F1 ’24: A SINGAPORE VINCE NORRIS

F

Dominio di Norris davanti a Verstappen che legittima un weekend da leone e difende un buon vantaggio nella classifica piloti, Ferrari in rimonta ma lontana dal podio per il disastro in qualifica.

M

cLaren dominante per una vittoria mai in discussione, Verstappen ottiene in massimo e dice grazie a Ricciardo che sul finire di quella che potrebbe essere stata la sua ultima gara, gli fa un favore segnando il giro veloce utile a togliere il punto addizionale a Norris, in un campionato destinato a giocarsi sul filo.
Chissà non iniziano a maturare i primi rimpianti per ordini di scuderie e precise regole interne che magari, adesso anticiperebbero altri scenari in un campionato con ancora tante gare;
recrimina la Ferrari per quanto avvenuto in qualifica.

IL GRAN PREMIO
Dopo la qualifica che aveva decretato la pole di Norris in prima fila con Verstappen, poi Hamilton-Russell e Piastri-Hulkenberg, disastro Ferrari con Leclerc nono e Sainz decimo sulle barriere nel giro veloce, ancora più indietro Perez eliminato in Q2 e partito tredicesimo.
Al semaforo verde Norris ha tenuto la posizione su Verstappen, Hamilton l’unico con gomma soft tra i primi a provare una strategia diversa, prima fase con gestione gomma e tenere il gruppo compatto per una gara elastico.
Norris davanti impegnato ad allungare il vantaggio su Verstappen di sei secondi nel giro n.12, box Sainz nel giro n.14 molto anticipato perché chiuso a tappo in quel momento da Tsunoda, Leclerc ottavo bloccato dietro Alonso e Hulkenberg.
Pit-stop Hamilton nel giro n.18, diciassette secondi il divario tra Norris e Verstappen nel giro n.23, box Russell nel giro n.28 e strada libera per Piastri, Leclerc quinto nel giro n.29 per una gara in rimonta.
Box Verstappen nel giro n.30 rientrato in duello con Leclerc, pericolo Norris per aver toccato le barriere e rientrato cambiando le gomme senza ulteriori conseguenze, box Leclerc nel giro n.37 in ottava posizione, infine Piastri due giri dopo che nel giro n.45 ha superato Russell.
Ultima parte di gara con i primi posti cristallizzati, Norris con oltre venti secondi di vantaggio su Verstappen, mentre dietro Leclerc impegnato negli ultimi sorpassi della sua rimonta a ridosso di Russell.
L’ordine di arrivo: 1. Norris (McLaren), 2. Verstappen (Red Bull), 3. Piastri (McLaren), 4. Russell (Mercedes), 5. Leclerc (Ferrari), 6. Hamilton (Mercedes), 7. Sainz (Ferrari), 8. Alonso (Aston Martin), 9. Hulkenberg (Haas), 10. Perez (Red Bull).

LA FERRARI
Dopo una fase centrale di campionato da dimenticare, analizzata la delusione della vittoria sfumata a Baku, era giunta a Singapore con grande entusiasmo dopo la ritrovata competitività delle ultime due gare, anticipando la tabella di marcia dopo l’efficacia dell’ultimo grande pacchetto portato a Monza.
La volontà di giocarsi le proprie carte e ambizioni purtroppo naufragate quando contava mettere insieme i pezzi, passati dall’opportunità di attaccare la prima fila al risveglio della quinta dopo un’amarissima qualifica, dapprima per il botto di Sainz mentre si lanciava per il giro veloce nella Q3, poi il tempo cancellato a Leclerc per non avere rispettato i track-limits in curva-2 che non sarebbe andato oltre la settima posizione, lamentando gomme troppo fredde.
Poi una gara difficile e complicata, Sainz dopo una partenza in punta di dita ha rimontato di strategia anticipando molto la sosta e giocando l’under-cut, Leclerc ha dovuto pazientare per quasi metà gara dietro Hulkenberg e Alonso, magari aspettato ad un certo punto l’eventuale jolly di una safety-car.
Un passo gara da fare mangiare le mani per quello che poteva essere almeno un piazzamento sul podio.

È stata una gara fantastica. Forse mi sono preso qualche rischio di troppo e ho avuto qualche spavento verso metà gara, ma credo di averla controllata abbastanza bene al di là di questo, e la macchina era eccezionale. Ho potuto spingere, volavamo per tutta la gara e verso la fine mi sono potuto rilassare.

