F1 ’22: anteprima Montecarlo

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Rapido trasferimento dalla Spagna al Principato di Monaco che nelle sue strette strade cittadine ha quasi sempre rappresentato una gara a sé, imprevedibile fino all’ultima curva dell’ultimo giro. Fondamentale la posizione sulla griglia di partenza ma questo, come dimostrato nel recente passato, potrebbe anche non bastare.

Nel calendario di Formula 1 non può mancare l’appuntamento tra le tortuose strade di Montecarlo che, per l’occasione, diventano circuito per le monoposto.
L’unicum nel panorama automobilistico per la difficoltà del tracciato e la quasi impossibilità di compiere sorpassi, per questo motivo è spesso divisa l’opinione degli appassionati tra coloro i quali pensano ad una gara noiosa e chi attende la sorpresa da un momento all’altro.
In calendario dagli anni ’50, non si disputò nelle edizioni ’51 e biennio ’53-’54, poi ininterrottamente fino ai giorni nostri tranne l’edizione 2020 cancellata per la pandemia. Eccezion fatta per qualche piccola variazione il tracciato è sempre rimasto tale, con ovvi ammodernamenti in materia di sicurezza.
Nomi del passato e del presente, invocano insieme ad altre poche sedi attualmente in calendario, il profumo della storia automobilistica.
Nell’albo d’oro dei piloti, guida per numero di vittorie Senna (6), poi Graham Hill e Michael Schumacher (5), per l’indimenticato campione brasiliano resiste anche il record di pole position (6), davanti a Fangio, Clark, Stewart e Prost (4), qualora Hamilton andasse sul podio potrebbe raggiungere Senna a quota otto.
Tra i costruttori comanda la McLaren con 15 vittorie, seguita da Ferrari (9) e Lotus (7).

Qui tutto può succedere in qualsiasi momento, ad esempio come avvenne l’anno scorso a Leclerc che in pole, nell’ultimo giro della qualifica andò a sbattere pesantemente sulle barriere e nel giro di formazione prima della gara, dovette ritirarsi per un problema al cambio.
Vinse Verstappen, secondo Sainz e terzo Norris.

La vigilia del settimo appuntamento stagionale presente i vertici delle classifiche piloti e costruttori ribaltati rispetti alle prime tre gare, infatti la Red Bull grazie alle tre vittorie consecutive di Verstappen e l’apporto di Perez, è riuscita a dimenticare il difficile avvio sopravanzando una Ferrari che competitività a parte, è sembrata soffrire di vertigini tra errori e problemi di affidabilità.
Per le rosse, il Gran Premio di Monaco immediatamente dopo la delusione spagnola può rappresentare l’occasione di riscatto, ma servono testa e cuore per evitare che l’inerzia prenda maggiormente la direzione Red Bull.
La Mercedes si presenta rinfrancata dalla risposta pervenuta dagli aggiornamenti alla W13, e chissà come avvenuto l’anno scorso alla Ferrari terza forza di quel campionato, le Frecce d’Argento possano avvicinarsi maggiormente a chi sta davanti, proponendosi pure come ago della bilancia nella lotta ai titoli mondiali.
Per la McLaren l’obiettivo sarà quello di essere la prima degli altri, ma serve assolutamente l’apporto di Ricciardo fin qui anonimo, in zona punti una sola volta, probabilmente al bivio della sua carriera.
Lotta nella pancia del gruppo tra Alfa Romeo e Alpine distanti appena cinque punti, lo stesso dicasi per Alpha Tauri e Haas, più indietro per scrollarsi dall’ultima posizione quella tra Aston Martin e Williams.
Il programma del weekend.
Venerdì 27 maggio
(I sessione di prove libere – ore 14;00)
(II sessione di prove libere – ore 17;00
)
Sabato 28 maggio
(III sessione di prove libere – ore 13;00)
(Qualifiche – ore 16;00)

Domenica 29 maggio
(Gara – ore 15;00)

Autore

Andrea La Rosa

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