la differenza.
La Red Bull si presenta rinvigorita dall’ultima vittoria del suo campione del mondo in carica; sembrano lontane le nebbie relative ai problemi di affidabilità manifestate all’esordio, il campionato si giocherà anche e soprattutto sulla gestione, rotazione ed eventuale sostituzione del numero di unità meccaniche consentite dal regolamento, oltre le quali scattano le penalità sulla griglia di partenza.
Ad ogni modo confidiamo che sia un confronto duro ma leale, sperando che non finisca per ripetersi il clima di tensione instaurato con la Mercedes nella passata stagione.
Seguendo questa scia, le Frecce d’Argento stavolta sembrano aver esagerato con quelle soluzioni estreme tali inizialmente da fare sospettare la legalità, al momento rivelatesi poco efficienti; proprio la trasferta australiana rappresenta un esame importante per un team che da molti anni non era più abituato a inseguire.
Questo inizio di campionato servirà a meglio comprendere le gerarchie di chi al momento è nella pancia del gruppo, a cominciare dall’Alpine frenata a Jeddah dal ritiro di Alonso, ma anche per Haas e Alfa Romeo cresciute esponenzialmente rispetto ai recenti campionati.
In casa Haas torna Schumacher dopo l’incidente delle qualifiche in Arabia Saudita, per il giovane pilota della Ferrari Accademy è una fase che può dire molto sul suo futuro, considerate le ottime prestazioni del compagno di squadra Magnussen nonostante l’anno di assenza, ricordiamolo, chiamato di fretta per sostituire Mazepin.
Obiettivo punti per l’Alpha Tauri, di risalita per la McLaren in difficoltà rispetto alle aspettative, infine Aston Martin e Williams alla ricerca di piazzamenti in top-ten o comunque sussulti nel loro grigio inizio.
Il programma del weekend con l’indicazione dell’ora italiana.
Venerdì 8 aprile
(I sessione di prove libere – ore 5;00)
(II sessione di prove libere – ore 8;00
)
Sabato 9 aprile
(III sessione di prove libere – ore 5;00)
(Qualifiche – ore 8;00)
Domenica 10 aprile
(Gara – ore 7;00)

Autore

Andrea La Rosa

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