Lando Norris, vincitore del Gp

GERARCHIE E NON SOLO
Nella classifica costruttori la McLaren aumenta il divario sulla Red Bull che per ottimizzare ogni dettaglio, ha cestinato per motivi di peso, il progetto iniziale di gareggiare con una livrea speciale, mentre Norris prosegue il recupero su Verstappen per una prestazione che per lui, vale quanto una vittoria.
La Ferrari come detto perde l’occasione di accorciare sulla Red Bull, la Mercedes ha fatto il massimo anche approfittando dei problemi della Rossa.
Rimane nel limbo l’Aston Martin con l’ottavo posto di Alonso, mentre applausi per Hulkenberg che tenacemente porta preziosi punti in casa Haas nel duello con Racing Bulls per quelle che ricordiamo, non rappresentano solamente posizioni a rispecchiarne le gerarchie, ma soprattutto migliori o minori introiti economici che matureranno a fine stagione.
Proprio nella Racing Bulls, potrebbe essere stato l’ultima gara in Formula 1 per Daniel Ricciardo, che già aveva commentato le voci senza smentire e confermare direttamente, l’ipotesi della sostituzione con Liam Lawson già al suo posto per un breve periodo l’anno scorso, quando s’infortunò in Olanda.
Resta da capire il percorso della Racing Bulls e soprattutto della casa madre Red Bull, essendo passato l’australiano vicino a sostituire Perez poi confermato durante la pausa estiva, fino ad essere lui a perdere il posto ammettendo come la sua stagione non sia in linea con le aspettative: “So come funziona e sapevo che ci sarebbero state delle scadenze, sia per quanto riguarda la pausa estiva sia per il dopo Singapore. Ma avevo anche sentito dire che non sarei stato in macchina in questa gara e se ne parlava già dopo il Giappone o qualcosa del genere. Ci sono ancora cose in sospeso, vediamo come andrà il weekend. So che speravamo di ottenere di più ma credo anche che, dopo Montreal, quando la pressione stava aumentando, la situazione sia stata più positiva che negativa”.
Helmut Marko non parla mai a sproposito, recentemente l’aveva fatto anche in merito al vicino annuncio sulla prossima coppia di piloti, per un cambio perfino imminente in questa fase finale di campionato.
Senza punti gli altri team, dove merita un plauso ancora una volta Colapinto con una Williams che finalmente ha trovato un secondo pilota potenzialmente da punti, per un’Argentina che dal nulla ha scoperto di non dovere scrivere solamente su River Plate o Boca Juniors, ma anche su questo giovane pilota che nel futuro prossimo, potrà fare parlare a condizione però, di trovare un sedile che al momento purtroppo non c’è.

