Doppietta senza discussioni della Red Bull che domina il Gran Premio del Belgio, rimonta di Verstappen che vince la gara nonostante le penalità; sul podio Sainz e sesto Leclerc dopo l’ennesimo pasticcio al box.

La sintesi della gara con l’iniziale griglia di partenza contraddistinta da molte penalità, causa sostituzioni di elementi oltre il limite consentito dal regolamento, “consigliate” dalle caratteristiche del tracciato tali da consentire sorpassi e rimonte.
Sainz in pole con Perez in prima fila, a seguire Alonso ed Hamilton, poi Russell con Albon sorprendente in terza fila con la Williams, quattordicesimo Verstappen nonostante il giro più veloce in qualifica davanti Leclerc.
Al semaforo verde è perfetta la partenza di Sainz, male Perez risucchiato dietro che poi approfitta del contatto Alonso-Hamilton per riprendere la posizione, aggressiva la rimonta di Verstappen e Leclerc rispettivamente già in ottava e nona posizione, sulla ghiaia Latifi che spinge fuori Bottas: subito safety-car per rimuovere le monoposto ferme di Hamilton e Bottas.
Leclerc avverte problemi alla gomma anteriore destra, ai box durante la safety-car perde le posizioni che aveva guadagnato, la verifica è quella di una visiera a strappo del casco di un altro pilota infilatasi nelle prese di raffreddamento dei freni.
Furioso il team radio di Alonso su Hamilton per la precedente manovra: “Che idiota, sa correre solo quando parte davanti.”
Ripartenza al giro n.5 con Sainz bravo a prendere il tempo con la gomma più morbida, Perez tiene la posizione su Russell che in poco tempo subisce il sorpasso di Verstappen.
Box Sainz al giro n.12, duello Red Bull con Verstappen leader dopo aver superato Perez, molto forte il campione del mondo anche nella gestione della gomma.
Pit-stop Perez al giro n.15 che rientra terzo e difende la posizione su Leclerc in rimonta dopo la sfortunata fase d’avvio, rientra Verstappen la tornata successiva: è secondo dietro Sainz.
Quinto Leclerc in difficoltà per il degrado gomme superato da Russell, team radio per il ferrarista per concordare la gomma al successivo pit-stop.
Troppo più veloce Verstappen, che mette nel mirino Sainz e lo supera nel giro n.18 a parità di soste.
Davanti, il leader prende tanto vantaggio mentre Sainz vede sugli specchietti Perez che compie il sorpasso al giro n.21.
A martello i piloti Red Bull, più in gestione Sainz constatata la superiorità dei rivali.
Secondo pit-stop per i ferraristi al giro n.26, Sainz (gomma dura) e Leclerc (gomma media).
Davanti le posizioni sono cristallizzate, box Russell in lotta per il podio con Sainz che vede recuperare la Mercedes, tanta battaglia per la zona punti con ben sei piloti, ancora box all’ultimo giro per Leclerc che non trova il giro più veloce in gara dopo l’ultimo duello con Alonso; beffato alla fine da una penalità per eccessiva velocità in pit-lane, conclude sesto.
L’ordine di arrivo.
1. Verstappen (Red Bull) – 44 giri –
2. Perez (Red Bull) + 18″509
3. Sainz (Ferrari) + 27″598
4. Russell (Mercedes) + 29″934
5. Alonso (Alpine) + 1’12″741
6. Leclerc (Ferrari) + 1’13″086
7. Ocon (Alpine) + 1’15″744
8. Vettel (Aston Martin) + 1’18″257
9. Gasly (Alpha Tauri) + 1’30″915
10. Albon (Williams) + 1’40″712
fuori dalla zona punti
11. Stroll (Aston Martin) + 1’41″406
12. Norris (McLaren) + 1’42″879
13. Zhou (Alfa Romo) + 1’43″697
14. Tsunoda (Alpha Tauri) + 1’44″300
15. Ricciardo (McLaren) + 1’44″839
16. Magnussen (Haas) + 1’51″987
17. Schumacher (Haas) + 1 giro
18. Latifi (Williams) + 1 giro