TI METTE LE ALI
Non solamente il geniale slogan della bibita oramai multinazionale che sponsorizza o meglio, è proprietaria di due team di Formula 1.
E’ stato un weekend caratterizzato anche dal braccio di ferro tra quei team che sostengono come altri, nel loro recupero repentino in termini di prestazione, abbiano sfruttando una zona vietata dal regolamento che potremmo definire “grigia” in quanto poco chiara, relativa alla progettazione e dunque disponibilità di ali capaci di flettere ad alta velocità pur superando le verifiche tecniche.
Sintetizzando la questione, inizialmente la Federazione aveva preso una posizione rinviando il dibattito al prossimo campionato, ma le riprese televisive di Baku una settimana addietro sulla McLaren, avevano evidenziato un’anomala flessione dell’ala posteriore di Piastri sul lunghissimo rettilineo di arrivo/partenza, tanto che la Ferrari di Leclerc nonostante l’apertura del DRS non riusciva a guadagnare una tale velocità per il sorpasso, dinamica che oltre ad accelerare il ragionamento, pochi giorni addietro aveva fatto cambiare la posizione agli organi predisposti al controllo e verifica degli effetti.
Chiaro come tutti i team, a quel punto, abbiano deciso di studiarne i vantaggi e soprattutto correre ai ripari con quel poco che rimane del budget cap, per questo alla vigilia del Gran Premio di Singapore la stessa Federazione aveva emesso un comunicato quasi come deterrente: “La FIA sta monitorando attentamente la flessibilità della carrozzeria di tutte le vetture e si riserva il diritto di chiedere ai team di apportare modifiche in qualsiasi momento della stagione. Tuttavia, se un team supera con successo tutti i test di deflessione e rispetta le regole e le direttive tecniche, sarà considerato pienamente conforme e non saranno prese ulteriori misure. La FIA sta attualmente esaminando i dati e qualsiasi altra prova emersa dal GP di Baku e sta valutando eventuali misure di mitigazione da applicare in futuro. Questo fa parte del processo standard di revisione della legalità tecnica e la FIA si riserva l’autorità di introdurre modifiche regolamentari nel corso della stagione, se necessario”.
Dunque McLaren legale, ma situazione in monitoraggio, fino alla richiesta di modifica: “Sebbene la nostra ala posteriore di Baku sia conforme al regolamento e superi tutti i test di deflessione della FIA, McLaren si è offerta di apportare alcune piccole modifiche all’ala in seguito alle conversazioni con la FIA. Ci aspettiamo che la FIA abbia colloqui simili con altri team in relazione alla conformità delle loro ali posteriori”.
La Federazione dopo avere analizzato i fatti, ha deciso d’intervenire sulla necessità che l’ala mantenga una rigidità o arrivi ad una deformazione tale da non influire sulle prestazioni, aspetto che di fatto, ha certificato la non regolarità oltre una certa velocità e pur col DRS inattivo, avrebbe avuto l’effetto di ridurre il carico aerodinamico aumentandone la velocità di punta, stimato tra uno e due decimi di secondo per giro.
Come detto le principali proteste sono giunte dalla Red Bull, che già da tempo aveva sollevato dubbi sulle caratteristiche soprattutto in condizioni di basso carico aerodinamico, presentando una formale protesta evidenziando la variazioni di velocità, mentre la Ferrari ha preferito rimanere in disparte concordando la posizione, per uno scontro che potrebbe proseguire come dichiarato dal super consulente Helmut Marko: “Abbiamo protestato tre volte contro l’ala posteriore della McLaren. Oggi la FIA ha preso una decisione corretta. L’ala posteriore della McLaren non è consentita. Ora è il momento di guardare alla loro ala anteriore”.
Nella conferenza stampa riservata ai team principal, Frederic Vasseur aveva espresso frustrazione e delusione, per una decisione arrivata con una settimana di ritardo probabilmente costata la vittoria di Leclerc: “Potete immaginare che da parte nostra ci sia un po’ di frustrazione, siamo arrivati 10 volte ruota a ruota in Curva-1 a Baku. Penso che quest’ala fosse più che al limite, abbiamo tutti visto le immagini. Non è compito nostro, però, esporci su questi temi. Se ne occupa la FIA e ci fidiamo del loro operato”.
Il problema è la mancanza di fermezza e una precisa linearità della direzione, che mette in crisi talvolta l’equilibrio nell’interpretazione delle parole contenute nel regolamento.
Una discussione destinata a proseguire.

SI RIPARTE
Tra circa un mese dopo l’ultima pausa anche logistica per rifiatare durante l’importante trasferimento oltreoceano. Il 20 ottobre si correrà ad Austin il Gran Premio degli Stati Uniti, poi seguiranno altri sei weekend che culmineranno col finale di Abu Dhabi previsto l’8 dicembre.

CLASSIFICA PILOTI
1. Verstappen (Red Bull) 331pt
2. Norris (McLaren) 279pt
3. Leclerc (Ferrari) 245pt
4. Piastri (McLaren) 237pt
5. Sainz (Ferrari) 190pt*
6. Hamilton (Mercedes) 174pt
7. Russell (Mercedes) 155pt
8. Perez (Red Bull) 144pt
9. Alonso (Aston Martin) 62pt
10. Hulkenberg (Haas) 24pt
11. Stroll (Aston Martin) 24pt
12. Tsunoda (Racing Bulls) 22pt
13. Albon (Williams) 12pt
14. Ricciardo (Racing Bulls) 12pt
15. Gasly (Alpine) 8pt
16. Bearman (Ferrari/Haas) 7pt**
17. Magnussen (Haas) 6pt
18. Ocon (Alpine) 5pt
19. Colapinto (Williams) 4pt***
20. Zhou (Sauber) 0pt
21. Sargeant (Williams) 0pt
22. Bottas (Sauber) 0pt

* Assente nel Gp d’Arabia Saudita causa appendicite, sostituito da Bearman.
** Presente anche nel Gp d’Azerbaigian al posto dello squalificato Magnussen.
*** Sostituisce Sargeant dal Gran Premio d’Italia.

CLASSIFICA COSTRUTTORI
1. McLaren 516pt
2. Red Bull 475pt
3. Ferrari 441pt
4. Mercedes 329pt
5. Aston Martin 86pt
6. Racing Bulls 34pt
7. Haas 31pt
8. Williams 16pt
9. Alpine 13pt
10. Sauber 0pt

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Andrea La Rosa

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